Tu sei qui: Territorio e AmbienteAntenna a Praiano, Sindaca Caso replica a oppositori: «Comune non può impedirlo, ma vigileremo su emissioni»
Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 10 febbraio 2024 17:28:10
Con un lungo post pubblicato su Facebook, la sindaca di Praiano, Anna Maria Caso, ha ribattuto alle osservazioni di Gennaro Amendola, promotore di una petizione firmata da circa 180 cittadini affinché venga sospesa la procedura di realizzazione di un impianto di telefonia cellulare di Wind Tre, in Via Costantinopoli.
La sindaca spiega che «gli uffici non hanno fatto altro che seguire la procedura prevista dalla legge, comunicando ai controinteressati (WIND TRE S.P.A) l'avvio del procedimento».
E in merito alla richiesta di accesso agli atti che la segretaria comunale avrebbe negato a Gennaro Amendola «con motivazioni del tutto discutibili», la sindaca precisa: «Questi si sono opposti alla richiesta di accesso agli atti con motivazioni puntuali e circostanziate, non potendosi evincere interesse diretto, concreto e attuale, da parte del richiedente, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata, soprattutto collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. Richiesta genericamente formulata e pretestuosa, compromettente l'esigenza di tutela alla riservatezza, legate alla tutela del know how dell'impresa operante in un settore aperto alla concorrenza».
«Inoltre, ribadisco che l'azione svolta dall'ufficio SUAP si è ispirata al principio della trasparenza degli atti, volta a favorire la partecipazione e ad assicurare la visibilità e l'imparzialità dell'azione amministrativa come ben si evince dal contenuto dello stesso provvedimento n.47 del 21/11/2023, che pure la parte ha visionato e citato, oggetto comunque di pubblicazione sul sito istituzionale, in ottemperanza al dispositivo contenuto nella L. n.190/12 e del D.Lgs n.33/13. Il promotore, che ha avuto modo di leggere la comunicazione di rigetto di accesso agli atti molto dettagliata se lo ritiene potrà sempre fare ricorso al TAR. Mentre invece la richiesta di accesso fatta dal Consigliere di minoranza Raffaele Cuccurullo è legittimata dall'esercizio del suo mandato ed è stata accolta».
Quanto alla petizione in sé, la Sindaca spiega che «non è possibile sospendere nulla perché ancora non è stato installato nulla. Sicuramente sospenderemo qualora si rivelassero errori/mancanze da parte di Wind nel non rispetto delle condizioni previste nell'autorizzazione. Come sospenderemo qualora i rilevamenti delle emissioni, che faremo anche con società da noi incaricate, superassero i limiti previsti dalla legge».
La Prima Cittadina di Praiano ritiene che la petizione risenta di «troppe strumentalizzazioni e inesattezze, soprattutto da parte di chi, promotore della petizione, dovrebbe conoscere la materia perché coinvolto direttamente da sindaco all'epoca per una stessa vicenda. Anche allora, ed io c'ero, si cercò di rimuovere l'antenna Tim installata su quello stesso sito senza ottenere il risultato sperato. L'allora sindaco minacciò tuoni e lampi ...invano. Oggi, quello stesso grida allo scandalo, all'appiattimento della politica sulle posizioni degli uffici. Ma non è così. Fare Politica seria significa affrontare le situazioni con oggettivo senso della realtà, fare ammuina tanto per farla, non tenendo conto delle gravi conseguenze per il nostro Ente, è da sconsiderati. E noi non lo siamo. A questo punto mi chiedo perché, allora, dopo il fallimento non si provvide a dotarsi di un Regolamento? L'unico strumento in grado quanto meno di evitare/rendere meno appetibile i siti del nostro Comune a queste installazioni. Ci sarebbe stato tutto il tempo per farlo e rimediare alla mancanza».
Ma veniamo allo stato dei fatti: «Il dato reale, l'unico che conta e col quale dobbiamo fare i conti, è che oggi gli operatori di Wind hanno avuto un ulteriore elemento per far valere le loro ragioni: su quel sito che, per chi non lo sapesse, è PRIVATO, già insistono antenne autorizzate. E il privato ha sottoscritto da tempo un contratto di cui siamo venuti a conoscenza solo nel momento in cui Wind ci ha presentato richiesta di autorizzazione all'installazione».
