Tu sei qui: CronacaPadovani in vacanza ad Amalfi denuciano: «Noi del Nord non siamo ben accetti»
Inserito da (redazionelda), giovedì 27 agosto 2015 08:45:39
In vacanza ad Amalfi con le rispettive famiglie, due consiglieri comunali del padovano sarebbero stati discriminati dai vigili urbani ed offesi in quanto provenienti dal Nord. A raccontarlo sono Luigi Sabatino di Cittadella (ex Alleanza Nazionale) e Paolo Bianco di Galliera Veneta (eletto nella lista Forza Galliera) attraverso un posto su Facebook, con la notizia che è stata immediatamente ripresa dai media locali. Il fatto è accaduto giovedì scorso (20 agosto) e nel lungo scritto i due narrano lo spiacevole episodio con una lettera-denuncia indirizzata al sindaco di Amalfi.
«Giovedì scorso - si legge - partiti da Paestum, dove abbiamo deciso di fissare il nostro calendario itinerante, per fare una lunga gita in costiera, abbiamo visto il risveglio di Salerno, abbiamo fatto colazione a Vietri, abbiamo bevuto un caffè tra Maiori e Minori, abbiamo pranzato a Ravello e verso le 15.30-16 ci stavamo apprestando a fermarci ad Amalfi per gustare la famosa granita al limone. Eravamo in due auto con le rispettive famiglie, e, in quel momento, tra la prima auto e la seconda vi era solamente un autobus di linea, per cui le condizioni al contorno erano completamente identiche. La prima auto si fermava al parcheggio del porto senza alcun indugio nè problema e la seconda aspettava il transito dell'autobus di linea per raggiungere la prima, quando, inspiegabilmente, una vigilessa spostava una transenna per bloccare il passaggio tra la via principale e la rotonda del porto. Luigi Sabatino, quello, che era riuscito a parcheggiare nei posti a pagamento ai margini della rotonda, scendeva dall'auto mentre la compagna faceva il biglietto al parchimetro e notava che il contatore dell'altro parcheggio del porto recava la dicitura 3 posti liberi, per cui si avvicinava alla macchina dell'amico Paolo Bianco per chiedergli per quale motivo non fosse passato per andare a sostare, trovando lo stesso in una situazione Kafkiana e avendo risposta alla propria domanda da quella stessa vigilessa che diceva "l'ho mandato verso Maiori perché non c'è posto".
A quel punto - continua il racconto - Luigi Sabatino notava che altri mezzi stavano passando per quell'improvvido quanto improvvisato posto di blocco e addirittura ad un automobilista che si era fermato per chiedere dove si trovasse il parcheggio la vigilessa rispondeva "più avanti a destra". La stessa alle giuste rimostranze di Luigi Sabatino con fare menefreghista riferiva che "faceva entrare chi voleva" e che "quelli del nord non sono ben accetti"».
Di Sabatino sono rivelate origini salernitane ma «estremamente fiero di essere nato in Veneto»: l'uomo «non credeva alle proprie orecchie, ma evidentemente l'atteggiamento deve essere usuale per le forze dell'ordine locali, poiché un altro vigile, nello stesso istante, si avvicinava alla macchina "bloccata" di Paolo Bianco e proferiva frasi senza senso del tipo "voi del nord cosa venite a fare", "con quella faccia come te la sei comprata sta macchina", "dovete andare dove vogliamo noi"».
La disavventura non finisce qui: «Paolo Bianco - continua ancora il racconto - dopo aver subito anche la richiesta di verifica dei documenti, peraltro non del veicolo, ma dell'identità (???) con il vigile che pretendeva di bloccare l'intero traffico della Costiera per verificargli la carta d'identità, riusciva almeno ad ottenere di poter proseguire la propria gita verso Positano, mentre un altro vigile più anziano aggiuntosi nel frattempo ai primi due, che avrebbe voluto fermare inopinatamente Luigi Sabatino, che abbandonava il parcheggio per seguire gli amici, alle ennesime rimostranze gli permetteva di ripartire gridando "basta che te ne vai"».
Le due famiglie non hanno potuto fermarsi ad Amalfi e la loro gita è proseguita verso Positano e Sorrento. E' stata l'amarezza ha spinto Sabatino e Bianco a rendere di dominio pubblico la vicenda: «Amalfi - scrivono - per storia e ricchezza culturale non merita questi tre vigili per il loro atteggiamento umano». Inoltre, chiosano, «in 60 km di Costiera in una giornata di altissima stagione l'unica coda, durata quasi mezz'ora, l'abbiamo fatta ad Amalfi in quell'incrocio, quindi sarebbero da rivisitare anche le capacità professionali di questi tre personaggi». Lo sfogo si conclude con la constatazione che «con tutta franchezza, non sappiamo cosa dire ai nostri figli di 19, 14, 8, 6 e 2 anni, per giustificare l'accaduto, se non che ad Amalfi se sei del nord non ti devi fermare».
Tuttavia, i due hanno voluto cogliere l'occasione per invitare il primo cittadino amalfitano, Daniele Milano, in Veneto «a spese nostre per un weekend, in un periodo di suo gradimento, al fine di farle visitare le Mura di Cittadella e la Villa Imperiale di Galliera Veneta e le nostre due ridenti cittadine e poterLe permettere, magari davanti ad un buon bicchiere di vino, di raccontarci la Sua Città da quel punto di vista che tutto il mondo conosce che è completamente diverso da quello vissuto il 20 agosto 2015».
Come gli stessi turisti hanno spiegato, si tratterebbe di un caso isolato che comunque resta da accertare. Al momento non sono ancora giunte repliche ufficiali o prese di posizione da parte del sindaco Daniele Milano e dal Comandante della Polizia Locale Agnese Martingano. Amalfi e la sua Costiera, per tradizione, sono stati sempre capaci di distinguersi per l'eccellenza dei servizi turistici offerti, ma soprattutto per cordialità e l'accoglienza riservata a turisti, non solo connazionali, ma di tutto il mondo che continuano a preferirla anche per questo.
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