Tu sei qui: Salute e BenessereLa mela: un toccasana per il nostro organismo
Inserito da (redazionelda), sabato 23 giugno 2018 15:01:48
Di Valentina Di Giovanni*
La mela, dal latino "malum", è il falso frutto del melo. In realtà, botanicamente parlando, solo il torsolo della mela corrisponde al vero frutto, mentre tutta la restante polpa corrisponde al ricettacolo. Il melo ha origine in Asia centrale, la specie è presente in Italia nominalmente con circa 2000 varietà.
È il "frutto" più destagionalizzato (lo si trova tutto l'anno) e ciò richiede la presenza di impianti che provvedono alla conservazione e ne distribuiscano la disponibilità su di un ampio arco di tempo. La maturazione naturale varia da fine agosto a metà ottobre. La disponibilità alla conservazione naturale dei frutti è drasticamente diversa nelle differenti varietà; Dopo il raccolto, i frutti sono conservati a temperature da 1,0 a 3,5 °C con umidità relativa del 59-68%. Per conservazioni prolungate si ricorre a conservazioni in celle con atmosfera controllata (più ricca di Azoto). La mela ha un potere antiossidante poiché contiene vitamine importanti come provitamina A, vitamine B1, B2, B6, E e C, acido citrico, acido malico, niacina e acido folico, insieme a flavonoidi e carotenoidi, dall'effetto antiossidante.
Le mele sono destinate prevalentemente al consumo casalingo, per quello immediato ma anche in cucina per la preparazione di primi, secondi e diversi dolci. Inoltre, si presta anche ad essere utilizzata per preparare in casa maschere di bellezza. La mela ha un apporto calorico piuttosto basso con un contenuto energetico moderato: una mela comune pesa 242 grammi e fornisce 126 kcal. Nella dieta può essere utilizzata come spuntino, alimento da prima colazione o come chiusura di un pasto principale. L'energia è fornita principalmente dai glucidi, seguiti marginalmente dalle proteine e dai lipidi. I carboidrati sono principalmente semplici, costituiti da fruttosio, e i peptidi sono a basso valore biologico. Il segreto delle straordinarie proprietà nutrizionali e salutistiche delle mele è in gran parte nascosto dietro una fibra solubile, chiamata pectina, di cui sono particolarmente ricche. Questo polisaccaride indigeribile aiuta a controllare i livelli di colesterolo, contribuisce a regolarizzare la funzionalità intestinale e tiene sotto controllo l'appetito. Inoltre, la sua fermentazione da parte della flora batterica intestinale, origina acidi grassi a corta catena, che sembrano avere un effetto protettivo sullo sviluppo del cancro al colon. Una mela di media grandezza, se consumata insieme alla buccia, fornisce circa 4 grammi di fibre. Tuttavia, a differenza di quella presente in molti altri alimenti (come i cereali integrali, la loro crusca e certe verdure) buona parte della fibra contenuta nella mela è solubile in acqua (essendo costituita da pectina, per l'appunto). Questa proprietà le consente di formare, all'interno del nostro intestino, una massa gelatinosa, che intrappola al suo interno i lipidi e gli zuccheri in eccesso, ma anche alcune sostanze pericolose e, bisogna comunque dirlo, micronutrienti importanti per il nostro organismo.
Tra le caratteristiche che la rendono più interessante dal punto di vista scientifico vi è sicuramente quella di antitumorale naturale. Particolarmente attivo in questo settore di indagine è l'Istituto Agrario di S. Michele all'Adige in Trentino. Il centro di ricerca ha dimostrato infatti che le mele contengono grandi quantità di polifenoli, antiossidanti in grado di contrastare i danni causati dall'invecchiamento. Le ricerche più frequenti nella recente letteratura medica riguardano il comportamento delle cellule derivate da numerosi tumori umani come l'adenoma ed il carcinoma del colon, il cancro del fegato, la leucemia, il melanoma, ed altri tipi di tumore. Con le mele si è visto infatti che lo sviluppo delle cellule tumorali in coltura viene ridotto rispettivamente di circa il 40-60% aggiungendo la mela con la buccia e del 30-40% aggiungendo solo la polpa. Da anni diversi studi scientifici hanno dimostrato come e quali polifenoli antiossidanti, contenuti nelle mele, sono in grado di interagire con le proteine delle cellule umane per bloccare o rallentare il processo di crescita dei tumori. Lo studio, nato da una ricerca congiunta tra l'Istituto di scienze dell'alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche e il Dipartimento di chimica e biologia dell'Università di Salerno, è stato pubblicato su Scientific Reports. Questo studio italiano ha fatto però un passo avanti identificando specifici meccanismi di azione di altrettanto specifici polifenoli contro la malattia. In particolar modo per la prima volta sono state individuate le proteine dell'organismo umano con le quali possono interagire le molecole antiossidanti ritenute responsabili dell'azione antitumorale. Ciò determina dunque la conferma circa la capacità dei polifenoli della mela di bloccare o rallentare la replicazione del Dna nelle cellule cancerose del colon, evitando così alla malattia di autoprodursi e di progredire nell'evoluzione.
Dunque, un vecchio adagio recita: "Una mela al giorno toglie il medico di torno" e forse la saggezza popolare non aveva poi così torto. Infatti, anche se le caratteristiche variano molto da varietà a varietà, la mela rimane uno di quei frutti fondamentali per una sana e corretta alimentazione.
*biologa nutrizionista
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