Tu sei qui: PoliticaNicola Amato pronto a entrare in Fondazione Ravello
Inserito da (redazionelda), sabato 20 giugno 2020 10:03:02
La formalizzazione della concessione dell'auditorium "Oscar Niemeyer" da parte del Comune di Ravello alla Fondazione, genera le prime reazioni politiche. Il consigliere Nicola Amato del gruppo di minoranza di Ravello nel Cuore palesa il suo pensiero dal proprio account di facebook lanciando nuove proposte.
«Dopo oltre dieci anni dalla sua inaugurazione, avvenuta il 29 gennaio 2010, e gestione in house dell'Auditorium sempre contestata, il Comune di Ravello getta la spugna - esordisce Amato -. Ora la valorizzazione della struttura è affidata a una Fondazione in corso di ri..fondazione anche al fine di realizzare quel fantomatico "Progetto Ravello" di remota ideazione.
In attesa che i gioielli di famiglia (Auditorium, Villa Episcopio e Villa Rufolo) vengano conferiti definitivamente a Fondazione Ravello attendiamo, ad oggi, la restituzione della Sala Frau, l'esito dei controlli sull'operato in Fondazione dell'ultimo lustro e la rimodulazione sia dello Statuto che della pianta organica, oltre ad un piano occupazionale che parta dal basso».
Negli anni Nicola Amato, con alle spalle una quarantennale esperienza nella pubblica amministrazione quale responsabile dell'Ufficio Tributi del Comune di Ravello, si è mostrato tra i più critici verso la gestione della Fondazione Ravello e dell'Auditorium, evidenziandone più volte le falle e proponendosi per offrire il proprio contributo al miglioramento della gestione "made in Ravello", candidandosi alla direzione di Villa Rufolo.
«Diversi cittadini mi hanno suggerito di entrare nel Consiglio di Indirizzo della Fondazione per toccare con mano ed essere di ausilio alla rappresentanza comunale e al sistema da rifondare - ha scritto Amato su facebook -. Qualche anno fa mi proposi (a gratis!) alla direzione della Villa Rufolo e come risposta politica fui accusato di delirio di onnipotenza!
Oggi, da uomo libero, anche per essere conseguente alle tante missive, critiche e proposte fatte dal mio gruppo su Fondazione Ravello, lancio la sfida al Sindaco per entrare nella governance della Fondazione, in questa delicata fase, in rappresentanza degli interessi della nostra città, dei ravellesi e dell'immagine di Ravello nel mondo».
A dire il vero il sindaco Salvatore Di Martino già lo scorso gennaio aveva offerto ad Amato la terza poltrona di rappresentanza del Comune di Ravello in seno al Consiglio d'Indirizzo dell'ente che organizza il Ravello Festival. Non se ne fece nulla (con tutta probabilità non c'erano le condizioni): con lo stesso sindaco e l'avvocato Paolo Imperato entrò Michelangiolo Mansi, dimessosi il 19 maggio scorso. Il Consiglio comunale, nell'utlima seduta, ha abrogato l'articolo 7 del regolamento sugli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni.
Negli ultimi tre mesi, con il commissariamento affidato all'avvocato Almerina Bove, in casa Fondazione tante cose sono cambiate. Amato potrebbe ripensarci e accettare. Prima del 20 settembre (data delle elezioni regionali) con ogni probabilità la Fondazione Ravello dovrà avere un presidente. Prima, però, bisognerà approvare lo statuto.
Stando ai bene informati il documento, stilato dagli uffici regionali, è gà pronto da tempo. Se ne attende soltanto la ratifica.
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