Tu sei qui: Storia e StorieNuovi reperti riemergono a Paestum, D’Angelo: «Uno scavo che promette di cambiare la storia conosciuta» /FOTO
Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 15 aprile 2023 12:37:28
I lavori per riportare alla luce il nuovo tempio greco scoperto nel 2019 lungo le mura ovest di Paestum hanno fatto emergere sorprese archeologiche inedite.
Gli scavi in questione erano partiti nel 2020 per poi essere bloccati a causa della pandemia. Da pochi mesi gli archeologi hanno ripreso i lavori e hanno fatto rinvenire una straordinaria gorgone, una commovente Afrodite, sette stupefacenti teste di toro, un altare con la pietra scanalata per raccogliere i liquidi dei sacrifici e centinaia di ex voto tra cui spiccano le immagini di un eros a cavallo di un delfino che la fantasia potrebbe rimandare al mitico Poseidon, il dio che ha dato il nome alla città.
Uno scavo, dice all'Ansa la direttrice del parco archeologico Tiziana D'Angelo, che promette di "cambiare la storia conosciuta dell'antica Poseidonia".
«Quello che oggi ci troviamo davanti è il momento in cui il santuario, per motivi ancora tutti da chiarire, viene abbandonato, tra la fine del II e l'inizio del I sec. a C», spiega la direttrice del parco di Paestum.
«L'analisi delle decorazioni fittili ha permesso di datarne la fondazione nel primo quarto del V secolo a C., quando nella colonia greca erano già stati costruiti alcuni dei più importanti edifici monumentali arrivati fino a noi, il tempio di Hera, edificato tra il 560 e il 520 a.C., e quello di Atena, che si fa risalire al 500 a.C», aggiunge. Mentre «il tempio di Nettuno venne completato invece un po' più tardi, nel 460 a.C., dopo una lunga gestazione».
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