Tu sei qui: Eventi e SpettacoliMusica da Camera, con settembre riprende il programma della Ravello Concert Society
Inserito da (redazionelda), venerdì 31 agosto 2018 10:18:18
Dopo la breve pausa di agosto con il mese di settembre torna la grande musica da camera al Complesso Monumentale dell'Annunziata a cura della Ravello Concert Society affidata alla direzione artistica del musicologo amalfitano Antonio Porpora Anastasio.
Sabato 1° settembre il recital del pianista il cui programma propone la Sonata op. 31 n. 3 di Beethoven e, di F. Liszt, la leggenda "St François de Paule marchant sur les flots" e la "Parafrasi su Rigoletto".
L'op. 31 raggruppa tre Sonate composte da Beethoven nel 1802-1803. Esse si collocano in un periodo difficile e anche drammatico della vita del compositore, che il 6 ottobre 1802 aveva steso il famoso testamento di Heiligenstadt, in cui viene espressa l'angoscia e la disperazione del musicista, ormai colpito gravemente dalla sordità e sul punto di farla finita con una esistenza tribolata e piena di incomprensioni.
Delle tre Sonate del gruppo, la terza, in mi bemolle, è la più serena e poeticamente distesa, tanto da far dire ad alcuni critici di meritare anche'essa, come la Sonata op. 28, il titolo di «pastorale». In realtà, alcuni elementi tematici li ritroviamo accennati nel Lied Der Wachtelschlag (Il Canto della quaglia) composto nel 1799 e pubblicato ugualmente nel 1804.
St François de Paule marchant sur les flots (Légendes, S.175/II) apre la parte del concerto dedicata a Liszt. Alla base della composizione vi è una doppia suggestione legata alla leggenda di San Francesco da Paola che cammina sulle acque. Liszt infatti descrive prima minuziosamente un quadro del pittore Edward Steinle, raffigurante questo miracolo e poi riporta un brano di Giuseppe Miscimarra, biografo del santo: Francesco, dovendo attraversare lo stretto di Messina per recarsi in Sicilia ma non avendo con sé denaro, era stato schernito dal rozzo barcaiolo che si era rifiutato di traghettare lui e i suoi due compagni. Dopo essersi raccolto un momento in preghiera, il frate tornò tutto allegro dai confratelli e li invitò a salire sul suo mantello, distendendolo sulle acque e sollevandone un lembo come se fosse una piccola vela; arrivati sani e salvi in Sicilia i tre frati furono caldamente festeggiati. Da un punto di vista strettamente musicale il brano è impostato sullo sviluppo, o meglio si direbbe «dilatazione», del tema principale, esposto nei bassi all'esordio della composizione. nelle successive ripetizioni il tema prende forza e cresce sovrastando il suono delle acque che attraversa tutto il brano , rappresentate da ottave spezzate, scale cromatiche o per terze che si rincorrono nella parte grave della tastiera.
Seguono poi due brani di ispirazione operistica. Le trascrizioni lisztiane di celebri opere coeve si dividono in due categorie: quelle che lo Liszt stesso definiva "partiture per pianoforte", e le numerose parafrasi che l'autore chiamava reminiscenze o fantasie. Nel primo caso si tratta di arrangiamenti fedeli all'originale nei quali lo strumento si trasforma in orchestra, nel secondo caso siamo di fronte a opere originali su temi di altri compositori da cui si distinguono per struttura formale e ricchezza inventiva.
Le Reminiscenze della Norma sono basate sul tema dell'omonima opera di Bellini che fu rappresentata nel 1831 e riscosse un grande successo.
Paraphrase de concert sur Rigoletto, S.434: dall'opera di Verdi, andata in scena a Venezia nel 1853, Liszt prende una delle pagine chiave, il grande quartetto dell'atto terzo «Bella figlia dell'amore». Nell'originale le quattro voci si integrano vicendevolmente, pur mantenendo una indipendenza che definisce il carattere di ciascuno dei personaggi. Nella parafrasi il pianoforte mantiene l'indipendenza e l'interrelazione delle linee, ma le arricchisce con le più ingegnose risorse della tecnica pianistica, in un cimento trascendentale.
Ha studiato pianoforte e composizione presso il Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno per poi perfezionarsi con Bruno Mezzena, Konstantin Bogino, Boris Bechterev, Aldo Ciccolini. È inoltre laureato in Filosofia presso l'Università degli Studi di Salerno e in Psicologia presso la Seconda Università degli Studi di Napoli.
All'attività concertistica da solista, con un repertorio che spazia attraverso tutta la storia del pianoforte ma principalmente focalizzato sul periodo romantico, affianca l'attività nella musica da camera, avendo collaborato con il Quartetto Savinio, Franco Maggio Ormezowsky, Alessandro Carbonare, Michele Lomuto, Lynne Dawson, Gabriele Geminiani, Claudio Brizi, Maja Bogdanović, Massimo Quarta, Claudio Casadei, Mauro Tortorelli, Aki Takahashi, Saschko Gawriloff.
Tra i teatri e i festival internazionali in cui si è esibito: Gasteig di Monaco di Baviera, Philharmonia "D. D. Šostakovič" di San Pietroburgo, Conservatorio di Mosca "P. I. Čajkovskij", Kennedy Center e Georgetown University di Washington, Ravello Festival, Auditorium Parco della Musica di Roma, Kusatsu Festival (Giappone), Ohrid Festival (Macedonia), Filarmonica de Stat di Cluj-Napoca, Triennale di Milano, Teatro Carlo Goldoni di Livorno, Accademia Filarmonica di Bologna. Ha insegnato pianoforte nei Conservatori di Musica di Matera, Potenza, Cosenza ed attualmente al Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino. Ha inciso numerosi CD e dal 2010 è recording artist per la casa discografica giapponese Camerata Tokyo.
Nel 2016 è stato designato Yamaha Artist.
Il calendario dei concerti della stagione 2018 che si prolungherà sino al 2 dicembre - è disponibile sul sito www.ravelloarts.org
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