Tu sei qui: Storia e StorieI pescatori della Costa d'Amalfi e il rito di «spezzare» le trombe marine
Inserito da (redazionelda), giovedì 8 febbraio 2018 08:38:14
di Maria Abate - Un'antica tradizione ancora attuale. Durante la violenta tromba d'aria ieri non ci sono stati danni alle persone forse anche perché, di buon'ora, qualche pescatore ha deciso di provare a "spezzare" la tempesta. Anticamente (ma qualcuno continua a farlo ancora oggi), per placare il mal tempo si accendeva una candela benedetta durante il rituale della Candelora, che avviene ogni 2 febbraio per ricordare la Presentazione di Gesù al Tempio e il rito della Purificazione della Vergine Maria narrati nel Vangelo di Luca.
Ma, per salvarsi la pelle quando una tromba marina li sorprendeva in mare aperto, i pescatori non si perdevano d'animo e "scioglievano" un nodo delle funi che portavano in barca, per poi pronunciare una sorta di formula magica, probabilmente tratta dai salmi della Bibbia. Un rituale che i pescatori si tramandano gelosamente da secoli e che mai potrà essere svelato a chi non fa parte della categoria, ma che accomuna un po' tutta la gente del Mar Mediterraneo, insieme a un immenso bagaglio di tradizioni condivise, seppur con qualche modifica territoriale.
In Sicilia, infatti, il rito ricorre in una diversa versione, che riprende comunque il gesto dello "spezzare". I pescatori di Taranto facevano il segno della croce per tre volte in direzione della tromba d'aria e "tagliavano" l'aria nello stesso punto con un coltello dal manico nero, pronunciando frasi dal valore magico.
Riti tra sacro e profano, questi dei pescatori come anche quelli contro il malocchio delle massaie, che non vanno dimenticati.
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
rank: 1064141101
Lo scorso 18 dicembre, nell'oratorio della Chiesa di Santa Maria Assunta a Positano, è stato inaugurato il presepe dipinto di Giacomo Palladino, che racconta il Vangelo della Natività con citazioni da natività e adorazioni del ‘400 e ‘600. Non si tratta di una rappresentazione tradizionale della Natività:...
"A Santa Lucia e a Sant'Aniello né forbice né coltello". Secondo la tradizione che ci tramandano le nonne, oggi e domani, 13 e 14 dicembre, le donne incinte devono tenersi lontane da oggetti taglienti, perché, nel caso in cui dovessero farsi male, il figlio che portano in grembo potrebbe nascere senza...
La data dell'eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano nel 79 d.C. è stata per lungo tempo oggetto di dibattito tra gli studiosi. Plinio il Giovane, testimone diretto del disastro, la colloca nel 24 agosto. Tuttavia, negli ultimi decenni, molti ricercatori hanno suggerito che l'eruzione possa...
Il 12 dicembre segna un triste anniversario per l'Italia: quello della strage di Piazza Fontana a Milano, avvenuta nel 1969, una delle pagine più buie della storia italiana recente. L'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, prende questa occasione per riflettere sulla memoria storica e l'importanza...
Ieri, 9 dicembre, è stata inaugurata l'illuminazione dell'Arco Felice, monumento simbolo dell'antica città di Cuma. L'illuminazione dell'arco, realizzata grazie alla collaborazione tra le amministrazioni di Pozzuoli e Bacoli, vuole valorizzare questo straordinario esempio di ingegneria romana. Con i...