Ultimo aggiornamento 8 ore fa SS. Demetrio e Onorato

Date rapide

Oggi: 22 dicembre

Ieri: 21 dicembre

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Il Vescovado Costiera Amalfitana

Il portale online della Costa d'Amalfi

Il Vescovado - Il portale online della Costa d'Amalfi Il portale online della Costa d'Amalfi

La Pasticceria Gambardella augura a tutti i lettori de il Vescovado buon Natale e ricorda che i suoi panettoni artigianali sono acquistabili direttamente sul sito www.gambardella.itIl Caseificio La Tramontina augura a tutti i lettori de Il Vescovado Buon NataleConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaSupermarket e Supermercati Netto, la convenienza a portata di clickSal De Riso annuncia l'apertura delle prenotazioni del suo panettone artigianale, le consegne inizieranno dal 15 novembre. Gli ordini saranno evasi in ordine cronologioMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiGusta la favola natalizia firmata dalla Pasticceria Pansa: scarta la magia di un natale al cioccolatoHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad AmalfiHotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury Hotel

Tu sei qui: Storia e StorieLa festa di Amalfi

La Pasticceria Pansa di Amalfi augura a tutti i nostri lettori un felice Natale e vi invita a gustare la loro favola natalizia scartando la magia di un Natale al cioccolatoI Buoni Regali di NataleFrai Form Ravello del dottor Franco Lanzieri. Centro medico estetico, epilazione laser, efficace e indoloreVilla Romana Hotel & SPA Minori Amalfi Coast ItalyCasa Angelina, Ospitalità di lusso e Boutique Hotel in Costiera AmalfitanaPietra di Luna Hotel a Maiori in Costiera AmalfitanaEdil Bove Marrazzo, lavori pubblici, edilizia privata, interventi tecnici, Ristrutturazioni, Consolidamenti, Costiera Amalfitana, TramontiPalazzo don Salvatore Amalfi, Costiera Amalfitana, Dimore storiche, Exclusive AccommodationCardine SRL, lavori in quota, protezione, prevenzione, pannelli in fune d'acciaio, lavori di edilizia, interventi urgenti post frana, perforazione pareti rocciose, messa in sicurezza costone rocciosoRistorante Masaniello a Maiori, Cucina Tipica e raffinata in Corso ReginnaPositano Destination, Your private taxi on the Amalfi Coast, Excursions, ToursAmalfi Boats Costiera Amalfitana, Charter, Noleggio imbarcazioni, Luxury Boats, Positano, Li Galli, Capri, EscursioniAmalfi Charter, prenota la tua escursione via mare in Costiera AmalfitanaAmalfi Coast Private Car, Tour, Transfer ed escursioni in Costiera AmalfitanaIl Limone IGP Costa d'AmalfiPorti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il porto

Casa Angelina a Praiano augura a tutti i lettori de Il Vescovado buone feste. La bellezza del Natale inizia dalle persone: unisciti al team di Casa Angelina candidandoti oggi stesso

Storia e Storie

La festa di Amalfi

Inserito da (redazionelda), lunedì 20 giugno 2016 19:31:41

di Giuseppe Gargano*

I rintocchi regolari dell'orologio della cattedrale e il melodioso suono della banda nel rigore del suo ordine serioso annunciano che è festa, è festa ad Amalfi.

Il cielo è troncato come un emblema araldico da una linea non netta ma frastagliata ed evanescente, che segna due climi opposti: a settentrione della demarcazione grigio plumbeo e nebbioso, anticipatore di possibile prossima pioggia; a meridione un velato celeste, auspicio di un'ottimistica affermazione del buon tempo.

Si prega nelle bianche case di Amalfi, al di sotto di crociere archiacute, nei vicoli ombrosi e freschi, nelle chiese ove s'appresta la messa domenicale: si scongiura il tempo cattivo, s'implora l'Apostolo Andrea per la vittoria di Amalfi.

E' aria di regata nel clima incerto della stagione; è aria di storia nella visione cromatica e trasparente degli spiriti del passato, dolci nella memoria di un immaginario collettivo sempre pronto a rivivere gesta e imprese.

E' mezzogiorno, l'ora in cui tra piazze, campi, strettole della città si diffonde il fragrante profumo del cibo della tradizione, fortemente segnato dai pesci del mare piscosum, immersi in antiche salse di limone, di olio, di prezzemolo o affogati nel mare rosso del pomodoro postcolombiano.

Nel cassero di prora della nave scuola "Francesco Cini" della Finanza, antico corpo di lontana origine sabauda, intanto si scambiano doni. La voce del comandante ripercorre le missioni nei mari umanitarie e di custodia della patria. Una voce racconta le origini religiose e marinare della croce ottagona, l'istituzione del beato Gerardo Sasso di Scala, le gloriose imprese delle galee gerosolimitane e giovannite, poi di Rodi e quindi di Malta, a difesa della cristianità nel nome della tuitio fidei e dell'obsequium pauperum.

