Tu sei qui: Economia e TurismoPronta la bozza del ddl affitti brevi contro “turismo sovradimensionato”: minimo due notti di soggiorno
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 31 maggio 2023 12:00:18
Locazioni brevi con finalità turistiche, pronta la bozza di riforma messa a punto dal ministro del turismo, Daniela Santanchè.
Codice identificativo nazionale (Cin) assegnato dal ministero del Turismo a ogni immobile ad uso abitativo oggetto di locazione per finalità turistiche, multe per chi affitta senza averlo e nei centri storici delle città metropolitane "durata minima del contratto di locazione per finalità turistiche che non può essere inferiore a due notti, fatta eccezione per l'ipotesi in cui la parte conduttrice sia costituita da un nucleo familiare numeroso composto da almeno un genitore e tre figli". Queste alcune delle novità contenute nel ddl sugli affitti brevi su cui è al lavoro il governo
Il provvedimento ha l'obiettivo di "fornire una disciplina uniforme a livello nazionale volta a fronteggiare il rischio di un turismo sovradimensionato rispetto alle potenzialità ricettive locali e a salvaguardare la residenzialità dei centri storici ed impedirne lo spopolamento".
Airbnb dà il benvenuto all'armonizzazione nazionale dei codici di registrazione anche "se permangono dei dubbi su alcune limitazioni che potrebbero andare a colpire la piccola proprietà privata, anche alla luce della proposta di regolamento Ue in materia, sulle quali restiamo in attesa di poter fornire il nostro contributo al tavolo di lavoro".
Ma le 13 associazioni di categoria (Confedilizia, Fiaip, Prolocatur, Confassociazioni RE, PMI, Rescasa Lombardia, Host + Host, Host Italia, Bre-VE, Myguestfriend, OspitaMI, Abbav e F.A.R.E) "esprimono, invece, forte contrarietà nei confronti dell'introduzione del divieto per il proprietario dell'immobile o per il suo gestore professionale di darlo in locazione per una sola notte, considerandola, a tutti gli effetti, una norma discriminatoria, liberticida e con profili di dubbia costituzionalità, che alimenterà forme di evasione fiscale e di illegalità varie. Il tutto, peraltro, con un arcobaleno di discipline in funzione del comune di ubicazione dell'immobile, che produrrà un caos indescrivibile".
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