Tu sei qui: GourmetLe chiacchiere di... Sigismondo Nastri
Inserito da (redazionelda), lunedì 27 febbraio 2017 20:21:27
di Sigismondo Nastri
Parliamo di... chiacchiere, magari senza aprire bocca. Solo per masticarle delicatamente e gustarle al massimo. Non mi riferisco ovviamente alle "chiacchiere e tabacchere ‘e legno ca ‘o banco ‘e Napule nun 'e ‘mpegna" ma a quelle, oltremodo squisite, che sono la più tipica specialità dolciaria del Carnevale, conosciute con nomi diversi in tutte le regioni italiane. Mio suocero, lucano d'origine, che si divertiva un mondo a prepararle per tutta la famiglia, ed era in questo un maestro, le chiamava "nocchette" per il fatto che, realizzate le pettoline, vi faceva due incisioni parallele all'interno e intrecciava con le mani (senza stringerli) i segmenti di pasta ottenuti. Anche mia moglie le prepara in maniera sublime. Come pure mia cugina Beniamina, che abita dirimpetto a me.
Per noi sono "chiacchiere" e va bene così. Altri preferiscono chiamarle bugie, frappe, ecc. ecc. Fa lo stesso. L'importante è che siano buone, leggere, delicatamente croccanti.
Ecco una ricetta con relativo dosaggio, giusto come orientamento. Ma se andate a vedere su internet vi accorgete che non sempre il rapporto tra i vari ingredienti collima. I dolci fatti in casa hanno questo di bello: ognuno li personalizza in base alla propria capacità, alla propria fantasia, alla propria esperienza. Dunque: disponete la farina (500 grammi) a fontana e mettete al centro due uova, il burro fuso - o magari la sugna, come si usava una volta - (50 grammi), lo zucchero (2 cucchiai), il sale (un pizzico), un po' di liquore (es. Limoncello o Strega, 50 grammi) e mescolate con la forchetta partendo dal centro. Poi continuate a impastare con le mani fino a ottenere un panetto liscio, che va posto in frigo per una mezz'ora. Dopo di che, dividete l'impasto in tre o quattro parti e stendete con un matterello delle sfoglie sottilissime. L'operazione può essere facilitata utilizzando la macchina per la pasta. E' chiaro che, in questo caso, l'impasto dovrà essere passato più volte, riducendo progressivamente lo spessore dei rulli, fino ad impostare il livello 6.
Tirata la sfoglia, tagliatela in rettangoli della lunghezza di circa 8 cm, fateci con una rotella dentata le due incisioni di cui ho detto sopra, intrecciate i segmenti ottenuti all'interno e calate le chiacchiere nella padella con l'olio (di arachide) bollente a friggerle. Appena si saranno dorate, scolatele, adagiatele in un piatto su carta assorbente e lasciatele raffreddare. Prima di essere servite dovranno essere spolverizzate con zucchero a velo.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 106351101
Un viaggio nel cuore della gastronomia campana in uno dei giorni tradizionalmente dedicati alla natura e al territorio: si può sintetizzare così il brunch di Pasquetta che il Caruso, a Belmond Hotel Amalfi Coast, anche quest'anno allestirà in uno dei punti più suggestivi e panoramici della struttura,...
Ancora una volta, Sal De Riso, ambasciatore della pasticceria della Costa d'Amalfi e presidente dell'Accademia Maestri Pasticceri Italiani (AMPI), ha conquistato il pubblico televisivo di "È sempre mezzogiorno" su Rai1, portando in diretta la sua versione del Tiramisù, il dessert italiano più amato nel...
Tramonti si prepara ad accogliere una nuova stagione all'insegna del gusto e dell'ospitalità con la riapertura dell'Agriturismo "Da Regina", in programma per venerdì 18 aprile. Dopo un periodo di ristrutturazione, lo storico agriturismo si presenta con una veste rinnovata ma fedele alla propria identità:...
A Ravello, dove l’arte incontra la natura e il silenzio parla più di mille parole, si apre un nuovo capitolo nella storia dell’accoglienza: nasce "La Terrazza del Professore", il nuovo ristorante dell’Hotel Villa Maria, un omaggio affettuoso e solenne a Vincenzo Palumbo, imprenditore visionario e autentico...
Si è tenuta il 9 aprile, in un clima di entusiasmo e con una cornice mozzafiato, l’inaugurazione della nuova offerta culinaria dell’Hotel Graal di Ravello. Protagonista assoluto il pizzaiolo Francesco Maiorano, originario di Tramonti, che ha proposto le sue creazioni gourmet sulla suggestiva terrazza...