Tu sei qui: CronacaSeni rifatti a spese dei contribuenti: le indagini su Carmine Alfano coinvolgono anche una collega del PM
Inserito da (Admin), venerdì 1 novembre 2024 15:38:14
Salerno si trova al centro di un nuovo scandalo che scuote il sistema sanitario pubblico. Le indagini condotte dalla Procura, in particolare dalla PM Elena Cosentino, hanno portato alla luce presunti interventi chirurgici a fini estetici eseguiti dal primario di Chirurgia Plastica dell'Ospedale Universitario San Giovanni e Ruggi d'Aragona, Carmine Alfano. Questi interventi sarebbero stati effettuati utilizzando risorse pubbliche e bypassando le liste d'attesa destinate ai casi oncologici urgenti.
Le carte dell'inchiesta rivelano che Alfano avrebbe impiegato le sale operatorie dell'ospedale per operazioni estetiche, favorendo conoscenti e amici con priorità ingiustificata. Tra i beneficiari di questo sistema figura una magistrata appartenente allo stesso distretto giudiziario della PM Cosentino. La vicenda si intreccia con un'ecografia mammaria effettuata dalla magistrata a dicembre 2023, che evidenziava una possibile rottura intracapsulare di una protesi impiantata anni prima per motivi puramente estetici. Nonostante la natura non oncologica della condizione, Alfano l'avrebbe inserita nella lista d'attesa con codice di urgenza, riservato ai pazienti oncologici gravi.
L'intervento è avvenuto entro i 30 giorni previsti per i casi di emergenza, consentendo alla paziente di sottoporsi a una mastopessi bilaterale oltre alla sostituzione delle protesi, senza attendere i lunghi tempi tipici delle liste d'attesa della sanità campana, che possono superare i sei mesi.
Un perito del Tribunale di Milano ha dichiarato che la documentazione non giustificava l'intervento in regime di urgenza a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), poiché la rottura intracapsulare non rappresenta una motivazione sufficiente per bypassare le normali procedure.
Le accuse contro Alfano non si fermano qui. Un audio registrato da specializzandi a Salerno lo ritrae mentre discute della necessità di accontentare richieste "particolari" per amici influenti. In passato, a Perugia, Alfano era già stato coinvolto in un processo per truffa legato all'esecuzione di interventi in cliniche private nonostante un contratto di esclusiva con l'ospedale pubblico.
Le testimonianze raccolte mostrano un quadro inquietante: interventi estetici fatti passare per operazioni mediche, priorità accordate a interventi non urgenti e l'utilizzo disinvolto di risorse pubbliche.
Alfano, contattato per una dichiarazione dalla redazione de Il Fatto Quotidiano, non ha risposto. Tuttavia, dovrà spiegare le sue azioni ai magistrati in un'inchiesta che rischia di ampliare ulteriormente il numero delle persone coinvolte.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Foto: Prof. Carmine Alfano Profilo Facebook
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