Ultimo aggiornamento 8 minuti fa S. Antonino Vescovo

Date rapide

Oggi: 31 ottobre

Ieri: 30 ottobre

Ultimi 3 giorni

Ultimi 7 giorni

Ultimi 30 giorni

Intervallo di date

cerca

Sal De Riso annuncia l'apertura delle prenotazioni del suo panettone artigianale, le consegne inizieranno dal 15 novembre. Gli ordini saranno evasi in ordine cronologio

Il Vescovado Costiera Amalfitana

Il portale online della Costa d'Amalfi

Il Vescovado - Il portale online della Costa d'Amalfi Il portale online della Costa d'Amalfi

Pasticceria Pansa, una dolce storia lunga due secoliPasticceria Gambardella a Minori, il gusto della tradizione in Costiera AmalfitanaCaseificio "La Tramontina" - Prima Cotta, la Mozzarella di Bufala Campana fuori dal coro. Caseificio dal 1952, tradizione, sapori, esperienza casearia, QualitàConnectivia Fibra diretta e soluzioni tecnologiche avanzate per la tua azienda o la tuaSupermarket e Supermercati Netto, la convenienza a portata di clickSal De Riso Costa d'Amalfi, acquista i dolci del maestro pasticcere più amato d'Italia sul sito ufficiale Sal De Riso ShopHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad AmalfiMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiHotel Marina Riviera, Albergo 4 Stelle Superior, Leisure Lifestyle Hotel in Amalfi, Amalfi Coast, Albergo di Charme in Costiera Amalfitana, Luxury Hotel

Tu sei qui: ChiesaSan Pantaleone: una straordinaria storia di fede

Frai Form Ravello del dottor Franco Lanzieri. Centro medico estetico, epilazione laser, efficace e indoloreVilla Romana Hotel & SPA Minori Amalfi Coast ItalyCasa Angelina, Ospitalità di lusso e Boutique Hotel in Costiera AmalfitanaPietra di Luna Hotel a Maiori in Costiera AmalfitanaEdil Bove Marrazzo, lavori pubblici, edilizia privata, interventi tecnici, Ristrutturazioni, Consolidamenti, Costiera Amalfitana, TramontiPalazzo don Salvatore Amalfi, Costiera Amalfitana, Dimore storiche, Exclusive AccommodationCardine SRL, lavori in quota, protezione, prevenzione, pannelli in fune d'acciaio, lavori di edilizia, interventi urgenti post frana, perforazione pareti rocciose, messa in sicurezza costone rocciosoRistorante Masaniello a Maiori, Cucina Tipica e raffinata in Corso ReginnaPositano Destination, Your private taxi on the Amalfi Coast, Excursions, ToursAmalfi Boats Costiera Amalfitana, Charter, Noleggio imbarcazioni, Luxury Boats, Positano, Li Galli, Capri, EscursioniProvoloncino Amalfitano, con scorzette di Limone Costa d'Amalfi IGP firmato "la Tramontina"Amalfi Charter, prenota la tua escursione via mare in Costiera AmalfitanaAmalfi Coast Private Car, Tour, Transfer ed escursioni in Costiera AmalfitanaIl Limone IGP Costa d'AmalfiPorti di Amalfi, Pontile Coppola, Ormeggi in Costa d'Amalfi, Amalfi approdo turistico, Amalfi il porto

Chiesa

San Pantaleone: una straordinaria storia di fede

Inserito da (redazionelda), lunedì 27 luglio 2015 08:54:23

Pantaleone nacque all'epoca delle persecuzioni dei cristiani, a Nicomedia nel 283, in Turchia (attuale Uzmut, sul mare di Marmara), allora capitale della provincia romana di Bitinia e città ricca di attività culturali e scientifiche, in particolare molte prestigiose scuole di medicina: il padre era un nobile benestante, la madre era una fervente cristiana, per cui Pantaleone apprese i fondamenti della dottrina fin da piccolo. Morta la madre quando era ancora giovanissimo, egli si dedicò con tutto se stesso agli studi e riuscì molto bene proprio nell'arte della medicina.

Per questo, l'imperatore Massimiano, che aveva scelto di risiedere a Nicomedia, dispose che Pantaleone diventasse medico di corte, addirittura prima di aver completato gli studi. Fu qui che Pantaleone conobbe il sacerdote cristiano Ermelao, che praticava la fede di nascosto dall'imperatore. Questo fu un incontro chiave nella vita del Santo, perché fu Ermelao ad insegnargli che solo la fede in Cristo può guarire da ogni male e che nessuna malattia si può dire davvero curata nel corpo, finchè non guarisce anche nello spirito. Un giorno Pantaleone vide un fanciullo morto, con accanto la vipera che lo aveva appena morso. Allora pensò: "Ora vedremo se è vero quello che il vecchio Ermelao m'insegna".

