Tu sei qui: ChiesaChiesa, lo scambio della pace ora si farà guardandosi negli occhi
Inserito da (redazionelda), mercoledì 27 gennaio 2021 20:56:11
Scambiatevi il dono della pace. È la formula che nel nuovo Messale ha sostituito la vecchia espressione: scambiatevi un segno di pace.
Ma da quando è scoppiata l’emergenza Covid, in molte parrocchie non lo si dice più. Per ridurre al minimo i contatti si preferisce soprassedere, evitare ogni contatto, magari limitarsi a recitare insieme, i celebranti e i fedeli, la preghiera che anticipa il rito: «Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli : "Vi lascio la pace, vi do la mia pace", non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli».
Inutile dire che non potersi sfiorare, non esprimere anche con un piccolo segno concreto la volontà di creare comunione è un impoverimento. Per questo già adesso molte sacerdoti durante la Messa invitano a guardarsi negli occhi, a sorridersi, pur se da dietro la mascherina. Una scelta che la Cei approva e sostiene.
IlComunicato finale dell’ultimo Consiglio permanentesottolinea infatti che i vescovi italiani hanno deciso, a partire da domenica 14 febbraio «di ripristinare un gesto con il quale ci si scambia il dono della pace, invocato da Dio durante la celebrazione eucaristica». E visto che non sembra opportuno sostituire la stretta di mano o l’abbraccio con il toccarsi con i gomiti «può essere sufficiente e più significativo guardarsi negli occhi e augurarsi il dono della pace, accompagnandolo con un semplice inchino del capo».
Quindi all’invito «Scambiatevi il dono della pace», ai fedeli verrà chiesto «di volgere gli occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino» per accogliere e scambiare il dono della pace, fondamento di ogni fraternità. «Là dove necessario - prosegue la nota – si potrà ribadire chenon è possibile darsi la mano e che il guardarsi e prendere "contatto visivo" con il proprio vicino, augurando: «La pace sia con te», può essere un modo sobrio ed efficace per recuperare un gesto rituale».
L’abitudine di scambiarsi un segno di pace durante le celebrazioni è antichissimo.Ne parla già san Giuseppe di Nablus all’inizio del II secolo e san Cirillo di Gerusalemme, siamo al IV secolo, lo pone subito prima del dialogo del prefazio. Si tratta di un gesto importante che, come spiegano i liturgisti, è «esplicitazione del senso della comunione cristiana», rimarcando l’importanza del dono, la pace appunto, che viene dal Signore. Bisogna però fare attenzione a non esagerare con l’entusiasmo, a non eccedere nell’espressione dell’affetto. Tanto che nel 2014 la Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti, con l’approvazione del Papa, ha diffuso un documento in cui chiede sobrietà e invita anche studiare la possibilità di collocare lo scambio di pace in un altro momento della liturgia, per esempio, come avviene nel rito ambrosiano, «prima dello scambio della pace». Un gesto importante dunque, ma da vivere bene. Ricordando che non è la nostra pace che vogliano condividere ma – spiega il testo vaticano – «la pace che sgorga dalla Pasqua di Cristo».
Fonte: Avvenire
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 108436102
La piccola frazione di Sambuco, a Ravello, ha deciso di rinviare le tradizionali celebrazioni in onore di Maria Santissima della Pomice, inizialmente previste per domenica 27 aprile, a seguito della scomparsa di Papa Francesco, avvenuta lo scorso lunedì 21 aprile. Il parroco e il comitato festa, in accordo...
Anche quest’anno, il borgo di Figlino di Tramonti rinnova la sua profonda devozione verso la Beata Vergine Maria Addolorata, ma lo fa in un clima di preghiera e raccoglimento, segnato dalla recente scomparsa del Santo Padre Francesco, avvenuta lunedì scorso. Dal 24 al 26 aprile, ogni sera alle 18:45...
Alle 7:35 di questa mattina, lunedì 21 aprile, si è spento Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, 88 anni, nella sua abitazione presso la Domus Sanctae Marthae, in Vaticano. Il Direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato Vaticano, Prof. Andrea Arcangeli, ha firmato il certificato...
Con la morte di Papa Francesco, la Chiesa cattolica entra ufficialmente nel tempo della sede vacante, ovvero il periodo che precede l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. In queste ore di lutto e raccoglimento, l’Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana ha diffuso le Indicazioni...
In segno di lutto per la morte di Papa Francesco, oggi Il Vescovado ha scelto di vestire simbolicamente di nero la propria veste grafica. Un gesto condiviso con tutti i partner e inserzionisti, che hanno aderito con rispetto e sensibilità al dolore che attraversa la Chiesa e milioni di fedeli nel mondo....