Tu sei qui: Lettere alla redazioneAlluvione 1954 in Costa d'Amalfi, nella disperazione l’impegno dei Frati Minori
Inserito da (ranews), domenica 25 ottobre 2015 15:06:05
di Achille Benigno
E' sempre viva in me la memoria dell'alluvione del 1954 che i miei genitori ogni anno ricordavano. Quelle sei ore nella notte tra il 25 e 26 ottobre provocarono una immane sciagura e si contarono 318 fra morti e dispersi, e oltre 5000 feriti.
I danni superarono i 45 miliardi di lire. Oltre ad essere colpita Salerno e Vietri sul Mare fu tristemente vissuta anche dagli abitanti della Costa d'Amalfi. Mio padre, sottufficiale della Forestale, era stato trasferito a settembre da Godrano in provincia di Palermo alla Stazione del Corpo Forestale di Tramonti. La nostra casa, in affitto, fu distrutta e per un caso fortuito l'acqua e il fango risparmiarono le nostre vite. Desidero ricordare l'impegno profuso dai Frati Minori dei Conventi di Maiori e Tramonti e da tanti parroci che aiutarono chi aveva avuto lutti e perso
la casa. In primis Padre Antonino Cinque, Padre Giuseppe Baldini, superiore del Convento dei Frati Minori di Polvica di Tramonti e a Marina di Vietri sul Mare don Attilio della Porta. Tanti cittadini ricorderanno per sempre il loro impegno e la loro abnegazione. A sessantuno anni dalla tragedia si desidera che il territorio a monte della Costiera Amalfitana venga messo in sicurezza per evitare altre rovine. La salvaguardia dei cittadini deve essere la priorità assoluta. Il territorio è molto fragile e occorrono investimenti e rapidi lavori.
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