Tu sei qui: ChiesaMaiori: martedì 22 con ‘Crucifixus’ la drammatizzazione della Passione di Cristo
Inserito da Maria Abate (ilvescovado), venerdì 18 marzo 2016 17:10:45
Riflettere sul sacrificio della Croce, interpretato non come strumento di tortura ma di redenzione. È questo il significato più autentico di "Crucifixus", la drammatizzazione della Passione di Cristo riproposta anche quest'anno dall'Associazione artistico-culturale Atellana. Quella di martedì 22 marzo, quindi, sarà una Via Crucis attualizzata e messa in correlazione con le sofferenze della vita di ognuno. Prima della rappresentazione vera e propria un cammino penitenziale, organizzato dalla comunità parrocchiale di Maiori e da tutte le associazioni religiose e laiche del posto, partirà alle 19 dalla chiesa di San Giacomo e si snoderà attraverso il lungomare Amendola, facendo tre soste prima di giungere alla chiesa di San Francesco, che alle 20 sarà "teatro" di Crucifixus.
«Il Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco - spiega il presidente di Atellana, Costantino Amatruda - ci ha fatto riflettere sull'allestimento di Crucifixus: la croce da strumento di tortura diventa nel credo cattolico messaggio di redenzione e misericordia di Cristo verso il mondo umano ed è proprio su tali riflessioni che si sviluppa il testo. Il cammino spirituale che precede la rappresentazione vuole rappresentare la parabola del figliol prodigo, che è l'emblema del pentimento e poi del perdono, simbolo del Giubileo. Quindi un evento che raccoglierà in un solo afflato tutta la comunità di Maiori per rivivere la Passione attraverso l'autorità della Parola e all'espressività del teatro».
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