Ultimo aggiornamento 34 minuti fa S. Caterina da Siena

Date rapide

Oggi: 29 aprile

Ieri: 28 aprile

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Vescovado Costiera Amalfitana

Il portale online della Costa d'Amalfi

Il Vescovado - Il portale online della Costa d'Amalfi Il portale online della Costa d'Amalfi

Pasticceria Gambardella a Minori, il gusto della tradizione in Costiera AmalfitanaSal De Riso Costa d'Amalfi, acquista i dolci del maestro pasticcere più amato d'Italia sul sito ufficiale Sal De Riso ShopMaurizio Russo, dal 1899 un’avventura lunga quattro generazioni. Distillati ed eccellenze, Elisir di limone, Limoncello 100% con limoni IGP Costa d'AmalfiHotel Covo dei Saraceni Positano, Albergo 5 Stelle in Costiera Amalfitana, affacciato sul meraviglioso fronte mare della città verticaleCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaSupermarket e Supermercati Netto, la convenienza a portata di clickPasticceria Pansa, una dolce storia lunga due secoliHotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury Hotel

Tu sei qui: Racconti d'aMareAmalfi, Salvatore Barra festeggia il “Comando d’Argento”: 25 anni da Comandante di nave

Hotel Luna Convento Amalfi Provoloncino Amalfitano, con scorzette di Limone Costa d'Amalfi IGP firmato "la Tramontina"Frai Form Ravello del dottor Franco Lanzieri. Centro medico estetico, epilazione laser, efficace e indolorePietra di Luna Hotel a Maiori in Costiera AmalfitanaPalazzo don Salvatore Amalfi, Costiera Amalfitana, Dimore storiche, Exclusive AccommodationCardine SRL, lavori in quota, protezione, prevenzione, pannelli in fune d'acciaio, lavori di edilizia, interventi urgenti post frana, perforazione pareti rocciose, messa in sicurezza costone rocciosoPositano Destination, Your private taxi on the Amalfi Coast, Excursions, ToursAmalfi Coast Private Car, Tour, Transfer ed escursioni in Costiera AmalfitanaIl Limone IGP Costa d'AmalfiPorti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il porto

Racconti d'aMare

Dal primo comando sulla "MSC Camille" al conferimento dell'Alto Grado Onorifico di "Sommo Capitano Superiore di Mare": il racconto di un quarto di secolo del Comandante Barra

Amalfi, Salvatore Barra festeggia il “Comando d’Argento”: 25 anni da Comandante di nave

Il 28 gennaio 2000 iniziava il cammino da Comandante di Salvatore Barra, originario di Amalfi, con il primo viaggio da Livorno a Marsiglia. Venticinque anni dopo, il Capitano Superiore di Lungo Corso festeggia il Comando d’Argento ricordando le esperienze, le sfide, le conquiste e i maestri che hanno forgiato il suo percorso umano e professionale nei mari di tutto il mondo.

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 29 aprile 2025 11:54:52

Di Salvatore Barra, Capitano Superiore di Lungo Corso

Da bambino mio padre mi raccontava le esperienze che aveva vissuto durante il servizio di leva in Marina Militare. Dalla casa, che affacciava sul golfo di Amalfi, mi piaceva e mi appassionava osservare il traffico navale che si svolgeva nell'area portuale.

Da ragazzo, negli anni '70, conobbi il compianto Bonaventura Esposito, pescatore e storico ormeggiatore del porto di Amalfi, il quale, oltre a darmi i primi rudimenti dell'arte marinaresca, mi trasmise l'Amore per il mare. Ancora oggi, in certe particolari situazioni di navigazione, faccio riferimento ai suoi preziosi insegnamenti.
Da adolescente decisi di iscrivermi all'IPSIAM Giovanni XXXIII di Salerno, ove trovai un ambiente e professori meravigliosi, bravissimi e competenti, diretti dall'indimenticabile Preside Matteo Consiglio. Successivamente mi diplomai all'Istituto Nautico "Nino Bixio" di Piano di Sorrento.

Da giovane:
29 Aprile 1978 - Primo imbarco su Nave Salvataggio Proteo - Marina Militare - su quella nave conobbi uomini altamente specializzati, veri professionisti del mare, di superficie e subacquea, implementando la mia formazione marinara.
20 Agosto 1981 - Primo imbarco in Marina Mercantile - Motonave Philippa - della MSC. Cargo tradizionale; una vera e propria "Nave scuola".

