Tu sei qui: Storia e StorieSan Massimiliano Kolbe a Ravello nell'estate del 1919
Inserito da (redazionelda), venerdì 14 agosto 2015 10:07:49
di Salvatore Amato
Oggi la Chiesa fa memoria di San Massimiliano Kolbe, un grande martire del XX secolo, ucciso dalla violenza nazista nel Lager di Auschwitz il 14 agosto 1941, che ha frequentato Ravello nell'estate del 1919.
Una presenza breve, ma intensa, che lo portò, dal 4 giugno all'8 luglio, nella città del suo confratello e amico, Antonio Mansi, altra luminosa figura del Francescanesimo d'inizio secolo, con il quale condivideva "l'offerta mariana all'amore", che si tradusse nella fondazione della Milizia dell'Immacolata.
Dopo la morte del giovane frate ravellese, avvenuta a soli 22 anni il 31 ottobre 1918, Massimiliano Kolbe volle scrivere, come poi fece, una sua biografia, per cui, nel 1919, si recò a Ravello.
I giorni ravellesi vennero annotati negli "Appunti di cronaca", scritti dal frate polacco con particolare minuzia, e consentono, a quasi cento anni dalla sua presenza, di rivivere quell'estate. I testi diaristici sono conosciuti attraverso le edizioni più recenti di P. Rocco Rizzo - attuale rettore del Collegio dei Penitenzieri della Basilica di San Pietro -, nella rivista "Luce Serafica", e di P. Gianfranco Grieco, Capo Ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che nel 2009, in un agile volume pubblicato per le edizioni Velar di Bergamo, riannodava i fili del rapporto tra il Martire della Carità e Ravello.
San Massimilano, dopo aver lasciato la capitale il 3 giugno, partì alla volta di Ravello sostando nel convento di Barra. Giunto a Vietri sul Mare, raggiunse Minori con l'auto. Arrivato a Ravello, cominciò a raccogliere documentazione sull'infanzia di Fra Antonio.
Si recò nella sua casa paterna e conobbe lo zio Antonio, parroco del Duomo. Nel suo "diario di viaggio" le note di cronaca si accompagnano a descrizioni estasiate del paesaggio costiero, come avvenne in occasione della visita a Sambuco, nel pomeriggio del 14 giugno 1919.
"Magnifiche visuali - scrive - le montagne, che digradano in parte a bosco e in parte a roccia, formano un burrone, nel quale mormora un ruscello di montagna; presso la sua foce c'è Minori".
Di particolare rilievo è anche la descrizione della processione di Sant'Antonio, avvenuta il giorno precedente, presieduta dall'Arcivescovo di Amalfi, Ercolano Marini, e alla quale partecipò molta gente.
Il Kolbe visitò anche Scala, il 18 e il 24 giugno, ove celebrò anche due messe, una delle quali nella cappella della famiglia Mansi.
Il 26, invece, si recò ad Amalfi per venerare le spoglie dell'Apostolo Andrea e si fermò dall'Arcivescovo Marini per una "limonata". Agli inizi di luglio, ormai in partenza verso Roma, a Napoli venne raggiunto dalla notizia della morte del padre di fra Antonio Mansi, Bonaventura, avvenuta a causa del vaiolo il 3 luglio, per cui Massimiliano Kolbe tornò a Ravello per l'ultima volta, lasciandola definitivamente l'8 luglio.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 108252109
Un altro pezzo di storia di Maiori che si chiude. Dopo una vita trascorsa al servizio della comunità, con professionalità, garbo e tanta umanità, Franco Minerva - per tutti semplicemente Franco ‘o Barbier – ha deciso di abbassare per sempre la saracinesca della sua storica bottega. Figlio dell’indimenticato...
Di Sigismondo Nastri Leggo questa notizia, guardo la foto di Andrea che ne mostra la sofferenza - senza riuscire a cancellargli il sorriso - e mi commuovo. Se ne va con lui un altro pezzo della mia vita. Riferita, voglio dire, alla mia generazione. Ormai ne siamo rimasti che ci contiamo sulle dita di...
Il 23 agosto 1962, un fresco giovedì d’estate, Amalfi diventava palcoscenico della grande poesia internazionale. Nella storica sala del Salone Morelli si svolgeva la Terza Festa Amalfitana delle Muse Latine, organizzata dalla Città di Amalfi in collaborazione con il Festival de Printemps de la Poésie...
A Vietri sul Mare un gesto di memoria per una delle più grandi tragedie ferroviarie d'Europa. Domenica 23 marzo 2025, alle ore 11.20, la comunità di Dragonea si riunirà sul sagrato della chiesa dei Santi Pietro e Paolo per la cerimonia di benedizione del nuovo pannello ceramico in memoria del disastro...
Roma, 16 marzo 1978. Una mattina di sangue e terrore scuote la Capitale e l'intero Paese. Sono le 8:50 quando, in via Mario Fani, un commando delle Brigate Rosse blocca il convoglio su cui viaggia l'Onorevole Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana. L'attacco è rapido, chirurgico, letale. Con...