Tu sei qui: CronacaCamorra: l’architetto del bunker di Zagaria aveva lavorato anche a Comune di Amalfi
Inserito da (redazionelda), mercoledì 7 ottobre 2015 17:47:10
Storie di bunker costruiti di nascosto e di pizzerie aperte nel posto sbagliato. Storie di boss che continuano a dare istruzioni dal 41 bis e di familiari che piangono per lui. E poi studi professionali usati per riunioni tra affiliati, nell'eterno e inestricabile intreccio tra camorra, imprenditoria e politica. Gomorra, clan guidato da Michele Zagaria visto da vicino: la sorella, il nipote, i fiancheggiatori del supeboss, l'architetto che gli progettò il bunker utilizzato durante la latitanza, il costruttore che lo realizzò. Tutti finiti in carcere stamane su ordine del Gip Egle Pilla. Un'inchiesta coordinata dal pool antimafia della Procura di Napoli - pm Catello Maresca, procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli - e condotta dai Ros e dalla Squadra Mobile di Caserta, avviata da un rivolo dell'indagine Medea sugli appalti della rete idrica campana assegnati alle ditte espressione del boss.
Tra i quattro arrestati all'alba del 1 ottobre ci sono l'architetto Carmine Domenico Nocera, conosciuto ad Amalfi in virtù della sua collaborazione all'ufficio condono del Comune fino al 2011 con De Luca sindaco, e il muratore Francesco Nobis. Nelle carte c'è il racconto di come grazie a loro un vecchio immobile del casertano fu raso al suolo e ricostruito in villetta con annesso bunker sotterraneo per proteggere la latitanza di Zagaria. La villetta viene intestata a una prestanome, ma quando i Ros nel febbraio 2014 scoprono il bunker e lo sequestrano, il marito va dagli investigatori e vuota il sacco. Dice che lui non era quasi mai al cantiere, che il vero proprietario era un complice del boss, Antonio Zagaria, e che in pratica fece tutto l'architetto Nocera: il progetto, la richiesta di concessione edilizia, il disbrigo delle scartoffie in municipio, la consegna del denaro per la ristrutturazione. Denaro ricevuto da Antonio Zagaria. Nobis ha eseguito i lavori. L'imprenditore è accusato di favoreggiamento. L'architetto di concorso esterno in associazione camorristica.
Secondo gli investigatori, Nocera è uno di quei colletti bianchi della zona grigia tra camorra e affari: ha messo a disposizione lo studio a persone vicine al clan, le stesse persone che gli sarebbero tornate utili per ottenere incarichi di direzione lavori a Caserta "grazie all'influenza sul Sindaco di quella città ad opera del clan di Michele Zagaria", come si legge nel capo di accusa. Inoltre, Nocera avrebbe incontrato più volte nel suo studio Zagaria durante la latitanza e gli avrebbe predisposto il contratto di locazione di un'altra villetta-bunker di Casapesenna, quella dove il boss si è nascosto dal maggio 2005 al luglio 2008. Lo rivela Generoso Restina, l'uomo che in quei tre anni è stato il vivandiere del boss di Casapesenna.
Fonte: il Fatto Quotidiano
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