E giunge alfine l'ora meridiana: dalla torre di S. Francesco si odono rulli di tamburi e squilli di trombe, mentre appaiono acrobatici gli sbandieratori della città della Cava nel ricordo del coraggio di cavesi e tramontani che il 7 luglio 1460 condussero in salvo re Ferrante d'Aragona dopo la disfatta del Sarno. Nella rievocazione di Cava e di Tramonti ogni anno si rinnovano la riscossa aragonese, il privilegio offerto agli abitanti tramontani, l'affermazione dei condottieri Antonio Todeschini Piccolomini e Giorgio Castriota Eskanderbegh, il primo pronto a ricevere in feudo il ducato di Amalfi quale dote di sua moglie Maria d'Aragona, mentre il nipote omonimo del secondo si sarebbe trasferito nella città marinara allo scorrere di quel secolo.

Appare sulla strada a picco sul mare il gonfalone della Serenissima con l'iscrizione evangelica Pax tibe, Marce, Evangelista meus, dono del pontefice Alessandro III nel 1171 per la mediazione svolta da Venezia a seguito del conflitto tra l'imperatore Federico Barbarossa e i Comuni: è l'inizio dei cortei delle quattro repubbliche del mare. Seguono i senatori componenti il consiglio dei dieci di un'oligarchia millenaria. Il doge sotto l'umbrella con il corno del suo potere e con il suo sorriso da vecchio sornione anticipa episodi politici destinati ad essere vergati nel grande libro della Storia. Si respira aria di Quattrocento marciano e mediterraneo, l'apogeo di Venezia, suggerita dagli ambasciatori orientali. Caterina Cornaro, sostenuta sulla portantina dai mori, è pronta, suo malgrado, prima di ritirarsi negli ozi umanistici di Asolo, a consegnare l'isola di Cipro al doge, pedina di un gioco politico che l'illuse come austera regina. Il capitano da mar, ammiraglio della flotta che difese eroicamente Famagosta e che vinse a Lepanto, riecheggia il nome glorioso di Francesco Morosini.

Le squillanti trombe dal ritmo toscano annunciano l'arrivo del corteo di Pisa. La croce pomettata in campo rosso prova i rapporti con Bisanzio degli inizi del XII secolo, quando, mercè gli amalfitani, sul Corno d'Oro i pisani ebbero la loro colonia. Il sergente coi suoi fanti, al secolo Stefano Gianfaldoni, che da bambino pescava dal molo di Amalfi, fa rivivere l'assalto orgogliosamente respinto a Ravello e a Scala nel 1135. Si ripercorrono poi come in un film le fasi salienti del comune marinaro di Pisa: consoli e priori, podestà (per decenni interpretato dallo studioso Paolo Gianfaldoni), capitano del popolo. I marinai, guidati dal patrono e dai comiti, riportano la lancetta del tempo alle galee vittoriose della I Crociata, che consentirono all'arcivescovo Dagoberto di diventare patriarca di Gerusalemme. Kinzica, l'eroina del popolo, trionfa sul suo cavallo nella memoria del salvataggio di Pisa dall'improvviso attacco degli arabi di Spagna, spronando la sua flotta alla liberazione della Sardegna.

La rossa croce di S. Giorgio e la figura del megalomartire che infilza il drago indicano l'arrivo del corteo di Genova. I neri leoni dell'Embriaco sembrano ruggire all'avanzare sicuro di colui che per primo entrò a Gerusalemme dalla porta di Sion il 15 luglio del 1099: il Testadimaglio è fiero di mostrare la reliquia importata per la Superba, il Sacro Catino ove il Maestro e i Discepoli consumarono l'Ultima Cena. E Caffaro è pronto a scrivere le imprese del suo condottiero, santo come il guerriero che protegge Genova.

Il suono familiare delle clarine e il ritmo cadenzato dei timpani della galea ammiraglia sono gli araldi della Donna bella, vestita riccamente di bruccato, la ninfa Amalfi, leggiadra sirena che vinse l'amore di Ercole. I grandi magistrati degli anni intorno al Mille, il magnificentissimu dux Mansone I (da molti lustri interpretato da Alfredo D'Amato), referente privilegiato di Bisanzio in Occidente, suo figlio il duca Giovanni I, consoli, giudici sono la testimonianza parlante con le loro preziose fogge della città "opulenta e popolosa", "la più prospera di Longobardìa". Il corteo nel corteo, questa è Amalfi nella regata.

E' festa ad Amalfi, oggi come ieri: il giovane Sergio III, figlio di Giovanni I e nipote di Mansone I, sposa Maria, figlia di Pandolfo II principe di Capua e di Benevento. E' la domenica 26 aprile 1002: il giorno seguente il diciannovenne rampollo ducale sarà incoronato, nella cappella palatina del S. Salvatore de Birecto di Atrani, Dei providentia dux, assicurando la successione alla sua dinastia.

