Tu sei qui: ChiesaRavello, ecco Don Nello: «Sarò vero parroco nella misura in cui aiuterò voi a incontrare Cristo»
Inserito da (redazionelda), domenica 27 novembre 2016 20:28:34
Campane a festa ieri a Ravello per Don Nello Russo, accolto nella sua nuova casa con grande gioia dalla comunità ecclesiale ravellese. In un Duomo gremito in ogni ordine di posto, la cerimonia di presentazione del nuovo parroco all'avvio del suo nuovo ministero pastorale, è stata un susseguirsi di emozioni. Perché oltre all'interesse misto a curiosità di conoscere il nuovo pastore della Basilica ex Cattedrale, l'attenzione era puntata sul passaggio delle consegne da parte di monsignor Giuseppe Imperato che dopo 23 anni di guida zelante della comunità lasciava l'incarico.
Ad accompagnare Don Nello all'inizio della nuova avventura, i suoi oramai ex parrocchiani di Cetara, dalle espressioni visibilmente rammaricate per aver dovuto rinunciare a colui che negli ultimi undici anni, oltre ad essere stato il loro faro, è stato un amico vero. Tra questi i giovani di Azione Cattolica che nel pomeriggio avevano impedito - simbolicamente e pacificamente - la partenza di Don Nello da Cetara. E poi i tanti positanesi, concittadini del nuovo parroco di Ravello, con i familiari in prima fila.
Tra le autorità civili, oltre al sindaco di Ravello Salvatore Di Martino con la sua amministrazione a completo, il sindaco di Cetara, Roberto Della Monica, il vicesindaco di Positano Francesco Fusco.
Dopo la lettura del decreto di nomina attraverso cui, per i prossimi nove anni, Don Nello sarà anche amministratore della Parrocchia Santa Maria del Lacco, l'arcivescovo Orazio Soricelli ha tessuto le lodi del «giovane e promettente pastore e guida, fratello amico e padre per annunziare la buona novella, carico di energia ed entusiasmo».«Accoglietelo con fede e affetto - ha raccomandato l'arcivescovo ai Ravellesi - collaborate con lui. Il parroco è il padre di tutti».
Soricelli ricorda il buon lavoro svolto dal 40enne parroco a Cetara, sottolineando l'impegno profuso verso i giovani di Azione Cattolica. «Ci sono diverse persone che hanno fatto un buon cammino spirituale (con Don Nello ndr)» rivela, ricordando la linea da seguire in tutta la Diocesci di Amalfi-Cava de' Tirreni: «Occorre cooperare attivamente alla vita ecclesiale, rilanciare l'Azione Cattolica, la Pastorale per il Turismo e le iniziative promosse dalla Diocesi. Desidero che in tutte le parrocchie siano costituiti gruppi di famiglia».
E poi il messaggio e le raccomandazioni dirette al nuovo parroco: «Carissimo Don Nello, sei stato chiamato a guidare una bella realtà, un centro cosmopolita conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze. Collabora con le istituzioni, punto di riferimento per la cittadina, non ti scoraggiare nelle difficoltà, conta sull'aiuto che viene dall'altro. Felice e prospero cammino nel nome del Signore».
Il momento consegna delle chiavi del Duomo e del Tabernacolo nelle mani del nuovo pastore fra gli applausi scroscianti. Tra i concelebranti altri due sacerdoti positanesi: Don Michele Fusco, di recente nominato parroco proprio nella sua Città e Don Carmine Satriano che domani sera, lunedì 28 novembre, lascerà la parrocchia del lacco per trasferirsi definitivamente alla guida della Collegiata di Atrani (cerimonia ore 18). Tra glia altri, Don Giuseppe Milo da Agerola e Don Raffaele Ferrigno.
