Tu sei qui: Lettere alla redazioneNoi Consiglieri di Indirizzo costretti a terminare i lavori al freddo con sciarpe e cappelli
Inserito da (redazionelda), venerdì 6 febbraio 2015 18:26:41
di Lelio Della Pietra*
Egregio Direttore,
non Le scrivo per evidenziare lo strano fenomeno andato in scena ieri, quello degli organi scaduti della Fondazione Ravello (l'ex Presidente e alcuni degli ex componenti del Cda) che concedono patenti di (il)legittimità alla riunione del consesso chiamato proprio a sostituirli.
Indiscutibilmente il prof. Brunetta avrà operato bene per la Fondazione, ma è altrettanto indiscutibile il diritto della maggioranza sul punto formatasi in seno al Consiglio Generale di Indirizzo sin dall'insediamento dello scorso 24 gennaio, di ritenere che altri, segnatamente il dr. Paolo Vuilleumier, possano fare altrettanto bene. E ciò senza che la minoranza - sempre, è ovvio, limitata alla singola questione dell'o.d.g. - debba ritenersi travalicata e possa porsi di traverso in maniera neppure tanto celata (basta leggere la lettera del Presidente della Regione cui anche la Sua testata ha dato ampio risalto).
Le scrivo, piuttosto, per sottolineare le condizioni di disagio nelle quali il Consiglio Generale di Indirizzo è stato costretto a tenere i suoi lavori, condizioni testimoniate dall'immagine che il Suo inviato ha ripreso con il tablet dalle vetrate della Sala Frau.
Vi si scorgono i componenti del Consiglio ben incappottati e muniti di sciarpe e cappelli per tentare, invero con scarso successo, di contrastare il freddo e la condizione di precarietà in cui hanno dovuto operare, peraltro per diverse ore.
Né si dica che era stato offerto loro di trasferirsi a Villa Rufolo. In primo luogo, perché non di offerta si è trattato, bensì - mi si passi l'espressione - di "intimazione di sfratto"; in secondo luogo, perché il 31 gennaio dalla sala giunta della Regione Campania il Consiglio era stato differito con largo anticipo nel luogo di regola a tanto deputato, mentre nella seduta d'insediamento del giorno 24 eravamo stati addirittura accolti dal Segretario Generale e dai componenti lo staff della Fondazione con foto, pubblicazioni patinate e perfino una bottiglia di pregiato vino locale.
Non sta a me confermare la piena validità della riunione di ieri e della elezione del Sindaco di Ravello quale Presidente, elezione che, mi auguro, di là dalle rispettive posizioni e dalle immotivate assenze possa far tornare il sereno sulla Fondazione. Mi limito a segnalare, invece, il comportamento di coloro che hanno fatto deliberatamente in modo che una seduta tanto importante per il futuro della Fondazione, di Ravello e dell'intera regione, potesse svolgersi in quelle difficili condizioni.
Probabilmente avranno pensato che a mente fredda avremmo ragionato, come in effetti è avvenuto, molto meglio!
La ringrazio anticipatamente dell'accoglienza che vorrà dare a questo mio intervento.
*avvocato, componente il Consiglio Generale di Indirizzo della Fondazione Ravello
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