Si accostò al fanciullo e gli disse di alzarsi nel nome di Gesù. Sull'istante il fanciullo rinvenne e la vipera morì. Pantaleone, visto il miracolo, si recò da Ermelao chiedendogli il Battesimo. Il buon sacerdote lo tenne con sé per sette giorni, iniziandolo a tutti i misteri della fede. Avvenne poi che un cieco si recò da Pantaleone chiedendogli di essere guarito. Egli impose le mani sugli occhi del cieco e , sempre invocando il nome di Gesù, gli fece recuperare immediatamente la vista. Allora anche il padre di Pantaleone, presente al miracolo, chiese di essere battezzato.

La fama del Santo medico crebbe a dismisura e molto in fretta, suscitando clamore tra il popolo e molta invidia tra gli altri dottori, che denunciarono l'accaduto all'imperatore, dicendo che Pantaleone era diventato cristiano. Massimiano fece prima catturare suo padre e il cieco guarito e poco dopo anche Ermelao, e tagliò loro la testa. Infine fu arrestato Pantaleone e fu rinchiuso in prigione, dove iniziò l'infinita serie di tormenti che gli furono inflitti, ma che non servirono né a scalfire il suo corpo, tantomeno la sua fede.

Fu fatto spogliare nella piazza, legato ad un legno e lacerato con unghie di ferro; gli furono squarciate le carni e bruciate col fuoco; fu immerso nel piombo bollente, annegato in mare, legato ad una ruota e fatto rotolare da una montagna, dato in pasto ai leoni e infine arpionato da uncini avvelenati. Ma niente. In tutti quei tormenti bastava che Pantaleone chiedesse aiuto a Gesù, che subito appariva Ermelao e lo liberava dalla tortura, dicendogli: "quando Dio ti è vicino, non devi temere nulla". Così, più l'imperatore Massimiano dava spettacolo di atrocità, per scoraggiare i cristiani, più migliaia di persone si convertivano ogni volta, alla vista di leoni che diventavano mansueti, piombo che si freddava, punte e corde che si spezzavano, lame che non tagliavano e altri prodigi.

Alla fine, il giovane e coraggioso medico fu legato ad un ulivo per essere decapitato e morì nel 305. Ma Dio volle che ci fosse un ultimo grande miracolo, che ancora si rinnova ai giorni nostri. L'ascia del carnefice, usata per la decapitazione, divenne molle come se fosse di cera e dal suo corpo esanime sgorgò latte misto a sangue. L'albero di ulivo, cui il Santo, rinverdì all'istante e si coprì di frutti, mentre i fedeli presenti raccolsero il sangue del Santo e lo riposero in un'ampolla.

Ancora oggi San Pantalone è venerato nella Chiesa Orientale ed è stato annoverato fra i quattordici santi ausiliatori (invocati dal popolo cristiano nei momenti difficili).

La mancanza di documenti, però, non ci consente di stabilire con esattezza come la reliquia sia pervenuta nella nostra Città. Ma la leggenda vuole che l'ampolla contenete il Sangue di San Pantaleone arrivò a Ravello tra l' XI ed il XIII secolo, quando i Ravellesi, con Amalfitani e Scalesi, intrattenevano relazioni commerciali straordinariamente intense con l'Oriente e particolarmente con Costantinopoli, capitale dell'Impero e, con Antiochia, capitale della Siria.

Questi ricchi signori - principi, che il Boccaccio chiama "uomini ricchi e procaccianti in atto di mercanzia", secondo la testimonianza di Guglielmo di Puglia, che scriveva tra il 1090 e il 1111, erano conosciuti in tutto il mondo, "come gente che percorre moltissimi mari... che arreca altrove ciò che è degno di acquisto e ne riporta quanto comprato". La gente di Ravello ad una abilità commerciale univa una grande religiosità cristiana, che espresse nella erezione di Chiese e Monasteri in patria e in terre lontane, arricchendoli di opere di arte e di sacre Reliquie.

Era allora l'epoca delle grandi Basiliche e della raccolta di insigni Reliquie. La Regina dell'Adriatico, Venezia, con le ricchezze provenienti dall'Oriente, innalzava la Basilica di San Marco, mentre i suoi mercanti nell'828 l'arricchivano delle sacre spoglie dell'Evangelista S. Marco, trasportate da Alessandria di Egitto. Nel maggio del 1087 i marinai Baresi con alcuni Ravellesi trafugarono il corpo di San Nicola da Mira e lo portarono a Bari, dove fu eretta la stupenda Cattedrale, vero gioiello dell'arte romanica. Non altrimenti Amalfi dal Cardinale Pietro Captano, l'8 maggio 1208, riceveva solennemente il prezioso corpo dell'Apostolo Sant' Andrea da Costantinopoli.

I Ravellesi non vollero essere da meno. L'amore alla loro patria e la fede alla loro Chiesa Cattolica li spinse ad avere la preziosa Reliquia del Sangue di uno dei più gloriosi e popolari Martiri Orientali: San Pantaleone. Come siano venuti in possesso di tale Reliquia sono da fare solo delle supposizioni più o meno attendibili: o con scambi di doni, o furtivamente o a seguito di saccheggio, dopo qualche guerriglia, che in quel tempo non erano per niente rare. Non si può qui non riferire anche la tradizione popolare, anche se abbastanza leggendaria. Si tramanda che una pia donna di Nicomedia, raccolto il sangue del martire, l'abbia conservato gelosamente in casa sua. Dei mercanti della Repubblica amalfitana, venuti a conoscenza della esistenza di esso, si adoperavano in ogni modo per averlo; e vi riuscirono.