Al termine della celebrazione eucaristica gli interventi istituzionali e laici. Il sindaco Di Martino ha salutato con affetto il caro Don Peppino, ringraziandolo per il servizio svolto. «In questi anni - ha detto - avete allargato orizzonti chiesa. Siete stato un punto di riferimento. Vi devo dire grazie per la solerzia e la premura a beneficio dei giovani, grazie per la crescita culturale offerta a Ravello». Di Martino ha ricordato la collaborazione che Don Peppino ha saputo garantire alle istituzioni attraverso la stipula, in Regione Campania, dell'accordo per la realizzazione dell'anfiteatro alle spalle del Duomo e il ripristino dell'antico camminamento dei Giardini di Monsignore. Nel più ampio progetto di ristrutturazione della Villa Episcopio, i cui lavori potrebbero partire a breve.
Il primo cittadino ha inoltre riservato un saluto particolare a Don Carmine.
L'avvocato Paolo Imperato, voce della rappresentanza laica ravellese, ha sottolineato lo straordinario lavoro svolto da Don Peppino attraverso l'aggregazione rappresentata dai sodalizi che gravitano nell'orbita Duomo di Ravello: a partire dalla Confraternita, i portatori, i ministranti, il coro, gli operatori culturali dell'Associazione Duomo Di Ravello, la redazione di "Incontro per una Chiesa Viva".
Attraverso la proiezione di immagini montate con solerzia dal professor Luigi Buonocore, è stato ripercorso il cammino tracciato da Don Peppino. Tra i passaggi più emozionanti quello relativo all'Organo monumentale, fortemente voluto e realizzato dopo anni di duro lavoro.
E' quindi Don Peppino a prendere la parola e a ringraziare tutti. Non senza comprensibile emozione. «Carissimo Don Nello il mio più cordiale benvenuto e l'abbraccio fraterno di questa piccola ma bella comunità ricca di tante energie che sono sicuro saprai certamente indirizzare e valorizzare. Tra gioia ed emozione accogliamo il dono della tua presenza in mezzo a noi e ti ringraziamo per la tua pronta e generosa disponibilità con cui hai accolto la chiamata dell'arcivescovo a lasciare la bella parrocchia di Cetara dove hai vissuto una ricca esperienza pastorale». Infine, con la consueta carica supportata dalla fiducia che ha sempre riposto nei giovani, Don Peppino - che resterà parroco emerito , a disposizione della comunità - ha incoraggiato al suo successore.
Don Nello si presenta così.
«Questa sera vedo tanti amici che mi sostengono on affetto e preghiera. Penso anzitutto alla cara comunità cetarese con la quale sono cresciuto come amico e pastore Non posso dimenticare la comunità cristiana che mi ha generato alla fede, Positano.
Un affettuoso saluto a monsignor Giuseppe Imperato, guida sapiente e attenta nella sequela di Cristo e mi sento onorato di essere il suo successore.
Ravello viene chiamato "giardino incantato", ma è importante che in questo giardino vi sia una fontana, la fontana del villaggio, l'immagine cara al Santo Padre Giovanni XXIII, pertanto la Parrocchia rimane aperta a tutti, casa tra le case. La nostra comunità parrocchiale deve essere una fontana che ha acqua per tutti, in tutte le circostanze, e le stagioni della vita per giorni di gioia ma anche per quelli delle lacrime e della prova, proprio come la fontana del villaggio. Io desidero che la comunità non sia solo fatta di pietre belle e artistiche, ma anche di pietre vive, un popolo ben disposto ad accogliere la presenza del Signore. Sarò vero parroco nella misura in cui aiuterò voi ad incontrare Cristo. Nell'attesa di incontrare tutti i e ciascuno vi porto già nelle mie preghiere. Possa il Signore darmi grazia ed essere con voi e per voi un pastore secondo il suo cuore, un annunciatore di Misericordia. Il medico Pantalone protegga oggi e per sempre questa comunità parrocchiale. La Vergine Regina Assunta in cielo, titolare di questa chiesa, ci renda annunciatori di pace, gioia e speranza».
La serata di gioia si è conclusa presso la Pinacoteca in un momento conviviale col taglio della torta appositamente confezionata e il classico brindisi augurale.
Buon cammino Don Nello, grazie di tutto Don Peppino!
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