Tu sei qui: Eventi e SpettacoliRavello Concert Society, gli appuntamenti del 3 e 5 giugno all'Annunziata
Inserito da (redazionelda), lunedì 3 giugno 2019 10:26:51
Stasera (lunedì 3 giugno) al Complesso monumentale dell'Annunziata di Ravello, di scena l'Hadimova String Quartet con la pianista Lidia Ciocchetti per il secondo appuntamento con la serie "Mozart the Poche", ovvero la versione "tascabile" (con il quartetto d'archi a sostituire l'orchestra nell'accompagnamento del pianoforte) - del concerto per pianoforte e orchestra in la maggiore K. 488 di Wolfgang Amadeus Mozart.
Tra il 1773 e il 1791 Mozart compose ben ventiquattro Concerti per pianoforte e orchestra, buon numero dei quali sono costantemente presenti nelle programmazioni musicali. Fra questi alcuni spiccano però in modo particolare e godono di un favore straordinariamente esteso: è il caso del Concerto in la maggiore K. 488, che contende a quello in re minore K. 466, prediletto da Beethoven, il primato del Concerto di Mozart più universalmente noto ed eseguito.
Il concerto sarà preceduto dall'esecuzione di due pregevoli composizioni per quartetto d'archi del genio saliburghese: il Quartetto KV 157 - che quanto a valore musicale e tecnica di scrittura, è forse il più equilibrato e omogeneo del ciclo prodotto da Mozart - e la Serenata n. 13 "Eine kleine Nachtmusik" - (Una piccola musica notturna, o serenata notturna) in Sol maggiore K 525 composta nell'estate del 1787, presumibilmente in una breve interruzione del lavoro principale di quell'anno, la stesura dell'opera Don Giovanni. Per la leggerezza della melodia essa sembra richiamarsi alle deliziose composizioni giovanili salisburghesi ed è stata scritta molto probabilmente in occasione di una ricorrenza festiva, destinata ad una esecuzione da tenersi in un elegante cortile o in giardino di un palazzo principesco, secondo le abitudini della società feudale e mecenatistica del tempo.
Il concerto è dedicato alla raccolta fondi per il Kiwanis. Una organizzazione di beneficenza fondata il 21 gennaio, 1915, a Detroit. Da allora, il Kiwanis si è diffuso in tutto il mondo. Ogni anno, i club sponsorizzano circa 150mila progetti al servizio dei giovani e attuano una raccolta di più di 107 milioni di dollari. Come progetto globale, in coordinamento con l'UNICEF, i membri del club hanno contribuito per più di 80 milioni di dollari al programma per l'eliminazione a livello mondiale della carenza di iodio e dei disturbi IDD, la principale causa prevenibile di ritardo mentale. I soci del Kiwanis hanno cercato di dare riparo ai senzatetto, nutrire gli affamati, sostenere le persone svantaggiate, e curare i malati. Hanno costruito campi da gioco e hanno raccolto fondi per la ricerca pediatrica. Sul sito della Kiwanis (www.kiwanis.org) tutte le attività dell'organizzazione.
Mercoledì 5 giugno il cartellone della Ravello Concert Society propone il recital di Maddalena Giacopuzzi con un programma articolato e suggestivo. Si comincia con la toccata in Do minore di Johan Sebastian Bach. Dopo il preludio e l'adagio, la parte principale è svolta dalla fuga finale a tre voci con una doppia esposizione, ognuna delle quali si conclude con una improvvisazione in pura chiave virtuosistica. A seguire i due notturni op. 62 di Fryderick Chopin, che appartengono all'ultima produzione chopiniana e furono composti nel 1846. Stilisticamente si ricollegano alla Polacca-Fantasia op. 61 e riflettono quella delicatezza e intimità di sentimento tipici del lirismo nobile e puro del compositore.
Il secondo tempo del recital è invece dedicato alla musica francese di fine '800. Di Claude Debussy la Gacopuzzi eseguirà prima i Deux Arabesques, composizioni giovanili del 1888 che risentono degli studi bachiani da parte dell'autore. Sarà poi la volta della suite "Pour le Piano", pubblicata nel 1901, che appare come un'opera di transizione nel linguaggio pianistico di Debussy: da una parte le influenze dei clavicembalisti francesi (evidenti soprattutto nel Prélude e nella Toccata), e l'influsso del pianismo di Satie (Sarabande), dall'altra la ricerca di uno stile originale.
La conclusione del concerto è affidata all'opera Le Tombeau de Couperin di Maurice Ravel, di cui la pianista veronese eseguirà i tre ultimi movimenti. Ravel è stato uno studioso appassionato della letteratura musicale francese del Sei-Settecento e in più di un'occasione ebbe modo di esprimere la sua ammirazione per l'arte clavicembalistica di Francois Couperin "le Grand" (1668-1733). Per questa ragione nel 1914 egli pensò di scrivere un pezzo per pianoforte intitolato Le Tombeau de Couperin per rendergli omaggio. Lo stesso titolo del resto è esplicativo, in quanto "tombeau" in francese sta a significare una specie di elegia funebre in onore di un personaggio importante nel campo delel arti.
Maddalena Giacopuzzi ha cominciato lo studio del pianoforte all'età di cinque anni, fino a diplomarsi al Conservatorio di Verona nella classe di Adriano Ambrosini con il massimo dei voti, la lode e la menzione d'onore. Ha poi completato gli studi presso il Conservatorio di Bolzano nella classe di Cristiano Burato e si è perfezionata all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida di Benedetto Lupo e l'Accademia "Incontri col Maestro" di Imola con Leonid Margarius. E' stata vincitrice, tra gli altri, del 53° Concorso Internazionale "A. Speranza" di Taranto e del 6° Concorso Internazionale di Massarosa. E' stata tra i finalisti del Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni nel 2013, e nel 2014 ha vinto il secondo premio (primo non assegnato), nel Premio Pianistico Europeo "Riviera di Rimini" a Riccione, il terzo premio al concorso "Luciano Luciani" a Cosenza e secondo premio al Concorso Internazionale "Nuova Coppa Pianisti" di Osimo. Nel 2016 è stata selezionata tra oltre 300 pianisti per partecipare al prestigioso Cleveland International Piano Competition.
Il calendario completo della 34esima stagione concertistica, curata dal musicologo amalfitano Antonio Porpora Anastasio è scaricabile da www.ravelloarts.org/Brochureweb.pdf
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