Di ritorno in patria, l'imbarcazione battente la gloriosa bandiera dalla croce ottagona, fu sorpresa da una forte tempesta, che la obbligò a trovare riparo nella rada di Castiglione in Ravello. Fattasi bonaccia, ripresero vela; ma invano, perché e per la prima volta e per la seconda volta più furiosa si fece la tempesta. Pensarono che la preziosa Reliquia volesse rimanere nella loro terra. Il clero e tutto il popolo ravellese scesero in quella rada e con una solenne processione reca dono l'ampolla del Sangue del martire a Ravello che da quel giorno aveva scelto come Sua Patria di elezione o predilezione, dando segno tangibile della sua presenza attraverso il miracolo della liquefazione.

Il processo di mutamento dello stato del plasma pare si verificasse già a Costantinopoli dove è documentato dal 1057. Ma a Ravello, di questo processo, si apprende solo nel 1577. "Il sangue miracolosamente si scioglie dai primi vespri della festa che si celebra solennemente ogni anno (27 luglio ndr) e rimane così per tutta l'ottava fino al tramonto di alcuni giorni dopo".

Così scriveva il Vescovo Paolo Fusco in una visita pastorale nel settembre di quello stesso anno. La traslazione fu poi decisa nel 1617 da mons. Michele Bonsio e, in occasione del sinodo diocesano del 1695, monsignor Luigi Capuano, patrizio napoletano di origini amalfitane, ordinò che il sangue venisse posto al centro dell'altare della cappella e che fosse celebrata nella terza domenica di maggio la festa della traslazione con rito doppio. Il sangue, dopo essere stato esposto alla venerazione con le altre reliquie, fu portato in processione per la Città, col suono continuo delle campane, per poi essere riposto nel nuovo reliquiario, costruito appositamente ed ornato.

Il miracolo della liquefazione è avvenuto eccezionalmente anche in occasione della festa della traslazione nel 1718. Nelle ore pomeridiane del 21 maggio 1922 si verificò la liquefazione "a metà" del prezioso sangue, e il popolo colse in quel segno straordinario, una visibile approvazione data dal patrono, all'arrivo della luce elettrica presso la Basilica, inaugurata proprio in quel giorno. Questa celebrazione, dunque, ricorderà per sempre che il Sangue di San Pantaleone è il dono più prezioso che Iddio abbia mai potuto prevedere per Ravello.

Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.

Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!

Scegli il tuo contributo con

Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!

Per dispositivi
Apple
Per dispositivi
Android

Galleria Fotografica

rank: 105028103

Chiesa

A Minori la celebrazione del 35° anniversario di ordinazione sacerdotale di Don Ennio Paolillo

Ieri, domenica 27 ottobre, alle ore 18.00, la Basilica di Santa Trofimena di Minori ha ospitato una celebrazione significativa per Don Ennio Paolillo, in occasione del suo 35esimo anniversario di ordinazione sacerdotale. La cerimonia è stata presieduta da Mons. Beniamino de Palma, già arcivescovo di...

Maiori, 24 ottobre si celebra il patrocinio della Madonna delle Grazie

Giovedì 24 ottobre, la Parrocchia S. Maria delle Grazie di Maiori celebra la Memoria del Patrocinio di Maria SS. delle Grazie, un evento che segna anche il 114° anniversario del nubifragio del 1910. La giornata sarà caratterizzata da una serie di celebrazioni religiose e momenti di riflessione. Programma...

La città di Minori si prepara ai solenni festeggiamenti in onore di Santa Trofimena / PROGRAMMA

La Comunità Ecclesiale di Minori, insieme all'Arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni, si prepara a celebrare con grande fervore i solenni festeggiamenti in onore della Vergine e Martire Santa Trofimena, protettrice della città di Minori e concittadina di Patti in Sicilia. Le celebrazioni si terranno...

Maiori, presentazione del nuovo inno alla Madonna della Libera

Ieri, lunedì 21 ottobre, in occasione dell'inizio del triduo di preghiera in preparazione alla Memoria del Patrocinio di Maria Santissima della Libera, nel 114° anniversario dell'alluvione del 24 ottobre 1910, al termine della messa delle 17.30 c'è stata la presentazione ufficiale del nuovo inno alla...

Salerno, 21 ottobre un convegno per i 25 anni del Seminario Metropolitano Giovanni Paolo II

Il Seminario Metropolitano"Giovanni Paolo II" si prepara a concludere i festeggiamenti per i suoi 25 anni di fondazione, la cui inaugurazione è avvenuta il 4 settembre 1999, con la visita e la benedizione di Sua Santità Giovanni Paolo II. Diverse, le iniziative già tenute per celebrare il XXV anniversario,...