Da adulto:
28 Gennaio 2000 - Primo Comando - su Motonave MSC Camille
30 Maggio 2024 - Il "NAUTES" Gruppo di lavoro tra Comandanti Superiori di Mare mi conferisce "L'Alto Grado Onorifico di Sommo Capitano Superiore di Mare".

A volte, anche un semplice incontro può essere illuminante per fare emergere i talenti nascosti che possediamo, tendenze e attitudini. Quando intrapresi la carriera marittima, non avevo mai pensato ad altro se non a dare il massimo in tutte le attività lavorative di mia competenza. Sempre sottoposto al giudizio dei miei superiori, molti di essi, splendide persone, altre meno, ma mi sono sempre adeguato. Allora ero carente in autostima e comandare una nave era fuori dai miei progetti. Evidentemente mi sbagliavo!

Senza dubbio, le 250 miglia più "lunghe" della mia vita furono quelle percorse per coprire la distanza da Livorno a Marsiglia il 29 Gennaio del 2000. Il mio primo viaggio da Comandante di una nave.
Il giorno prima, infatti, avevo assunto per la prima volta il Comando di una nave: la "MSC CAMILLE", un vecchio cargo varato in Finlandia nel 1970 e successivamente trasformato in portacontenitori. La nave aveva una lunghezza di 175 metri, larga 25 ed un pescaggio massimo di 10 metri; poteva trasportare fino a 950 contenitori (Teus), due eliche a "passo variabile" e un'elichetta di manovra a prua, scafo solido, ben tenuta ed efficiente. Per me, a prescindere, la MSC Camille era e rimarrà la nave più bella del mondo; come il primo amore che "non si scorda mai!"
Era il 28 Gennaio, giorno molto caro agli amalfitani per la festività del Capo di Sant'Andrea Apostolo, eravamo ormeggiati alla Darsena Toscana del porto di Livorno. Ancor'oggi ricordo il turbinio di sentimenti, emozioni, ansie e trepidazioni che mi passavano per la testa in quei momenti. Quel giorno apparentemente infinito era l'occasione della mia vita che non potevo fallire, era il mio "giorno prima degli esami", il giorno delle ripetizioni di tutte le lezioni di una vita, lavorativa e non, frutto di tante esperienze regresse, era il mio sogno che si stava avverando. I tanti auguri ricevuti per la promozione mi furono da supporto ed incoraggiamento, così come le tante raccomandazioni e gli inviti alla prudenza.
Provai un'emozione grandissima, quando un marinaio mi salutò chiamandomi per la prima volta "Comandante!"; la medesima sensazione che ebbi quando mi sentii chiamare "Papà" per la prima volta da mio figlio.
"Chiamami appena arrivi a Marsiglia, non farmi stare in pensiero", dalla voce di mio padre, che sentii telefonicamente prima della partenza da Livorno, trapelavano felicità ed orgoglio ma anche tante preoccupazioni che scaturivano nelle raccomandazioni di rito, per i genitori i figli restano bambini a vita. Mia madre invece invocava la protezione di Sant'Andrea Apostolo, Patrono di Amalfi: "Tu davanti e Sant'Andrea dietro!"
In effetti, quel breve viaggio da Livorno a Marsiglia sembrò infinito. Bastava un rumore anomalo, un allarme qualsiasi, un odore strano, un grido o qualsiasi altra anomalia, a mettermi in uno stato di allerta per capire ed eventualmente prevenire possibili pericoli. Era il peso delle responsabilità, che da allora non mi avrebbe più lasciato.

Successivamente, cominciai a sperimentare la "Solitudine del Comando", di cui ne avevo sentito parlare da tanti comandanti, senza comprenderne appieno il significato. Questa "nuova" condizione non era altro che voler assumere un atteggiamento consono al nuovo grado, ove giustizia ed imparzialità dovevano prevalere in tutte le decisioni prese, essere sempre disponibile con tutti, senza mai allacciare singoli rapporti privilegiati che potevano generare invidie e gelosie. Solitudine ma non isolamento.
Così dovrebbe essere per tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità sia nel pubblico che nel privato.

