Tu sei qui: NecrologiRavello: dolore per la morte prematura di Antonio Ansanelli, autentico testimone di fede
Inserito da (redazionelda), martedì 5 novembre 2019 12:30:24
Stamani Ravello si è svegliata con i freddi ritocchi della campana della Chiesa madre ad annunciare una nuova dipartita. Dalle 8, in una piazza Vescovado grigia e desolata, fino alla scorsa settimana ancora attuta da frotte di turisti, si è sparsa la voce della morte di Antonio Ansanelli. Un'altra prematura dipartita, a causa di quel male terribile che ha strappato alla vita anche Antonio a soli 54 anni compiuti il 12 ottobre scorso.
E' spirato intorno alle 6 e 30 all'Ospedale di Ponte San Pietro di Bergamo dov'era stato trasferito nell'ultimo tempo a causa del peggiorare delle sue condizioni. Lascia la moglie Luisa con i figli Andrea, Daniele, Luca e Ada.
La notizia ha coperto tutto il paese di un velo di tristezza (come se non se ne respirasse già abbastanza da domenica). Malgrado vivesse stabilmente a Portici da anni, oramai, Antonio, come gli altri fratelli Maria Rosaria, Enrica, Vincenzo, Pia, Valeria, Cecilia e Lucia, ha sempre mantenuto vivo il suo legame con Ravello, dov'è rimasto fino al termine degli studi. Laureato in Agraria, lavorava per la Regione Campania in sede centrale, ha dedicato buona parte della sua vita al servizio di Dio e della Chiesa. Tre anni fa è stato consacrato Diacono nel Duomo di Napoli dal cardinale Crescenzio Sepe.
«Con Antonio Ansanelli, spentosi all'alba di questa mattina presso all'Ospedale di Ponte San Pietro, scompare una parte di quella Ravello dell'infanzia e dell'adolescenza che ci ha visto compagni di giochi e di liceo in quel di Amalfi - scrive il professor Roberto Palumbo sul suo profilo facebook -. Grazie per la testimonianza di Fede che hai dato come sposo e padre e soprattutto come Diacono della Chiesa di Napoli che hai servito con amore e passione. Grazie ancora per l'amore alla vita che hai continuato a dimostrare anche quando, da persona intelligente, avevi compreso che stava per concludersi. Ti accolgano gli angeli, i santi Martiri Pantaleone, Gennaro e Ciro che hai con devozione venerato. Ti portino davanti al Signore, sotto lo sguardo materno della Beata Vergine Maria. Prega per la Chiesa, per la quale hai anche sofferto, da quella Gerusalemme celeste dove ora contempli il Signore della vita che ha vinto la morte. Riposa in pace, mio caro amico».
Da Portici Don Angelo Ragosta ricorda così Antonio:
«Il suo animo è saldo; †
tu gli assicurerai la pace, *
pace perché in te ha fiducia.
Confidate nel Signore sempre, *
perché il Signore è una roccia eterna;
il sentiero del giusto è diritto, *
il cammino del giusto tu rendi piano.
Cantico Isaia 26.
Questo cantico stamattina mi parlava di te.
Buona risurrezione amico mio,
Antonio Ansanelli».
La salma giungerà da Bergamo domani pomeriggio (mercoledì 6) nella chiesa dell'immacolata dei ferrovieri di Portici.
Il funerale venerdì 8 novembre alle 10 nella chiesa della Madonna della Salute.
Intanto anche la redazione del Vescovado si unisce al dolore della famiglia Ansanelli esprimendo i sentimenti del più accorato cordoglio.
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