Il Vescovado Costiera Amalfitana

Non si ferma la macchina delle fake news in Costiera Amalfitana. L'emergenza sanitaria, che richiama gli addetti ai lavori a un maggiore senso di responsabilità nell'accertamento delle notizie, non è risparmiata dalla superficialità e dall'incoscienza.

Questo pomeriggio, dopo il contagio da Covid-19 accertato a Maiori, il quoidiano Positano News ha titolato: "Costa d'Amalfi, si parla di sei nuovi contagi a Maiori".

La "notizia", una vera e propria bufala di prima qualità, ha generato panico e apprensione tra la gente. Le stesse persone che si sono chieste perché Il Vescovado non avesse dato la notizia. Semplicemente perché è falsa.

Sono ancora in fase di esecuzione, infatti, i tamponi sulla catena dei contatti della ragazza di Maiori risultata positiva ieri. Entro la giornata di domani ne conosceremo i risultati.

Intanto presso i locali del Porto Turistico di Maiori si stanno effettuando con regolarità i test rapidi come da prassi per le persone di categorie esposte, già prenotate.

I giornalisti parlano di fatti reali, concreti, non del "sentito dire", specie se relativamente ad argomenti così delicati e capaci di generare apprensione. Dietro ogni notizia c'è un approfondito lavoro di verifica dei fatti ascoltate le fonti.

Noi, ancora una volta, prendiamo le distanze da questo modo improvvisato e raffazzonato di fare informazione.

Il Sindaco di Maiori, Antonio Capone, smentisce la notizia di sei nuovi casi di Coronavirus, diffusa dalla testata giornalistica "Positano news".

Sulla pagina facebook del Comune di Maiori scrive: «Al fine di rasserenare gli animi voglio smentire categoricamente la falsa notizia che sta circolando online. In questo momento, a seguito di interlocuzione con i referenti dell'ASL locale, è stata confermata la positività al virus di una sola persona domiciliata nel Comune di Maiori.

Sarà mia cura, segnalare prontamente, come fatto fino ad ora eventuali contagi per la salvaguardia dell'intera comunità.

Evitiamo di creare inutili allarmismi e invitiamo tutti a un maggiore senso di responsabilità, in particolare quanti operano settore dell'informazione».