Tu sei qui: Economia e TurismoRavello, operatori turistici convocati al Comune: scarsa volontà di "destagionalizzare"
Inserito da (redazionelda), giovedì 1 marzo 2018 19:27:59
Un confronto che deve animare chi fa impresa, anzi, chi fa impresa in un paese fortunato e dalle caratteristiche uniche al mondo come Ravello dove il turismo è storia e destino da sempre. Può essere sostanzialmente riassunto così l'incontro fra l'Amministrazione comunale e gli operatori economici del territorio che si è tenuto nella serata di ieri (28 febbraio) a Palazzo Tolla. Un incontro aperto a tutte le categorie, dai commercianti agli albergatori, dai titolari dei bar ai ristoratori. Contenuta la presenza degli operatori, circostanza che, se da un lato è motivabile con il periodo di bassa stagione, caratterizzato dalla chiusura di molti esercizi, è tuttavia interpretabile purtroppo, come ha notato il sindaco Salvatore Di Martino, anche con una scarsa attenzione alle problematiche che hanno fatto da baricentro e fulcro alla discussione.
Doversi i punti toccati ed analizzati: dalla necessità di apportare migliorie alla modalità e alla tempistica di raccolta dei rifiuti, evitando lo stazionamento degli stessi nei punti nevralgici e di maggior passaggio turistico del paese, alla maggiore attenzione da prestare all'evidente, e spesso incontrollabile, aumento dei flussi turistici. Come ha sottolineato il primo cittadino, l'arrivo dei turisti a Ravello, che fa letteralmente esplodere numericamente la popolazione con le inevitabili conseguenze e ricadute che vanno dai problemi di gestione rifiuti alla sicurezza, non deve trasformarsi in un'invasione. Diretto corollario di questa considerazione, la necessità, utilizzando la tassa di soggiorno come cartina tornasole e "detector", di vigilare sul pullulare, anzi sulla vera e propria gemmazione di case vacanze e Bed & Brakfast, spesso totalmente privi dei requisiti che li classificano come tali.
Dalle considerazioni sulla zona a traffico limitato, alla moderazione del rilascio dei permessi e dal carico e scarico, si è passati poi a discutere di decoro urbano, con la necessità di accentuare e perseverare "l'epurazione" delle vie principali del centro storico dalla esposizione esterna delle merci. Inevitabile, poi, soffermarsi sulla chimera destagionalizzazione. Come sottolineato dal primo cittadino e dal consigliere Dario Cantarella, ci sono stati primi timidi tentativi di "resistenza" da parte degli operatori, ma ancora si registra una ritrosia a prolungare l'attività stagionale, tanto che dopo le festività natalizie il paese è tornato un deserto. Il Sindaco ha precisato che i suoi sforzi e la battaglia in Fondazione Ravello per concentrare gli eventi del Festival anche in periodi non tradizionalmente turistici, e dunque novembre e dicembre, non avranno senso se il territorio non risponderà con la presenza e la disponibilità, se mancherà la collaborazione con le istituzioni. Non solo: Di Martino ha anche anticipato che, se l'appellarsi al senso civico e ad una corretta strategia imprenditoriale, non saranno sufficienti, bisognerà prevedere misure restrittive per quanti apriranno solo in estate.
Il senso finale della riunione, apripista a successivi e necessari incontri, soprattutto in vista dei lavori che cambieranno ancora una volta, come da leitmotiv dell'amministrazione Di Martino, il volto di Ravello, (giovedì prossimo previsto il picchettamento della strada per la realizzazione della rampa Auditorium), è ovviamente quello di consegnare non solo ai turisti, ma soprattutto ai ravellesi, un paese vivo, accessibile e godibile non solo in estate, sforzo scontato e non necessario, ma soprattutto in inverno, quando la bellezza di Ravello è più autentica, discreta ed intima.
Foto d'archivio
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