Tu sei qui: NecrologiAmalfi piange la scomparsa del cittadino onorario e professore Giuseppe Fiengo
Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 7 marzo 2023 14:31:11
È venuto a mancare nella giornata di ieri il prof. Giuseppe Fiengo, cittadino onorario di Amalfi, docente emerito di Storia e Tecnica del Restauro Architettonico presso l'Università di Napoli.
Ha inserito, sin dagli anni '70 le strutture architettoniche e del paesaggio antropico della Costa d'Amalfi, territorio d'investigazione per le sue ricerche, nel suo copioso carnet scientifico.
La scuola di studio e di ricerca che egli ha istituito presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Napoli, prima nella "Federico II" e poi in quella di Aversa nel secondo ateneo napoletano, ha impegnato numerosi giovani laureati, che hanno potuto conseguire, sotto la sua saggia e qualificata guida, una preparazione professionale di altissimo livello.
La sua bibliografia copre un lungo arco temporale, che va dal lontano 1964 ad oggi.
Un primo saggio relativo alla Costiera Amalfitana risale al 1976 e riguarda La catalogazione dei beni culturali e l'esperienza di Ravello, in "Antiqua" (pp. 41-46).
Per la collana editoriale "Quaderni" del Centro di Cultura e Storia Amalfitana ha pubblicato Il duomo di Amalfi. Restauro ottocentesco della facciata, 7 (1991). Sull'argomento ha, inoltre, pubblicato: La divinazione della facciata medioevale del duomo di Amalfi (1994); La facciata ottocentesca del Duomo di Amalfi nel confronto tra Lorenzo Casalbore, Federico Tragliavini ed Errico Alvino (1994), pp. 90-102; Il Chiostro del Paradiso in Amalfi (1996), pp. 105-123; Lettura storico-critica della basilica del Crocifisso nel duomo di Amalfi (2000).
Fiengo ha realizzato, con un'équipe di validi collaboratori, un voluminoso testo relativo alla catalogazione delle case a volta dei villaggi di Amalfi, un'autentica pietra miliare per chiunque si accinga a studiare il paesaggio architettonico della Costa in una lettura diacronica, sincronica e geomorfologica: Case a volta della Costa di Amalfi, curata insieme a Gianni Abbate e Maria Russo e edita dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana nel 2001. Tale opera ha soprattutto il prestigioso valore di modello indelebile da tener presente per la conservazione, il restauro, il recupero, lasalvaguardia, la riqualificazione, in chiave culturale, dell'edilizia civile amalfitana.
Nel 2020, insieme con Luigi Guerriero, ha pubblicato, con il Centro, un aggiornamento del primo ponderoso volume dal titolo Individui nella storia. Le case a volte estradossate della Costa di Amalfi, arricchendolo con un ampio apparato iconografico che testimoniava quanto intanto era avvenuto con il passare degli anni.
Essa è stata consolidata anche da altre pubblicazioni di Fiengo sull'argomento: L'architettura a volta della Costa di Amalfi, in La rosa e il magnete. La marineria amalfitana e la sua storia, (2001); La casa medievale della costa di Amalfi e le sue stratificazioni moderne (2002); Conservazione e valorizzazione delle case a volta della Costa di Amalfi (2005); Ruderi medievali della Costiera Amalfitana. Diffusione e caratterizzazione del paesaggio, con Antonietta Manco (2014).
Giuseppe Fiengo ha promosso, inoltre, l'analisi acribica e puntuale, in una lettura non solo di storia architettonica, ma pure di storia religiosa, degli insediamenti monastici e conventuali dell'archidiocesi di Amalfi, offrendo, in tal modo, lo spunto agli enti competenti per la valorizzazione di antiche strutture di archeologia esterna nel quadro della conoscenza della civiltà medievale amalfitana.
A tal proposito si segnalano, tra le tante, le seguenti pubblicazioni nella "Rassegna del Centro di Cultura e Storia Amalfitana": La Torre di Pogerola e la scoperta della chiesa di S. Sebastiano (1993); Il sito di Cospidi in Agerola e i ruderi del convento di San Francesco (1994); Il monastero dei Santi Benedetto e Scolastica in Tavernata presso Amalfi: localizzazione e analisi dei ruderi (1995); L'insediamento rupestre di S. Barbara in Agerola (2001); e in "Apollo" (22, 2006) Lettura storico-critica delle chiese di San Giacomo Apostolo e di San Michele Arcangelo in Furore.
Egli ha partecipato, sempre in collaborazione con il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, all'organizzazione di convegni a carattere internazionale e a mostre di alti contenuti scientifici e ha prodotto varie relazioni per gli atti dei convegni fra cui: Il contributo di Matteo Camera alla salvaguardia ed al restauro dei monumenti della Costa di Amalfi (1995); La conservazione del patrimonio architettonico e paesistico di Scala (1996); L'architettura ecclesiastica in età baroca: trasformazione dell'esistente e nuovi apporti ( 2003); Le metamorfosi moderne della Collegiata di S. Maria Maddalena di Atrani (2003); La veduta tardoseicentesca di Amalfi di Francesco Cassiano De Silva (2003); Metamorfosi ambientale e recupero dell'architettura medievale (2005); La strada costiera e la metamorfosi del litorale di Atrani (2005).
A proposito della strada Amalfi-Salerno, l'autore ha scritto inoltre Il ponte di Atrani e la metamorfosi ottocentesca del litorale urbano, (2004). Con il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, il prof. Fiengo ha organizzato la mostra Luci ed ombre della Costa di Amalfi. I Beni Culturali ieri e oggi, di cui fa tuttora testo il catalogo del 2000.
Ha promosso e favorito la realizzazione di tesi di laurea su argomenti inediti ed originali inerenti al territorio amalfitano. E' stato sempre in stretta relazione con la direzione scientifica del Centro, condividendo con gli studiosi locali l'appassionata "semenza" volta alla riscoperta del passato. I suoi studi, condotti in associazione ad un'armonica squadra di giovani collaboratori, sono un bene prezioso nell'ottica della difesa e della salvaguardia, nonchè del recupero intelligente, del paesaggio culturale della Costa d'Amalfi.
Con le sue ricerche il Prof. Giuseppe Fiengo ha acquisito meriti straordinari nel campo degli studi storici amalfitani ai quali ha aperto inesplorate prospettive di cui si vedono i frutti: basta prendere cognizione della bibliografia storico-artistica amalfitana dei tre ultimi decenni.
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