Il cielo si fa più plumbeo; nell'aria l'armata grigia travolge l'azzurra. Una pioggia fitta ammazza il mare e placa le onde. Si parte dal Capo Vettica, si studia il percorso a tavolino. L'aquila imperiale pisana prende subito il largo, annaspa sotto costa il leone di S. Marco, cercano a fatica di resistere il drago di S. Giorgio e l'alato cavallo di Amalfi. Ai 1000 metri il rosso pisano domina la competizione, ma l'agone cresce silente sull'azzurro galeone amalfitano. Ai 1500 metri dalla partenza il distacco si accorcia in modo esponenziale: dalla costa e dalle barche appostate nelle acque un coro di voci amiche incoraggia i ragazzi di Noio. La tattica di Franco dell'attacco progressivo sta dando i suoi frutti come quattro anni or sono. Alla punta del molo foraneo la partita è tra Pisa e Amalfi: il becco dell'aquila rapace è in linea con lo zoccolo del cavallo della magna grecità. Torna il triste ricordo del 1968, quando Amalfi in testa in acqua 4 perse la gara, poiché il timoniere aprì il timone verso il largo. "Ora tocca al timoniere", qualcuno afferma ai microfoni della RAI. Lo spettro del passato è, comunque, dileguato; il piccolo uomo di Castellammare sa il fatto suo: governa leggermente il timone verso l'interno e l'armo azzurro, spinto da frenetiche palate di giovani gagliardi e dalla fronte immensa, taglia da solo il traguardo. Colui che fu "il ragazzo al banco sei" nel 1997 ora è il vegliardo senza tempo alla lacca 2: a lui in particolar modo è dedicata la vittoria, mentre a Pierino Florio il libellus commemorativo della LXI Regata.

Altri giovani liceali e del corso turistico, tra cui speranze e promesse dei gozzi, s'impegnano con seria applicazione agli infopoints, guidati dai loro insegnanti, per informare gli ospiti sulla Regata e fornire notizie sulla storia di Amalfi, ponendo in essere un progetto fortemente voluto dalla loro preside Solange Hutter.

Pianti di gioia, sorrisi, abbracci, grida di giubilo commuovono l'aria e fanno dileguare la pioggia.

Qualcuno proclama alla nazione, all'Europa e al Mediterraneo la grandezza delle città del mare, che illuminarono il Medioevo con una luce di civiltà e di progresso, auspicando una seria valorizzazione della cultura dalle Alpi a Pantelleria, per offrire alla gioventù italiana un futuro di riscatto e di rivoluzione ideologica improntata sulla tradizione delle conquiste sociali, politiche ed economiche che segnarono l'apogeo delle repubbliche marinare d'Italia.

Fuochi e colori s'intrecciano nel mare amalfitano: la festa di Amalfi continua!

*direttore scientifico della Regata Storica

 

 

Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.

Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!

Scegli il tuo contributo con

Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!

Per dispositivi
Apple
Per dispositivi
Android

Galleria Fotografica

rank: 100850107

Storia e Storie

Positano, inaugurato il presepe di Giacomo Palladino: un viaggio tra Vangelo e storia dell’arte

Lo scorso 18 dicembre, nell'oratorio della Chiesa di Santa Maria Assunta a Positano, è stato inaugurato il presepe dipinto di Giacomo Palladino, che racconta il Vangelo della Natività con citazioni da natività e adorazioni del ‘400 e ‘600. Non si tratta di una rappresentazione tradizionale della Natività:...

“A Santa Lucia e a Sant’Aniello né forbice né coltello”: così le nonne mettono in guardia le donne incinte

"A Santa Lucia e a Sant'Aniello né forbice né coltello". Secondo la tradizione che ci tramandano le nonne, oggi e domani, 13 e 14 dicembre, le donne incinte devono tenersi lontane da oggetti taglienti, perché, nel caso in cui dovessero farsi male, il figlio che portano in grembo potrebbe nascere senza...

L’ultimo giorno di Pompei, nuovo studio: «Non si può escludere la data del 24 agosto 79 d.C. tramandata da Plinio»

La data dell'eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano nel 79 d.C. è stata per lungo tempo oggetto di dibattito tra gli studiosi. Plinio il Giovane, testimone diretto del disastro, la colloca nel 24 agosto. Tuttavia, negli ultimi decenni, molti ricercatori hanno suggerito che l'eruzione possa...

55 anni fa la strage di Piazza Fontana. ANPI: «Ricordare per combattere l'indifferenza e il revisionismo storico»

Il 12 dicembre segna un triste anniversario per l'Italia: quello della strage di Piazza Fontana a Milano, avvenuta nel 1969, una delle pagine più buie della storia italiana recente. L'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, prende questa occasione per riflettere sulla memoria storica e l'importanza...

L’Arco Felice illuminato: un tributo all’antica Cuma

Ieri, 9 dicembre, è stata inaugurata l'illuminazione dell'Arco Felice, monumento simbolo dell'antica città di Cuma. L'illuminazione dell'arco, realizzata grazie alla collaborazione tra le amministrazioni di Pozzuoli e Bacoli, vuole valorizzare questo straordinario esempio di ingegneria romana. Con i...