Uno dei compiti più ingrati da affrontare era quello di comunicare una notizia luttuosa ad un uomo dell'equipaggio. Le navi in navigazione comunicavano con la terraferma quasi sempre per mezzo Telex. Quando arrivava un messaggio privato, quasi sempre si trattava di brutte notizie di eventi luttuosi o drammatici. Al Comandante spettava il triste compito di informare la persona interessata. Circostanza che bisognava affrontare con tutta la delicatezza possibile, tenendo conto del carattere e della cultura di provenienza del soggetto interessato. Si dovevano usare parole adatte alla circostanza e tanta, tanta umanità; nella maggior parte dei casi le distanze del grado si azzeravano e il tutto si risolveva con un forte abbraccio che sanciva, di un momento, una perenne intimità.
Oggigiorno, con la disponibilità di Internet, le notizie arrivano in tempo reale a tutti ed il problema non si pone.

Il mio primo viaggio da Comandante fu semplicemente fantastico: dopo Livorno andammo a Marsiglia, poi Canale di Suez (via Bocche di Bonifacio e Stretto di Messina), Mar Rosso, Oceano Indiano, Isole Comore, Isola della Reunion, Isola Mauritius, Madagascar, Sud Africa, Oceano Atlantico, via Capo di Buona Speranza, Inghilterra, Belgio, Francia, Spagna e ritorno a Livorno dopo due mesi e mezzo ed aver compiuto il periplo dell'Africa. A Livorno venne a trovarmi la mia famiglia che allora era composta solo da mia moglie e mio figlio Giuseppe.

Da quel 28 Gennaio 2000 sono passati 25 anni, un quarto di secolo, tanta acqua è passata sotto i ponti, o meglio sotto le carene delle trentuno navi che finora ho comandato; ho navigato in tutti i mari ed oceani, scalato i porti dei cinque continenti, affrontato tempeste, effettuato soccorsi in mare, emergenze varie, su tutte: la morte per infarto di un macchinista indonesiano nel 2012, che spirò tra le mie braccia ed un marinaio indonesiano, accidentalmente caduto in mare nel 2023, il cui corpo non fu mai recuperato; esperienze difficili da superare e che lasciano il segno.
Tuttavia, nella nostra attività, vi sono anche molti aspetti positivi. Oltre il tipo e la qualità tecniche del nostro lavoro, abbiamo modo di interfacciarci con tantissime persone, soprattutto operatori terrestri, visitatori e persone comuni con le quali ampliamo i nostri orizzonti umani e culturali, che spesso sfociano in belle e durature amicizie.

Nel primo quarto di secolo del nuovo millennio, abbiamo vissuto drammaticamente attentati, guerre, pandemie, etc., fino a quel momento impensabili ed imprevedibili, che hanno condizionato ed alterato gli equilibri geopolitici, fino ai nostri giorni.
La tecnologia si è particolarmente sviluppata, l'elettronica in particolare. Sulle navi gli apparati di navigazione e di propulsione ed i sistemi di comunicazione sono gestiti prevalentemente da computer e satelliti. Fantascienza fino a qualche decennio fa. Tuttavia, nonostante tutto, non si dovrebbe mai prescindere dall'intelligenza e dall'esperienza umana acquisita nel corso dei secoli.
L'uomo è e rimane l'artefice principale di tutte le attività che si svolgono a bordo. Non a caso, tutti gli strumenti elettronici che si trovano in plancia sono definiti "aiuti alla navigazione".
Da amalfitano, mi preme ricordare che la "Vecchia" e gloriosa Bussola Magnetica, orgoglio della marineria della nostra terra, apparentemente "Cenerentola" tra i tanti e sofisticati strumenti nautici, non sfigura affatto.
Una nave mancante della bussola magnetica non può essere autorizzata alla navigazione. La bussola magnetica certamente non è un "pezzo da museo", come molti pensano. Con i numerosi visitatori che accogliamo a bordo, sovente prendo spunto dalla bussola magnetica per parlare di Amalfi e dei suoi primati "nella natura, nella storia e nell'arte". Tanta roba.

La famiglia.
Altro capitolo, di un libro mai scritto, è quello inerente alla lontananza dai propri cari. Un libro in cui si intrecciano le numerose trame della nostra vita familiare, che si svolgono parallelamente a migliaia di chilometri di distanza, in cui i principali ostacoli sono costituiti dallo spazio e dal tempo, che ci privano della necessaria serenità, che ci fanno vivere un senso di continua impotenza.
Alla lontananza non ci si abitua mai.
Infatti il "lieto fine" del "libro non scritto", consiste nel ritorno a casa con il ricongiungimento familiare, dopo un periodo di imbarco e tante privazioni. In attesa di richiudere nuovamente la porta, dopo aver dato l'ultimo abbraccio, lasciandoci alle spalle moglie e figli e ripartire per andare su di un'altra nave, recando un peso interiore, superiore al peso di qualsiasi valigia.
Storie comuni a tanti marittimi.

