Tu sei qui: AttualitàIl grido dell'uomo, il silenzio di Dio
Inserito da (redazionelda), sabato 27 agosto 2016 12:04:13
di Padre Enzo Fortunato* (dal Corriere della Sera di oggi)
Conosco bene il grido dell'uomo nella tempesta del terremoto, perché anch'io ho gridato quel giorno, il 26 settembre del '97, all'interno della Basilica superiore di San Francesco, quando il sisma colpì Assisi e molti comuni umbri e marchigiani. Poi - dopo quella lunghissima e terribile scossa - cadde il silenzio, mentre la polvere sollevata dalle volte cadute dall'alto riempiva la navata, lasciando a terra i corpi di quattro fratelli e un pezzo di storia dell'arte.
Ad essere colpito durante il sonno, ancora una volta, è il centro Italia. Oggi come allora il sisma ferisce i nostri centri storici. La memoria delle nostre tradizioni. Allora come oggi svegliati di soprassalto dal boato e l'attesa, sperando che tutto finisse - e finisca - il prima possibile. Ricordo, diciannove anni fa, la corsa e la conta dei confratelli, drammatiche nel nostro scambio di sguardi perché alcuni mancavano all'appello. Conosco il silenzio, lo smarrimento e il pensiero a Dio: imbrattato di polvere, la corsa verso l'esterno a respirare aria, a chiedermi perché, a cercare risposte dentro di me, uomo di chiesa.
Il grido dell'uomo, il silenzio di Dio. Siamo noi, forse, chiamati a rispondere alle "domande" che Egli suscita in noi, trasformando la nostra esperienza di sofferenza e di dolore - la nostra "Passione" - in risposte di umanità e di solidarietà. Francesco d'Assisi non spiega la sofferenza ma incontrandola cambia il suo orizzonte. Da una vita per sé a una vita per gli altri. E se il filosofo Camus, di fronte al dolore dirà: non mi inginocchierò mai sotto questo Cielo di sofferenza, noi invece, come figli di Francesco, ci inginocchiamo per lenire e dare senso alla nostra vita.
E allora dov'é Dio? E' nella presenza di nuovi angeli custodi, in quei giovani volontari, in quei pompieri, in quelle donne e in quegli uomini di buona volontà che si fanno prossimi, che non fanno battere le lancette dell'orologio ma quelle del cuore. Che non scappano e che rispondono al grido dell'uomo di dolore e disperazione. E' la risposta della speranza all'angoscia, della fede alla nostra fragilità.
Ma anche, chi è Dio? Il nostro è un Dio delle parole, dei gesti, dei silenzi, come raccontato nella Bibbia. Oggi sento di riprendere quei 365 "non temere" che ritmano l'intero percorso del Testo Sacro. E' la parola di Dio per ogni giorno dell'uomo. Per quelli tristi come per quelli gioiosi. Per quelli della disperazione come per quelli della speranza.
Il Dio dei gesti è quello del buon Sammaritano, del buon Pastore, del Padre Misericordioso che lascia tutto per andare incontro all'uomo. Per cercarlo e chiamarlo per nome. Per dirci che ci conosce meglio di noi stessi e che ci aspetta sempre, ci perdona e ci cura con cuore di madre.
Ma il nostro è anche un Dio di silenzi. Come ha ricordato Papa Francesco: "Pensate ai grandi silenzi nella Bibbia: per esempio il silenzio nel cuore di Abramo, quando andava con suo figlio per offrirlo in sacrificio. Due giorni, salendo sul monte, ma lui non osava dire qualcosa al figlio, anche se il figlio, che non era sciocco, capiva. E Dio taceva. Ma il più grande silenzio di Dio è stato la Croce: Gesù ha sentito il silenzio del Padre, fino a definirlo 'abbandono': 'Padre perché mi hai abbandonato?' ". Oggi gridiamolo quel dolore perché ci sono silenzi che non possiamo comprendere né spiegare se non guardando la Croce. Oggi molte lacrime bagneranno visi e bare, esprimeranno l'abbandono di Dio e il suo silenzio. Ma inaspettata, arriverà la Resurrezione.
*Direttore Sala Stampa Sacro Convento di Asisi e della rivista San Francesco Patrono d'Italia
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 108137103
L'8 e il 9 giugno 2025 l'Italia sarà chiamata al voto su un referendum popolare con cinque quesiti di forte impatto politico, giuridico e sociale. Due giornate di voto che potrebbero ridefinire il concetto di cittadinanza e intervenire in modo significativo sul mondo del lavoro. I referendum, dichiarati...
La Regione Campania avvisa le destinatarie della misura "Voucher per l'erogazione dell'assegno unico per i nuovi nati secondogeniti" che, con decreto dirigenziale n. 71 del 28/03/2025, di prossima pubblicazione sul BURC (Bollettino Ufficiale della Regione Campania), è stato fissato al 15 aprile 2025...
Le opportunità del Piano Olivicolo Regionale ideato dalla Coldiretti Campania e i finanziamenti regionali per la zootecnia delle aree interne sono state il filo conduttore dell'incontro fra il mondo agricolo e il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. "Dobbiamo puntare sugli allevamenti...
Dietro ogni lettera in ritardo o pacco smarrito c'è spesso una realtà invisibile fatta di contratti a termine, turni instabili e mancanza di tutele. A raccontarlo sono i membri dell'associazione "Precari in Rete", un gruppo di lavoratori precari di Poste Italiane che oggi annunciano l'avvio ufficiale...
A Positano è stato ufficialmente presentato il nuovo sito web del Comune, frutto di un anno di lavoro e di un progetto complesso che rientra tra le azioni finanziate con fondi del PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. «Sin dal primo momento l'Amministrazione Comunale ha voluto dedicare massima...