Tu sei qui: Storia e StorieCinquant'anni fa il ritrovamento dei Bronzi di Riace, simboli della Magna Grecia e della Calabria
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 16 agosto 2022 16:47:58
Era il 16 agosto del 1972 quando il fotografo romano Stefano Mariottini, a circa 200 metri dalla costa di Riace, in Calabria, durante un'immersione, trovò il Bronzo A e il Bronzo B, il giovane e il vecchio: inseparabili eppure diversi, due uomini completamente nudi che dovevano essere armati di scudo, lancia ed elmo.
Le statue, di stile tipico dorico del Peloponneso, sono state datate al V sec. a.C. dagli studiosi, secondo cui sarebbero state prodotte ad Argo e si trovassero su una nave che viaggiava dalla Grecia verso la penisola italica.
Esemplari unici al mondo in bronzo, gli "eroi venuti dal mare" sono considerati tra le testimonianze più significative dell'arte greca classica: la loro grandezza sta soprattutto nella perfezione con cui i corpi sono stati riprodotti.
Nel 1975 i guerrieri furono trasportati a Firenze dove c'erano attrezzature e personale con esperienza nel campo della conservazione dei reperti metallici di provenienza archeologica: le attività di restauro furono complesse, durarono otto lunghi anni.
I Bronzi di Riace sono il simbolo della Magna Grecia e della Calabria. Dal 2013 sono esposti nel MArRC Museo Archeologico di Reggio Calabria e senza dubbio hanno dato nuova vita alla struttura museale.
Quest'anno ricorrono i cinquant'anni dal ritrovamento dei Bronzi e tante sono le iniziative programmate in Calabria per festeggiare la ricorrenza.
«La consapevolezza del grande valore storico e artistico è sicuramente molto grande. I Bronzi, statue dalla disarmante bellezza, sono mistero e fascino, e da sempre richiamo di visitatori provenienti da tutto il Mondo che restano stupiti davanti a tanta meraviglia», ha affermato Rosanna Trovato, Presidente Archeoclub D'Italia "Area Integrata dello Stretto".
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