Tu sei qui: Economia e TurismoHotel Caruso a Louis Vuitton. Dario Cantarella: «Lusso, eleganza e raffinatezza, come Ravello merita»
Inserito da (redazionelda), venerdì 14 dicembre 2018 19:56:11
«Quella del gruppo Louis Vuitton sarà una presenza importante. Lusso, eleganza e raffinatezza, come Ravello merita». A dirlo è l'imprenditore turistico Dario Cantarella, titolare della Ravello Turismo, commentando la notizia dell'acquisizione da parte della LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE, società di beni di lusso con sede a Parigi, che possiede marchi di moda come Fendi e Louis Vuitton e il produttore di champagne Dom Pérignon, della Belmond Management Limited, proprietaria di alberghi di lusso in tutto il mondo, tra cui l'Hotel Caruso di Ravello.
«Se si è addivenuti a questo risultato con l'interesse di questo gruppo prestigioso - commenta - , oltre alla forte capacità attrattiva del territorio, è grazie all'ottimo lavoro svolto dal management precedente con i fornitori di servizi del luogo».
LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE è la terza holding del turismo d'élite internazionale per Ravello.
«Nel 1997 arrivò la Virgin ad inaugurare il Palazzo Sasso, portando una nuova concezione di fare turismo di qualità a Ravello, poi nel 2000 l'Orient Express (divenuta Belmond del 2014 ndr): questa è l'occasione buona per alzare ulteriormente l'asticella» spiega Cantarella.
Ma per favorire questo processo sarà necessario un impegno ulteriore della politica e delle istituzioni. «È la volta buona che la parte pubblica - aggiunge il consigliere comunale di Ravello - attui politiche di sviluppo e miglioramento dei servizi pubblici essenziali, come la qualità e la sicurezza delle strade, dal Valico di Chiunzi alla Statale 163, il potenziamento dell'ospedale di Castiglione e anche dell'aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi per favorire l'atterraggio di jet privati».
Non si potrà continuare a non tener conto dei flussi turistici incontrollati in Costiera Amalfitana. «Necessario accelerare il processo di contingentamento dei flussi sfrenati, il cosiddetto "mordi e fuggi" che va in conflitto con la naturale predisposizione del territorio. Ma dobbiamo sforzarci tutti a fare sempre meglio» chiosa Cantarella.
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