Poi, la Sindaca fa riferimento alla normativa nazionale in vigore, che «individua le infrastrutture di comunicazione come opere di urbanizzazione primaria: tali opere sono considerate di pubblica utilità e prevale il criterio della maggior copertura possibile del territorio. In particolare, si evidenzia che gli impianti di telefonia mobile rivestono un ruolo strategico, soprattutto in caso di pericolo e di calamità naturale. E deve essere tenuto in debita considerazione soprattutto in comuni che, per morfologia territoriale, si classificano come zone disagiate. Questo prevede un iter autorizzativo particolarmente celere. Pertanto, la realizzazione dell'antenna Wind sul territorio di Praiano è un'infrastruttura assimilabile alle opere di urbanizzazione primaria, normativamente compatibile con qualsiasi destinazione urbanistica e realizzabile anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti e ad ogni altra disposizione regolamentare».
L'orientamento consolidato della giurisprudenza stabilisce, spiega la Sindaca, «una sorta di corsia preferenziale che non stabilisce il Comune, voglio ribadirlo ancora una volta. In caso di richiesta da parte degli operatori telefonici di nuove installazioni su territori comunali, le Amministrazioni non hanno strumenti per impedirne il posizionamento».
Nonostante questo, «pur sapendo che non avrebbe sortito effetto, i nostri uffici, in un primo momento, non hanno autorizzato l'installazione, pur corredata di tutti i pareri, anche quello dell'ARPAC sulla regolarità dell'impianto nel rispetto dei limiti di emissione onde radio. Non abbiamo autorizzato solo per prendere tempo, speranzosi e convinti che la Sovrintendenza avrebbe espresso parere negativo e ritardato, ma solo ritardato, l'iter. Perché consapevoli che, anche con un parere negativo della Sovrintendenza, non essendo esso prevalente, trattandosi di Conferenza dei Servizi, non avrebbe impedito l'installazione. Vi assicuro che abbiamo seguito questa procedura con la massima attenzione, avvalendoci di consulenza specialistica del settore. Abbiamo studiato la normativa, abbiamo verificato laddove potesse esserci un minimo appiglio, magari in qualche sentenza precedente. Nulla di tutto questo. Le sentenze sono tutte favorevoli agli operatori. E un eventuale contenzioso ci avrebbe visti sicuramente soccombenti, esponendo l'Ente ad un risarcimento danni notevole. Ma la Sovrintendenza non si è espressa ed è prevalso il silenzio/assenso. E a seguito di una nota da parte di Wind, scalpitante e spazientita, che chiedeva, sulla base della normativa, di rilasciare l'autorizzazione il nostro ufficio non ha potuto fare altro che richiedere integrazioni, sempre per prendere tempo. Integrazioni pervenute e che abbiamo, inoltrate nuovamente alla Sovrintendenza che ancora una volta non si è espressa. La nostra Commissione Paesaggio pur esprimendo parere negativo in merito non ha e non avrebbe potuto cambiare nulla».
Quindi, afferma la Sindaca, «la valutazione del progetto presentato al Comune di Praiano è stata effettuata nel rispetto delle leggi vigenti in materia tenendo conto del profilo della pubblica utilità e della pubblica sicurezza. L'Amministrazione Comunale, per il tramite degli Uffici, verificherà che per l'intervento saranno rispettate pure le virgole del progetto e saranno utilizzate tipologie costruttive che tengano in considerazione le forme e i materiali tipici della zona. E la vegetazione esistente sarà integrata con nuove piantumazioni da porre a dimora nelle immediate vicinanze della struttura al fine di mitigare l'impatto dell'opera».
«Come detto in precedenza, l'unico modo per tutelarsi è l'adozione di un Regolamento Comunale per assicurare un corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. [...] Alla luce di quanto esposto, pertanto, in relazione all'antenna esistevano ed esistono tutte le condizioni previste dalla legge per autorizzare l'installazione dell'impianto che, in ogni caso, ripeto fino alla nausea, sarà oggetto di monitoraggio puntuale e costante. Ci affideremo ad una autorità terza riconosciuta, che affiancherà l'ARPAC per il controllo delle emissioni. La salute è un argomento che deve essere posto al di sopra del mero dibattito politico, poiché riguarda tutti i cittadini e metteremo in campo tutte le azioni consentite dalla legge per far sì che questo diritto sia sempre rispettato e applicato», chiosa.
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