Tu sei qui: PoliticaAzienda Consortile, Atrani chiede trasparenza: «Servono riflessione e condivisione per il futuro dei servizi sociali»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 27 gennaio 2025 16:11:51
Non ha portato ai risultati auspicati dal Comune di Atrani la riunione dello scorso 20 gennaio, convocata per discutere le modifiche statutarie dell'Azienda Consortile per i Servizi Socio-Sanitari Cava-Costa d'Amalfi. Nonostante le criticità evidenziate sia dal Comune di Atrani che dal Presidente del CdA, dott. Napoleone Cioffi, la maggioranza dei sindaci ha respinto la proposta di rinvio del punto all'ordine del giorno, così come la creazione di due gruppi di lavoro per una revisione approfondita dello statuto e per agevolare la fase di transizione.
Il Sindaco Michele Siravo aveva sottolineato la necessità di un approccio più ponderato, proponendo un gruppo di lavoro affiancato da esperti in materia amministrativa per chiarire se l'Azienda Consortile debba adottare una contabilità pubblica o privatistica, e un secondo gruppo dedicato alla transizione dei servizi. "Non è accettabile che decisioni di tale importanza siano prese senza garantire a tutti i comuni partecipanti un quadro chiaro e trasparente della situazione", ha dichiarato Siravo, evidenziando come il mancato accoglimento delle proposte abbia generato "una sfiducia indiretta nei confronti del Presidente del CdA stesso".
Il Primo cittadino di Atrani ha criticato anche la gestione della votazione da parte del Presidente dell'Assemblea, il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, che avrebbe rifiutato il rinvio in nome di una presunta urgenza di approvazione. Inoltre, Vuilleumier deteneva ben sei deleghe di comuni partecipanti, concentrando un numero rilevante di voti su una sola persona. "Una situazione, pur formalmente legittima, che solleva interrogativi sulla reale rappresentatività e sulla trasparenza del processo decisionale", ha osservato il sindaco di Atrani.
Altrettanto grave, secondo Atrani, è la mancata condivisione di documenti fondamentali come i verbali delle riunioni precedenti e la nota del revisore dei conti citata nella relazione del Presidente del CdA. "La trasparenza è imprescindibile per garantire un confronto aperto e responsabile", ha ribadito Siravo.
Il dibattito si è poi concentrato sulle implicazioni politiche del nuovo statuto. "Se qualche consiglio comunale legittimamente non dovesse approvare il nuovo statuto, secondo alcuni l'Azienda potrebbe non partire, e questo consentirebbe di far ricadere la responsabilità politica su quei comuni", ha dichiarato Siravo, sottolineando il rischio che "l'interesse principale per alcuni sia di chiara matrice politica, ovvero la nomina del direttore generale", mentre questioni cruciali come la gestione dei residui finanziari e dei servizi vengano trascurate.
Il sindaco ha espresso preoccupazione per le possibili conseguenze di tale fretta decisionale: "Temiamo che ciò possa portare a una situazione di stallo simile a quella vissuta negli anni passati con il piano di zona, con un conseguente blocco dei servizi sociali. Il buon senso dovrebbe prevalere su logiche di fretta e pressione politica".
Atrani ha ribadito la propria disponibilità alla collaborazione con tutti i comuni coinvolti, auspicando un cambiamento di approccio. "Non possiamo permettere che decisioni così cruciali siano prese senza una base condivisa e trasparente. Il nostro obiettivo è garantire un'Azienda Consortile solida ed efficiente, capace di rispondere alle esigenze di tutte le comunità".
"Non si tratta di semplici polemiche", ha concluso Siravo, "ma di tutelare il futuro dei servizi sociali per i nostri cittadini, attraverso un approccio trasparente, responsabile e realmente condiviso".
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