Tu sei qui: Notizie, LifestyleCiclo integrato dei rifiuti solidi urbani, Comune Scafati perde il ricorso per una gestione autonoma
Inserito da (PNo Editorial Board), giovedì 2 maggio 2024 09:53:40
Il Comune di Scafati ha perso il contenzioso dinanzi al Tar Campania sulla gestione del ciclo dei rifiuti.
Lo scorso 14 marzo la giunta comunale autorizzò il ricorso per far uscire dal SAD "Agro settentrionale" Scafati (e anche Angri) per procedere con una gestione autonoma del servizio.
Al contrario, gli altri tre Comuni appartenenti al bacino di affidamento del SAD "Agro Settentrionale" (Corbara, Sant'Egidio del Monte Albino, Pagani) ribadivano formalmente la propria volontà di procedere all'affidamento del servizio mediante procedura ad evidenza pubblica.
Ma facciamo un passo indietro. A febbraio 2024, i Comuni di Angri e Scafati non avevano trasmesso all'EDA Salerno alcuna relazione per l'individuazione della forma di gestione dei servizi nel SAD "Agro Settentrionale". Relazione che potesse provare la competitività di una propria proposta di gestione del servizio sotto il profilo tecnico ed economico, sotto il profilo dell'efficienza, dell'efficacia e dell'economicità della gestione del servizio.
Quindi, il 14 febbraio il Consiglio d'Ambito dell'EDA Salerno ha approvato la relazione illustrativa della modalità di gestione del servizio di igiene urbana del bacino di affidamento del Sub Ambito Distrettuale "Agro Settentrionale" (ex art.14 D.Lgs. 201/2022) stabilendo di affidare il servizio tramite procedura a evidenza pubblica. L'Ente d'Ambito, infatti, attraverso il confronto con le amministrazioni comunali coinvolte, aveva effettuato valutazioni riguardo i dati relativi ai servizi di igiene urbana svolti in passato sui territori afferenti al SAD, rispetto alle quali era emerso che il territorio di riferimento presentava caratteristiche "ordinarie", che non facevano ritenere complessivamente più vantaggioso, sotto il profilo dell'efficienza, dell'efficacia e dell'economicità, il ricorso a forme di gestione diverse dall'affidamento a soggetti terzi.
«Una scelta - ha dichiarato il primo cittadino di Scafati - adottata senza tener conto delle esigenze e volontà dei Comuni di Scafati e Angri. Pur rilevando nella delibera prodotta la recente richiesta dei comuni di Angri e Scafati di avvalersi della possibilità di costituire il Sub Ambito, il Consiglio ha ritenuto comunque di procedere in ragione delle scadenze ristrette che la Regione aveva determinato con l'ultima L.R. 19/2023. È scandaloso che altri sindaci possano decidere anche per quei Comuni che nel Sub Ambito di appartenenza rappresentano più della maggioranza, in termini di numerosità di popolazione. È una delibera, quella approvata dal Consiglio d'Ambito, dalla quale emerge la volontà del Presidente di questa regione di gestire i rifiuti attraverso i suoi uomini, quelli che ha utilizzato in questi anni nelle partecipate e con le quali ha gestito il suo potere sul territorio. Carrozzoni creati solo per fare clientelismo politico a spregio di una gestione del ciclo integrato dei rifiuti che risponda alle esigenze di un territorio vasto come Scafati, attraverso partecipate del Comune solide da un punto di vista dei bilanci».
Per questo, il Comune di Scafati, ha proposto ricorso per l'annullamento previa sospensiva della deliberazione del consiglio d'ambito n. 2 del 14 febbraio 2024, ritenendo che, come si evince dal tenore della delibera di Consiglio Comunale n. 59 del 21 dicembre 2023, la volontà condivisa delle Amministrazioni comunali di Angri e Scafati era quella di proporre una gestione dei servizi labour intensive del SAD "Agro Settentrionale", tendente a valorizzare le rispettive società comunali (A.C.S.E. S.p.a. per il Comune di Scafati ed ANGRI ECOSERVIZI per il Comune di Angri), storicamente soggetti gestori del servizio di raccolta integrata dei rifiuti solidi urbani all'interno dei propri territori, nonché tutelare il patrimonio economico sociale che esse rappresentano.
Tale intento risultava, dunque, raggiungibile attraverso una gestione con affidamento a società in house o a società a capitale misto pubblico-privato con quota partecipativa del privato non superiore al 49%. Ne deriva - secondo la tesi del Comune di Scafati - che, in violazione alle intenzioni formalmente espresse dai Comuni di Scafati e di Angri ed in assenza di ogni interlocuzione sul punto, l'EdA Salerno con la deliberazione impugnata aveva provveduto all'approvazione della relazione illustrativa, frustrando la rappresentatività dei predetti Enti e la voglia di non disperdere il patrimonio economico sociale delle rispettive società comunali.
Si sono costituiti in giudizio EdA Salerno, Comune di Corbara, Comune di Sant'Egidio del Monte Albino e Comune di Pagani.
Il 24 aprile, con ordinanza cautelare n. 140, il Tar Campania Salerno - Sez. I^, in adesione alle difese svolte da tutte le amministrazioni resistenti, ha respinto l'istanza cautelare proposta dal Comune di Scafati con questa motivazione: «Ritenuto che il ricorso non si presenti sorretto dal prescritto fumus boni iuris alla luce del tenore testuale dell'art. 26, comma 4, L.R.C. n. 14/2016, a mente del quale "I Comuni dei SAD che non si avvalgono della facoltà di cui all'articolo 24, comma 6-bis, possono proporre all'EdA la forma di gestione dei servizi a seguito delle valutazioni effettuate con apposita relazione. L'EdA è tenuto a valutare la proposta di forma di gestione se proviene dai Comuni che rappresentano la maggioranza della popolazione del SAD e a motivare le ragioni dell'eventuale mancato accoglimento con riferimento ad esigenze di migliore organizzazione del servizio nel bacino interessato"; Considerato infatti che sulla base di tale formulazione, come condivisibilmente osservato dagli enti resistenti, l'obbligo di valutazione e motivazione analitica in capo all'Ente d'Ambito presuppone che l'ente locale abbia "proposto la forma di gestione dei servizi a seguito delle valutazioni effettuate con apposita relazione", presupposto non ravvisabile nel caso di specie; Ritenuto pertanto di non poter concedere l'invocata tutela cautelare».
L'EdA Salerno è stato difeso in giudizio dall'Avv. Lorenzo Lentini; il Comune di Corbara e il Comune di Sant'Egidio del Monte Albino sono stati difesi in giudizio dall'Avv. Giovanni Maria di Lieto; il Comune di Pagani è stato difeso in giudizio dall'Avv. Giuseppe Di Paola. Non si è costituito in giudizio il Comune di Angri.
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