Tu sei qui: Lettere alla redazioneIl compiacimento a chi a Ravello fa cultura vera
Inserito da Luigi Mansi (redazionelda), martedì 7 luglio 2015 16:49:21
di Luigi Mansi*
In riferimento alla lettera che il capogruppo del movimento Ravello nel Cuore ha inviato agli organi dirigenti della Fondazione Ravello e pubblicata sulla Sua testata nella giornata di ieri, trovo necessario, per sgomberare il campo da futili e dannose polemiche, fare alcuni chiarimenti.
Premesso che il capogruppo Di Palma ha la libertà e il diritto di partecipare alle attività della Fondazione Ravello come pure quello di esprimere un giudizio di giubilo nei confronti di chicchessia, appare evidente, però, che quando tali giudizi vengono resi pubblici, non possono essere tenuti distinti dal ruolo politico che si ricopre e soprattutto dalla linea politica che si sta portando avanti, questo è lapalissiano.
Dico questo principalmente per un motivo: le scelte politiche che il capogruppo Di Palma ed io, di volta in volta prendiamo nei confronti della Fondazione Ravello come nei confronti della maggioranza consiliare e, in generale, sulle vicende politiche che interessano il nostro territorio sono condivise con il movimento del quale mi onoro di fare parte e quindi tale chiarimento lo si deve soprattutto a loro. A quei concittadini, donne e uomini, che hanno creduto e continuano a credere e sono parte integrante del nostro progetto. Dunque, il movimento Ravello nel Cuore non ha cambiato di una virgola il suo giudizio sulla vicenda Fondazione Ravello. Il vento non è cambiato per nulla (visto che qualcuno vuole farlo credere) anzi, il vento soffia più forte di prima, e sempre in direzione "ostinata e contraria". Di Palma ha espresso un suo giudizio personale che evidentemente va in contrasto con quella che è la linea politica del movimento. Questo è quanto.
Ora, se mi è concesso ancora un po' di spazio, vorrei esternare anch'io, non il compiacimento come ha fatto il mio capogruppo, bensì - nel momento forse più duro di questo conflitto asperrimo che sta angosciando, da alcuni anni, la vita politica di questo paese - la mia profonda avversione per il modello Fondazione Ravello. E per un fatto, mi si passi il termine, ideologico. "La cultura è l'unico bene dell'umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande" scriveva il filosofo H.G. Gadamer. Quindi quando la cultura la si barrica dietro i cancelli e si allontana il più possibile il paese reale da quel "luogo di cultura" forse non si sta facendo cultura, si sta facendo business, che è un'altra cosa. Quando la cultura la si intende "tanto al peso" (i chili delle rassegne stampa) e si abolisce lo sconto ai ravellesi, quando si gestiscono milioni di euro pubblici, della collettività, e non si fanno bandi di concorso per le assunzioni a tempo indeterminato oppure non si organizza nulla di gratuito per i cittadini, non si sta facendo cultura ma si stanno facendo scelte politiche, esecrabili evidentemente . Noi non siamo Roma, Parigi o Berlino, come qualche megalomane crede, noi siamo una realtà estremamente piccola che va tutelata, va tutelato l'enorme bagaglio culturale che abbiamo, va tutelata la nostra storia, va tutelata la nostra identità.
E allora avverto forte anch'io il desiderio di esternare il mio compiacimento a chi in questo paese fa cultura e a chi tutela la nostra identità. Mi compiaccio, allora, con le tante associazioni sportive e culturali, con la Ravello Nostra, con il nascente circolo Unesco, con il Centro Universitario per i Beni Culturali, con la Movicoast e con tante altre piccole grandi realtà, insomma con tutti quei cittadini, giovani e non, che a vario titolo si spendono per il buon nome di Ravello.
* Consigliere comunale di minoranza del gruppo "Ravello nel Cuore"
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
rank: 107023109
Vivere in Costiera Amalfitana è un sogno per molti, ma per i residenti può trasformarsi in una sfida quotidiana, soprattutto quando si tratta di accedere ai servizi sanitari. In questa lettera giunta in redazione, un cittadino racconta la drammatica situazione vissuta da un proprio familiare e da molte...
Di Paolo Russo - ANPI Costiera Amalfitana Nell'impotenza (inevitabile? voluta?) degli Stati occidentali e nel quasi-silenzio (indifferenza? assuefazione?) delle comunità, il computo delle vite spezzate a Gaza sta arrivando a 50.000. Più o meno 50 a 1 nel rapporto con l'esecrabile aggressione di Hamas...
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata in redazione da due insegnanti di Vietri sul Mare che prestano servizio a Maiori. Ieri, nonostante le lezioni fossero finite alle 13, alle 17.30 stavano ancora a Maiori, perché ogni bus proveniente da Amalfi era pieno e non faceva salire a bordo altre persone....
Alla luce dei recenti tragici eventi che hanno colpito la nostra comunità e riaperto il dibattito sulla sicurezza stradale in Costiera Amalfitana, appare più che mai necessario riflettere su soluzioni concrete per prevenire ulteriori disgrazie. Le strade che attraversano la nostra meravigliosa costa,...
Nell'emozionante cerimonia di intitolazione del micronido comunale di Maiori a Teresa Criscuolo, Don Vincenzo Taiani ha condiviso un commovente tributo a sua nipote, evidenziano il profondo impatto che lei ha avuto sulla comunità, non solo come educatrice appassionata ma anche come persona di grande...