Tu sei qui: Storia e Storie"Storia di un panico": Forster, Ravello e i capolavori di un viaggiatore
Inserito da (Admin), mercoledì 14 agosto 2024 18:00:46
di Giovanna Amato
Edward Morgan Forster è notoriamente l'autore di Camera con vista e Casa Howard, capolavori della letteratura inglese di inizio ‘900 che hanno per tema la necessità di snellire le rigide convenzioni dei rapporti umani, le relazione tra i sessi e tra gli strati sociali. E di Passaggio in India, sui danni del colonialismo e dell'esterofilia senza criterio. Ma è anche autore di distopie (La macchina si ferma) e racconti fantastici (la raccolta L'omnibus celeste); il racconto che apre quest'ultima, pensato nel 1902 durante un viaggio a Ravello e pubblicato circa dieci anni dopo, ha il titolo di Storia di un panico e prova a mettere in scena l'irruzione dell'irrazionale, incarnato dal dio Pan, in un gruppo umano borghese in vacanza nella cittadina di Ravello.
Il gruppo di cui parla il narratore è alle prese con una scampagnata per castagneti sui colli che sovrastano la cittadina. Chi è stato a Ravello sa come si respiri, da quella loggia panoramica sulla costa sottostante, una sorta di magnifica tossina che attraversa architetture e dominazioni, passa per i Grand Tour e gli ospiti celebri (Wagner, Forster, Gide, Lawrence, Vidal...) fino alla celebre terrazza di Cimbrone, che dai giardini amati dal gruppo di Bloomsbury scaraventa gli occhi fuori da un parapetto a strapiombo sul mare. Il gruppo quindi cammina tra i castagneti - presumibilmente - di Scala, ed è variegato: si va da moglie e figlie del narratore alle signorine Robinson, dal curato Sandbach a Leyland, un antipatico aspirante artista. E infine Eustace, ragazzo pigro e capriccioso, incapace di nuotare e indifferente alla bellezza che lo circonda. È necessario trascinare Eustace alla scampagnata quasi di peso. Ed è lì, tra i filari che si aprono su scorci di mare centinaia di metri più in basso, che durante una piccola sosta inizia la storia di un panico. L'esperienza è descritta in ogni dettaglio con l'aiuto di una scrittura elastica, con una prosa che si contorce e si piega, una sintassi che si adatta; scene dinamiche, statiche, cambiamenti di ritmo, tutto a servizio di una folata di silenzio che annuncia la venuta di un Mistero. È confuso il confine tra animato e inanimato, come si vede nel vento che si muove a zampate. La paura che prende il gruppo è quella delle bestie, e tutti sono messi in fuga. Meno Eustace, che aveva trascorso la scampagnata a disturbare con uno zufolo. Che abbia evocato Pan o sia stato prescelto da lui, Eustace è stato l'unico a ricevere la visitazione comodamente disteso nella radura, ed è lì che viene trovato, allegro e pieno di energie - e circondato da impronte di capra - dai compagni tornati a cercarlo.
Nell'antichità il dio estraneo, maschio e femmina, vecchio e bambino (queste alcune delle caratteristiche di Dioniso, qui sovrapposto al suo tutore Pan), aveva due maniere di dominare con la sua mania chi entrava nella sua sfera di influenza: una frenesia felice o una follia mortale. La mente del ragazzo è spalancata, gioiosa, e solo Emmanuele, l'ignorante ragazzino ravellese, sembra capirlo per aver provato un tempo un'esperienza simile alla sua. Una volta rientrato negli schemi rigidi della vita borghese Eustace soffre, e lo dimostra scappando dalla sua camera d'albergo per sortite di notte in giardino, dalle quali rifiuta categoricamente di tornare cantando Wagner e scappando per i sentieri. Uno di questi, in anni recenti, dedicato allo stesso Forster dal Comune di Ravello.
"Eustace", gridammo tutti, "smettila, caro, smettila e vieni in casa."
Egli scosse la testa e ricominciò daccapo a... parlare, questa volta. Mai mi è capitato di udire discorso più straordinario che, in tutt'altro momento, sarebbe parso ridicolo. Avevamo dinanzi un ragazzo che, sprovvisto di senso estetico e con una padronanza di linguaggio tutta puerile, si buttava ad affrontare temi che hanno scoraggiato i più grandi tra i poeti. Ecco là, dritto nella sua camicia da notte, Eustace Robinson, quattordicenne, che leva il suo saluto, la sua lode e la sua benedizione alle grandi forze e manifestazioni della Natura.
Forster mette in scena qui l'incapacità della società del suo tempo di accogliere lo spirito vitale della natura, intesa come vera umanità. La sordità di chi è troppo legato alle convenzioni e non è disposto a ospitare l'Assurdo. I temi dei suoi più grandi capolavori covavano già in questo racconto, e a fargli da appoggio è il genius loci di Ravello, che Gide definiva la più bizantina del Ducato, estranea e divina alla Costiera tutta come le visitazioni di un dio panico.
(L'articolo integrale con forti modifiche è apparso sulla rivista letteraria Poetarum Silva nel 2016. In foto, la cripta di Villa Cimbrone, fotografia di Giulia Amato.)
Leggi anche:
Da Ravello a Fontana Carosa: sui passi dello scrittore E.M. Forster
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 105035109
Il 25 aprile in Italia si celebra la Festa della Liberazione dal regime fascista e dall'occupazione militare tedesca dell'esercito nazista, avvenuta nel 1945. L'occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo perché nel 1945 coincise...
In una giornata carica di emozione, migliaia di fedeli si sono riuniti in Piazza San Pietro per rendere omaggio a Papa Francesco, il Pontefice venuto "dalla fine del mondo" che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e dell'umanità. Commossa la redazione de Il Vescovado si stringe nel...
ROMA - "Papa Francesco riconobbe l’importanza delle Forze Armate e di Polizia nell’opera di ristabilimento della pace e per la salvaguardia della sicurezza." Con queste parole il presidente dell’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia (ANSI), Gaetano Ruocco, ha commentato la notizia della scomparsa...
In occasione delle festività del Lunedì dell'Angelo (21 aprile), della Festa della Liberazione (25 aprile) e della Festa dei Lavoratori (1 maggio), l'Abbazia Benedettina della SS. Trinità di Cava de' Tirreni offrirà ai visitatori un'opportunità unica per scoprire i tesori custoditi all'interno del millenario...
Un momento di grande emozione ha preceduto il fischio d’inizio di Salernitana-Südtirol allo stadio Arechi. La società granata ha voluto rendere omaggio ad Antonio Candreva, protagonista di un intenso biennio a Salerno e interprete di una carriera prestigiosa che ha lasciato il segno nel calcio italiano....