Tu sei qui: Salute e BenessereI carciofi, gli ortaggi amici del fegato
Inserito da (redazionelda), sabato 22 settembre 2018 12:32:58
di Valentina Di Giovanni*
I carciofi (Cynaria scolymus) erano ortaggi già noti presso i Greci, che li chiamavano kinara, e i Romani, che invece li chiamavano cynara. L'attuale nome dei carciofi deriva invece dall'arabo al kharshuf e questi sono protettori del fegato, aiutano a eliminare le tossine e favoriscono la diuresi. Protettori indiscussi del fegato, i carciofi provocano un aumento del flusso biliare e sono molto indicati nella dieta dei diabetici. Come gran parte degli ortaggi, sono costituiti principalmente da acqua e fibre vegetali, utili per stimolare il buon funzionamento dell'intestino. Essi rappresentano una fonte importante di preziosi sali minerali, tra i quali troviamo sodio, potassio, fosforo e calcio. Contengono inoltre vitamina C, e vitamine del gruppo B, con particolare riferimento alla vitamina B1 ed alla vitamina B3 e vitamina K, ritenuta utile nella prevenzione dell'osteoporosi. I carciofi sono una fonte di ferro e di rame, elementi impiegati dal nostro organismo nella produzione delle cellule del sangue. Sono inoltre una fonte di betacarotene e luteina, preziosa per proteggere la vista. Tra i componenti che rendono interessanti i carciofi dal punto di vista curativo vi sono i flavonoidi, tra i quali spicca la rutina, derivati dell'acido caffeico e metaboliti secondari che permettono l'attività farmacologica degli estratti di carciofo. Tra di essi troviamo la cinarina, considerata utile in caso di disturbi del fegato. I derivati dell'acido caffeico garantiscono effetti antiossidanti ed epatoprotettivi.
I carciofi sono davvero molto leggeri e poco calorici, dato che 100 grammi apportano al nostro organismo soltanto 47 calorie; tale ortaggio può contenere fino ad un quarto delle fibre vegetali richieste da parte del nostro organismo giornalmente e rappresentano una vera e propria miniera di principi attivi e vantano particolari virtù terapeutiche. Hanno una buona quantità di calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio. Sono dotati di proprietà regolatrici dell'appetito, vantano un effetto diuretico e sono consigliati per risolvere problemi di colesterolo, diabete, ipertensione, sovrappeso e cellulite. Sono anche molto apprezzati per le caratteristiche toniche e disintossicanti, per la capacità di stimolare il fegato, calmare la tosse e contribuire alla purificazione del sangue, fortificare il cuore, dissolvere i calcoli. I carciofi contengono molto ferro grazie a due sostanze: la coloretina e la cinarina, presente in concentrazione massima durante la formazione del capolino, che è poi la parte della pianta che viene usata in cucina. Queste sostanze sono in grado di provocare un aumento del flusso biliare e della diuresi e in particolare la cinarina, svolge un ruolo importante poiché riesce ad abbassare il livello del colesterolo. Da non sottovalutare è anche la funzione epatoprotettiva e antitossica dell'ortaggio e ciò si evidenzia maggiormente su diverse sostanze tossiche, in particolare sull'alcol, la cui presenza nel sangue viene ridotta per l'effetto diuretico. Gli studiosi hanno anche riscontrato proprietà rigeneratrici del parènchima epatico, oltre alla capacità di migliorare le funzioni secretive e motorie del tubo digerente, favorendo anche la peristalsi. La qualità "bardana" del carciofo, particolarmente apprezzata, ha un effetto depurativo soprattutto per quanto riguarda la pelle, specialmente quella molto grassa, ma anche in caso di acne e foruncoli in genere.
Le foglie di carciofo vengono impiegate per ricavare estratti fitoterapici utili nel trattamento di indigestione e dispepsia, oltre che per stimolare la produzione della bile. Gli estratti di foglie di carciofo permettono di mantenere un equilibrio dei nutrienti essenziali al nostro organismo, oltre a migliorare la salute di unghie e capelli, rendendoli più forti e splendenti.
Alcuni studi indicano nei polifenoli contenuti nei carciofi, molecole importanti che li rendono particolarmente salutari: le sostanze mantengono notoriamente intatte le loro caratteristiche anche in caso di cottura a vapore, oltre ad avere proprietà antiossidanti e sembra che siano in grado di proteggere - seppure parzialmente - dai tumori. In una ricerca pubblicata su "Nutrition and Cancer" si evidenzia che i polifenoli del carciofo possono contrastare l'azione ossidativa dei radicali liberi e interferire con i processi molecolari che inducono la trasformazione tumorale. Sono stati monitorati alcuni volontari sani che avevano consumato un pasto a base di carciofi cotti e per la prima volta è stato riscontrato in esseri umani che le molecole bioattive presenti nel carciofo, hanno la capacità di trasferire in circolo i suoi componenti attivi. Per questo gli scienziati si dimostrano moderatamente ottimisti nel credere alle possibilità protettive delle sostanze del carciofo per quanto riguarda le patologie tumorali. Consumare carciofi quindi contribuisce al benessere generale del nostro organismo e aiuta a prevenire diverse malattie. Il consumo di carciofo può essere causa di effetti indesiderati. Non sempre quindi questo tipo di verdura si rivela positiva. Sono al momento solo due le circostanze negative, ma non è detto che siano da prendere sottogamba. Coloro che soffrono di calcoli biliari devono astenersi dal consumo di tale ortaggio e le mamme che allattano al seno i loro bimbi poiché i carciofi riducono la produzione di latte, pertanto il loro consumo andrebbe limitato in questa circostanza.
* biologa nutrizionista
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