Tu sei qui: CronacaIl restyling del waterfront di Maiori
Inserito da (redazionelda), domenica 9 settembre 2018 17:22:53
di Raffaele Ferraioli*
Sono passati oltre venti anni dall'ottenimento del riconoscimento UNESCO alla Costa d'Amalfi quale "Paesaggio culturale" patrimonio mondiale dell'Umanità.
Correva l'anno 1997 (appena due anni prima era arrivata la DOC dei vini!) e la Divina poteva fregiarsi del prestigioso "marchio" di eccellenza, con somma soddisfazione di tutti, tranne che dei Maioresi, che si videro parzialmente esclusi. Il fronte mare della cittadina con la spiaggia più lunga dell'area amalfitana era stato ritenuto non meritevole di tale riconoscimento in ragione della presenza di una sfilza di "casermoni" contrastanti con l'architettura tipica di questo territorio.
Una decisione sofferta ma ineccepibile, difficile da accettare ma corretta e, quel che più conta, stimolante, provocatoria. Non si può non ammettere che l'edificato a schiera a ridosso della strada, frutto della ricostruzione post-alluvione del 1954, sia un episodio di scarsa qualità, poco in linea con la vera identità del paesaggio "culturale" della Costa d'Amalfi.
Quella che a prima vista poteva sembrare come un'inaccettabile discriminazione era, invece, uno squillo di tromba, un grido d' allarme, un implicito invito a correggere un'evidente, macroscopica incongruenza che ancora grida vendetta e finisce per incidere negativamente sull'immagine di tutto il nostro territorio.
E' necessario intervenire, dando per scontato che la qualità, nelle sue varie sfaccettature costituisce il massimo attrattore turistico del nostro territorio e, pertanto, non si può assistere inermi al suo scadimento.
Il danno arrecato non è irreversibile e si possono apportare le dovute correzioni per attutirne le conseguenze negative.Interventi più o meno analoghi sono stati già realizzati altrove con ottimi risultati (vedi Molfetta).
Personalmente mi permetto di suggerire l'indizione di un Concorso Internazionale di Idee sul tema del Restyling del Water Front di Maiori che richiami e metta in competizione esperti di Architettura del Paesaggio di chiara famaa livello mondiale ai quali affidare la progettazione per la rigenerazione paesaggistica di tutto il lungomare, attraverso i seguenti interventi:
- Adeguamento dei prospetti e delle facciate dei palazzi a mezzo di "quinte" edilizie in stile mediterraneo all'uopo ideate;
- Ridisegno di tutti gli spazi pubblici e dell'arredo urbano delle aree destinate alla passeggiata, ai giardini, alle attività balneari;
- Miglioramento delle condizioni di sicurezza dell'attraversamento pedonale, in maniera che "la strada non separi ma unisca le abitazioni alla passeggiata";
- Attenuazione del disturbo acustico, previo assorbimento dei rumori derivanti dal traffico con l'utilizzo di materiali fonoassorbenti nella costruzione delle quinte di cui sopra.
I vantaggi che ne deriverebbero sono facilmente comprensibili e li lascio all'intuizione di chi legge. E' un problema questo che solo apparentemente interessa i soli Maioresi, bensì riguarda tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Costa d'Amalfi. Per questo vale la pena di impegnarsi fino in fondo.
Sono sicuro che gli Amministratori di Maiori, Sindaco Capone in testa, sapranno far tesoro di questo mio sommesso messaggio e produrranno il loro impegno per eliminare l'attuale sconcio. Maiori e l'intera Costa d'Amalfi lo meritano!
*sindaco di Furore
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