Tu sei qui: CronacaAtrani, ritrovato antico calice trafugato cinque anni fa a Santa Maria del Bando [FOTO]
Inserito da (redazionelda), giovedì 28 marzo 2019 22:39:25
Nella notte tra il 27 e il 28 marzo del 2014 alcuni balordi fecero irruzione, nottetempo, nella chiesetta di Santa Maria del Bando, ad Atrani, trafugando due statue, tra cui quella della Vergine, un'acquasantiera e un pezzo scultoreo in marmo, estraendo dal muro la cassaforte murata contenente oggetti sacri di valore come un calice del Seicento.
Un brutto colpo per il patrimonio di fede del piccolo borgo della Costiera che dopo cinque anni esatti vede ritornare quel calice d'argento di fattura napoletana datato 1662 ritrovato di recente dal Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale - Reparto Operativo - Sezione Antiquariato di Roma. Il ritrovsmento è stato possibile grazie all'utilizzo della banca dati delle opere trafugate catalogate dai militari di Amalfi.
Questa sera, al termine della Liturgia delle Quarantore, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Amalfi, Roberto Martina, ha consegnato nelle mani del parroco, Don Carmine Satriano, e al responsabile del Santuario, Giovanni Proto, l'oggetto sacro. Per la gioia dei fedeli che non hanno mai smesso di sperare anche nel ritorno dell'antica statua della Vergine sostituita con una copia donata da un magnanimo cittadino atranese.
I responsabili di quel furto sono stati assicurati alla giustizia nel luglio del 2017 al termine di un'accurata indagine dei Carabinieri di Amalfi denominata "VII Comandamento" che portò a sette arresti.Una banda responsabile di oltre 30 furti in Costiera Amalfitana fra cui emerge anche quello nel Santuario di Santa Maria del Bando del 2014. Di fatto, dall' esecuzione degli arresti dei Carabinieri di Amalfi non si sono più verificati furti nelle chiese della Divina. Le attività di indagine per il ritrovamento delle opere trafugate sono demandate agli esperti militari del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale che in questa, come in altre occasioni (ritrovamento del quadro principale della chiesa di Gete a Tramonti), hanno restituito opere di inestimabile valore alle locali comunità religiose.
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