Il Vescovado Costiera Amalfitana

(ANTEPRIMA) Un agosto 2015 caldissimo quello vissuto dal personale medico e paramedico del presidio ospedaliero "Costa d'Amalfi" costretto agli straordinari. Nei 31 giorni più imprevedibili dell'anno, sono stati ben 986 gli interventi di Pronto Soccorso, per una media di circa 32 al giorno, di cui il 25% per cittadini stranieri (10% in più rispetto allo scorso anno con una ventina di accessi in più).

12 gli accessi in codice rosso, cioè d'imminente pericolo di vita. Circa 334 in codice giallo, con accesso immediato in cui sono compresi la maggior parte degli assistiti giunti a bordo delle autoambulanze del 118. Circa 400 coloro per cui è stata richiesta l'assistenza del cardiologo e circa 70 quelli che hanno avuto bisogno del rianimatore. La maggior parte delle patologie hanno riguardato persone anziane o di mezza età con dolori toracici, tra cui infarti cardiaci e aritmie. Non sono mancati gli incidenti stradali dove ad averne la peggio sono stati centauri, ma anche banali cadute, emorragie, ustioni.

Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad esami strumentali: analisi del sangue, radiografie, ecografie e Tac. A fronte della totalità degli accessi, soltanto il 7% è stato trasferito presso i reparti dell'Azienda Ospedaliera e universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno di cui il nosocomio costiero fa parte, di cui solo una decina in eliambulanza.

Gli altri assistiti sono stati trattati in loco e dimessi. Questi dati testimoniano - se ve ne fosse ancora bisogno - l'efficienza e dell'efficacia e dell'organizzazione del presidio ospedaliero "Costa d'Amalfi" che si conferma vitale per un territorio dalla particolare conformazione morfologica e dall'alta vocazione turistica come il nostro che quest'anno ha registrato notevoli incrementi delle presenze.