Tu sei qui: Storia e Storie Quando Mons. Marini dovette scavalcare per visitare il santuario di San Cosma
Inserito da (redazionelda), martedì 13 giugno 2017 14:23:26
C'è una cronaca di Antonio Milano, che descrive in maniera molto colorita la prima visita fatta dal Marini al Santuario dei SS. Cosma e Damiano in quel di Ravello il 18 ottobre 1916. Oggi al Santuario si arriva comodamente lungo una strada asfaltata, ricavata in un angolo tra i più belli della costiera, naturalmente in macchina. Allora, invece, quando la strada non c'era, bisognava inerpicarsi "per un aspro sentiero che mordeva la roccia". Una giovane madre sull'uscio di casa, a ridosso del sentiero, dice la sua meraviglia: "Quando mai Monsignore da queste parti! Ed intanto spinge avanti i suoi bambini, perché gli baciassero la mano: "Presto, che non l'arrivate". Il Rettore del Santuario, don Pantaleone D'Amato, va incontro all'Arcivescovo, che sale appoggiandosi al bastone... sale e suda... Ad un certo punto non si può andare avanti, il sentiero è interrotto. Don Pantaleone, allora, conduce l'Arcivescovo attraverso una vigna e lo induce a scavalcare un muretto con una scala a pioli. Sotto gli occhi la costa ammantata di verde e più giù ancora il mare... ma non si bada all'abisso quando c'è una vetta da raggiungere... Ed ecco il Santuario bianco "tra gli ulivi, accovacciato nel cavo della rupe massiccia a godersi il sorriso del mare e la gioia nel folto verde... Le campane senza campanile, piantate in alto nel cavo della roccia, squillano a festa, ma tutta la terra verde, odorosa di fiori di limoni, è in festa...
Sparsasi la notizia dell'arrivo, la gente spunta qua e là tra le vigne... C'è il vecchio col viso rosso, pieno di sorriso e gli orecchini all'antica, che si curva, scoprendo il capo. Don Pantaleone informa con compiacenza: "Uno dei miei filiani, praticante"... Una mamma gli corre incontro, frettolosa, perché avrà lasciato, per coglierla, i bambini e la casa sossopra, ancora da rassettare: "La benedizione, Eccellenza!" Sull'uscio, spalancato, c'è anche una bimba che sgrana gli occhi colmi di meraviglia. È rimasta a custodire casa e fratellini, mentre il papà è soldato e la mamma è discesa, come tutte le mattine, col carico di legna alla valle, per guadagnare il pane sufficiente, perché il sussidio non basta. Per l'aspro sentiero salgono o scendono altre, anch'esse curve a portare il perenne peso della loro vita e, di sotto al carico, alcune afferrano la mano del loro Arcivescovo per baciarla... e continuano, poi, il loro cammino nel silenzio sacro della montagna.
L'Arcivescovo rimane commosso e durante la Santa Messa nel Santuario dice: "Noi ascendiamo al Santuario dei Martiri per attingere dal ricordo del loro martirio la forza per "questo martirio" che è la vita della valle, ma più la vostra vita, o faticose creature dei monti... io vi ho viste curve e rassegnate sotto i vostri pesi... è per questo martirio che voi vivete in pace, vi fate pure e belle al cospetto di Dio...".
Dal Santuario, in quello stesso giorno, il Marini salì ancora verso Ravello e fu ospite dei PP. Convetuali.
(tratto dalla biografia "Quasi Aquila nell'infinito. Ercolano Marini, l'Uomo, il Pastore, il Teologo" del Sac. Andrea Colavolpe)
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
rank: 108934101
Lo scorso 18 dicembre, nell'oratorio della Chiesa di Santa Maria Assunta a Positano, è stato inaugurato il presepe dipinto di Giacomo Palladino, che racconta il Vangelo della Natività con citazioni da natività e adorazioni del ‘400 e ‘600. Non si tratta di una rappresentazione tradizionale della Natività:...
"A Santa Lucia e a Sant'Aniello né forbice né coltello". Secondo la tradizione che ci tramandano le nonne, oggi e domani, 13 e 14 dicembre, le donne incinte devono tenersi lontane da oggetti taglienti, perché, nel caso in cui dovessero farsi male, il figlio che portano in grembo potrebbe nascere senza...
La data dell'eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano nel 79 d.C. è stata per lungo tempo oggetto di dibattito tra gli studiosi. Plinio il Giovane, testimone diretto del disastro, la colloca nel 24 agosto. Tuttavia, negli ultimi decenni, molti ricercatori hanno suggerito che l'eruzione possa...
Il 12 dicembre segna un triste anniversario per l'Italia: quello della strage di Piazza Fontana a Milano, avvenuta nel 1969, una delle pagine più buie della storia italiana recente. L'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, prende questa occasione per riflettere sulla memoria storica e l'importanza...
Ieri, 9 dicembre, è stata inaugurata l'illuminazione dell'Arco Felice, monumento simbolo dell'antica città di Cuma. L'illuminazione dell'arco, realizzata grazie alla collaborazione tra le amministrazioni di Pozzuoli e Bacoli, vuole valorizzare questo straordinario esempio di ingegneria romana. Con i...