Tu sei qui: Salute e BenessereSalerno, bufera sui Gruppi oncologici multidisciplinari dell'Azienda 'Ruggi'
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 20 febbraio 2025 11:45:32
Scoppia la polemica sui Gruppi oncologici multidisciplinari (GOM) dell'Azienda ospedaliero-universitaria 'Ruggi' di Salerno, dopo le dichiarazioni di Gaetano Biondino, delegato della CISL FP di Salerno e membro della RSU aziendale, che denuncia tempi di attesa eccessivi per i pazienti oncologici.
"Da quando sono stati istituiti i G.O.M. - afferma Biondino - il percorso curativo per i pazienti oncologici si è ulteriormente allungato. Dopo la diagnosi, il paziente attende almeno un mese per l'esame istologico, poi l'oncologo riceve l'esito e si riunisce il GOM. Successivamente, il paziente viene informato sul piano terapeutico e, con ulteriore attesa, inizia la terapia, spesso non prima di 4-5 mesi. Questo calvario colpisce principalmente le fasce più deboli della popolazione, che non possono permettersi cure fuori regione. Chiedo al governatore De Luca di intervenire, in quanto autorità sanitaria".
Non tarda ad arrivare la replica del Nursind provinciale, che difende il lavoro svolto all'interno del Ruggi. "Le affermazioni rese pubbliche - dichiara il segretario Biagio Tomasco - sono prive di riscontri oggettivi e contrastano con i dati ufficiali della Rete oncologica campana. Grazie all'operato dei GOM, si è ridotta significativamente la migrazione sanitaria, garantendo cure di alto livello sul territorio".
Anche Domenico Ciro Cristiano, delegato RSU dell'Azienda Ruggi, interviene a difesa del team: "Professori universitari, medici, infermieri e case manager collaborano quotidianamente per offrire un'assistenza personalizzata, riducendo i tempi di accesso alle cure e migliorando la qualità del percorso assistenziale".
A rincarare la dose è il dottor Valerio Festosi Guida: "Dichiarazioni non supportate da prove concrete non solo sminuiscono il lavoro svolto, ma generano inutile allarme tra la popolazione e minano la fiducia nella sanità pubblica. Il nostro obiettivo è mettere sempre il paziente al centro del percorso di cura".
Anche la FP Cgil prende posizione, respingendo fermamente le critiche e ribadendo i risultati ottenuti. "I dati ufficiali della Rete Oncologica Campana - spiegano il Segretario Generale FP CGIL Salerno Antonio Capezzuto e il Segretario Regionale FP CGIL Campania Antimo Morlando - dimostrano che grazie all'operato dei GOM si è notevolmente ridotta la migrazione sanitaria. Questo è un chiaro segnale di efficienza e qualità delle cure sul nostro territorio".
La FP Cgil sottolinea, inoltre, il ruolo fondamentale del case manager: "Questa figura garantisce un supporto costante e personalizzato ai pazienti oncologici, che vengono seguiti in tutte le fasi del percorso, dalla diagnosi all'esame istologico, fino alla terapia personalizzata".
"Il GOM si riunisce settimanalmente per discutere i casi clinici e definire il percorso terapeutico più adatto - prosegue la nota -. Il caso clinico viene analizzato immediatamente dopo la disponibilità dell'esame istologico e il paziente è informato in tempi brevi. In poche settimane viene stabilito l'inizio della terapia personalizzata".
"Negli anni - conclude la FP Cgil - il lavoro instancabile del team ha ridotto significativamente i flussi migratori dei pazienti oncologici verso altre regioni. Questo significa che il servizio offerto è di alta qualità e, soprattutto, accessibile anche alle fasce più deboli, evitando i cosiddetti 'viaggi della speranza'. Chiediamo che le istituzioni continuino a supportare e valorizzare questo modello, migliorandone l'efficacia nell'interesse esclusivo dei pazienti".
Il dibattito resta aperto, mentre il sindacato CISL FP chiede interventi urgenti al Governatore e Nursind e FP Cgil rilanciano i risultati ottenuti dal sistema.
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