Il 28 Gennaio 2025, giorno del mio XXV anniversario da Comandante, ho accettato, con onore e tanta emozione, il comando della Nave "MSC Celestino Maresca", una mega portacontainer di ultima generazione.
La MSC Celestino Maresca è stata la prima unità della flotta ad essere nominata con nome e cognome, anzi con soprannome e cognome, perché in realtà il Comandante si chiamava Antonino ma era chiamato e conosciuto da tutti come "Celestino", per il colore dei suoi occhi celesti.

Ho conosciuto e collaborato con il Comandante Celestino Maresca per oltre un ventennio, apprezzandone le sue alte qualità umane, morali e professionali; per me un grande Maestro.
Un esempio positivo come pochi, e come pochi sapeva ascoltare, capire e dirigere con autorevolezza, delicatezza e competenza.

Il Comandante Celestino Maresca era il Direttore dell'Ufficio Tecnico della MSC di Piano di Sorrento, ruolo di grandissima responsabilità che svolse con grandi capacità professionali, contribuendo fattivamente alla crescita ed allo sviluppo della flotta MSC.

La sua dipartita lasciò un vuoto incolmabile.
Nei precedenti articoli non avevo mai citato il nome della nave sulla quale ero imbarcato, questa volta l'ho fatto come "atto dovuto" nei confronti di una grande e cara persona, qual era il Comandante Maresca.
Mi piace pensare che il Comandante Antonino Celestino Maresca, dopo aver speso una vita sulle navi e per le navi, il suo ricordo "vive" ancora per mezzo di una grande nave che naviga nell'infinità dei mari del mondo.

29 Aprile 2025, Oceano Indiano - in navigazione da Singapore a Vizhinjam (India)

Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.

Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.

Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Sostieni Il Vescovado!

Scegli il tuo contributo con

Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!

Per dispositivi
Apple
Per dispositivi
Android

Galleria Fotografica

rank: 10987107

Racconti d'aMare

Il ritorno a casa del Comandante Barra: emozioni, sfide e ricordi di un uomo di mare

Di Salvatore Barra, Capitano Superiore di Lungo Corso LO SBARCO Nel corso di quest'ultimo imbarco, abbiamo compiuto tre navigazioni lunghissime di oltre un mese e percorso una distanza di circa 25.000 chilometri per tratta. In precedenza non avevo mai fatto esperienze del genere in quanto, come si sa,...

Il “Piano Nautico” del Porto di Amalfi nel 1964

Di Salvatore Barra, Capitano Superiore di Lungo Corso Sul libro di geografia di prima media (1970), nel capitolo dedicato alla regione Campania, vi era una foto grande a mezza pagina, dal titolo "Il glorioso porto di Amalfi". Probabilmente l'autore si riferiva al periodo della Repubblica, ignorando che...

Bayesian, le considerazioni del Comandante Barra sulla tragedia

Di Salvatore Barra, Capitano Superiore di Lungo Corso Il 19 agosto, oltre un mese fa, ci risvegliammo con la tragica notizia del naufragio del lussuoso yacht Bayesian, avvenuto mentre era alla fonda nella rada di Porticciolo, una cittadina in prossimità di Palermo, in cui persero la vita sette persone...

La prima volta in Israele del Capitano Superiore di Lungo Corso Salvatore Barra

Di Salvatore Barra, Capitano Superiore di Lungo Corso Ashdod è un porto israeliano che si affaccia sul Mar Mediterraneo, situato tra le città di Gaza e Haifa. Recentemente siamo stati in questo porto. Vista la situazione geopolitica attuale, e considerando che era la prima volta nella mia vita che approdavo...

Più di 30mila km in 45 giorni di navigazione: il Capitano Barra ci racconta la vita di bordo

Di Salvatore Barra, Capitano Superiore di Lungo Corso Tre Oceani. Emisfero australe, oltre l'equatore, navighiamo verso Sud Est, verso l'Inverno dell'Oceano Atlantico Meridionale. Man mano che ci spostiamo in Latitudine, le giornate si accorciano, le temperature si abbassano e il Sole a mezzogiorno culmina...