Tu sei qui: Economia e Turismo«Venezia a numero chiuso per i turisti», governatore Zaia è convinto. Soluzione anche per Costa d'Amalfi?
Inserito da (redazionelda), domenica 19 febbraio 2017 12:47:41
«Per quanto riguarda i flussi turistici, la mia posizione è chiara. Io credo al numero chiuso. Venezia non può sopportare più di un certo numero di visitatori al giorno, quindi i flussi vanno rigorosamente regolamentati nei due unici punti di accesso a Venezia: piazzale Roma e la stazione ferroviaria».
A dichiararlo è il governatore della Regione Veneto Luca Zaia attraverso una lettera pubblicata il 15 febbraio scorso sul Corriere della Sera.
«Non credo invece al versamento di una somma per ingresso e visita: Venezia deve restare alla portata di tutti. Sono convinto che un obolo — anche simbolico — ogni italiano lo debba mettere in conto, come contributo e segno di rispetto per una città universale; ma non concordo sul fatto che la visita diventi accessibile per reddito» ha aggiunto il presidente.
Impedire a orde di turisti di invadere quelle località che per loro natura sono gioielli di incomparabile bellezza, perché raccolte, fragili, difficilmente raggiungibili, è da sempre il sogno in Costa d'Amalfi (e resta tale).
E' vero, i turisti fanno bene all'economia locale e nazionale, tengono in piedi interi territori. Ma quando sono troppi il quadro cambia drasticamente. Lo sanno bene ad Amalfi e Positano, centri turistici rinomati in cui da terra e da mare, nel clou della stagione turistica, sembra assistere a veri e propri assalti pirateschi, mordi e fuggi, che talvolta rendono impossibile la vita dei residenti, snaturando i luoghi per loro carattere intimi, raccolti, fragili. E da qualche tempo, in Italia, l'idea di contingentare le visite a interi borghi, cittadine e posti si fa sempre più solida.
Col pericolo, però, di trasformare queste destinazioni in musei senz'anima proprio sull'onda di un meccanismo che dovrebbe tutelarli. Una questione vecchia quanto il mondo qui in Costiera, che di certo non abbiamo la pretesa di risolvere su due piedi o seguendo l'idea di Zaia, che resta un'idea coraggiosa, in puro stile padano. Di recente lo stesso governatore veneto aveva lanciato l'idea del Daspo per i maleducati.
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