Tu sei qui: PoliticaTurismo e viabilità per la Costiera Amalfitana: pronti 100 milioni di euro per avviare nuove infrastrutture strategiche
Inserito da (redazionelda), giovedì 18 maggio 2017 06:20:32
Si è tenuto ieri pomeriggio al Comune di Amalfi l'incontro dibattito organizzato da Confindustria Salerno dal titolo "Costa d'Amalfi: turismo, trasporti e viabilità" avente come tema appunto un sistema di mobilità integrato ed alternativo a quello attuale in Costiera Amalfitana. Presenti l'assessore regionale allo Sviluppo e Promozione del Turismo, Corrado Matera, il presidente della Commissione Urbanistica, Lavori Pubblici e Trasporti della Regione Campania, Luca Cascone ed il Presidente di Confindustria Salerno Andrea Prete.
Le difficoltà di circolazione sulla Statale 163 Amalfitana ed un piano strategico di mobilità in Costa d'Amalfi sono stati gli argomenti al centro del dibattito che ha fatto registrare la presenza di molti Sindaci del comprensorio oltre che di gran parte dell'imprenditoria made in Amalfi Coast.
A fare gli onori di casa introducendo il tema e i relatori è stato il sindaco Daniele Milano che ha ringraziato l'amministrazione De Luca e l'ANAS per l'impegno immediato teso a tamponare la grave emergenza viabilità con l'impiego di nuovi ausiliari del traffico ed il nuovo dispositivo sulla viabilità rimarcando però l'importanza di una progettualità a medio e lungo termine volta a creare sistema di mobilità "Costiera Amalfitana".
La parola subito al presidente Gruppo Alberghi di Confindustria Salerno, Gino Schiavo, che in modo chiaro e diretto ha portato all'attenzione dei presenti i problemi atavici della nostra Costiera.
"Il nostro territorio non è adatto al turismo mordi e fuggi - ha esordito Schiavo - Un' opera strategica non c'è mai stata in Costa d'Amalfi, ogni comune ha delle criticità diverse e nessuno è riuscite mai a sintetizzarle mettendole a sistema. Il turismo va gestito in modo organico con scelte che, una volta fatte, vanno attuate. Non blandi provvedimenti di 'mantenimento' ma una vera e propria terapia d'urto che possa finalmente mettere la parola fine alle problematiche (sempre le stesse n.d.r.) che da anni affliggono il nostro territorio".
La parola poi all'"uomo dei tunnel", come si è ironicamente autodefinito il presidente di Confindustria Andrea Prete, che ha precisato quanto in passato siano stati commessi errori "calando scelte dall'alto" senza coinvolgere i cittadini residenti, le imprese e le istituzioni locali della Costa d'Amalfi.
L'incontro è stato impostato con la logica più del dibattito che del convegno, un punto di incontro tra le parti per mettere al parola fine ai disagi cronici, progettando interventi strutturali ad ampio raggio in tema di trasporto e mobilità.
Articolato e meno politico l'intervento dell'ingegner Luca Cascone (nel video in basso girato in diretta insieme all'intervento dell'Assessore Matera) che ha messo sul piatto della bilancia i 100 milioni iniziali stanziati dalla Regione Campania che, se non dovessero bastare, si impegna fin d'ora a trovare ulteriori coperture per creare un sistema di mobilità alternativo a quello fin qui utilizzato.
Meno convincenti le parole dell'assessore Matera che si è limitato ad uno spot elettorale sul governatore De Luca parlando di promozione e valorizzazione della Costiera Amalfitana e del Cilento, annunciando in questa sede anche un nuovo portale di promozione della Campania.
Al termine degli interventi istituzionali il dibattito è iniziato con i Sindaci della Costa d'Amalfi che hanno, ognuno con la propria sensibilità, descritto la propria idea di mobilità con l'eccezione del sindaco di Positano, decisamente più pragmatico, che invece ha portato all'attenzione il vero problema della Costa d'Amalfi: la regolarizzazione degli accessi dei pullman turistici.
Polemico quanto basta il sindaco di Furore Raffaele Ferraioli che ha esibito un documento datato 1910 dove a seguito di forti piogge si chiedeva al Governo di allora di intervenire con soluzioni strutturali al problema di mobilità del nostro territorio. Tra gli scettici anche il sindaco di Scala e presidente della Comunità Montana, Luigi Mansi.
Non sono mancate anche voci fuori dal coro tra le persone in platea intervenute. L'ingegnere Pierluigi Califano, vice presidente dell'APCA (l'associazione professionisti costiera amalfitana) ha consegnato all'onorevole Cascone ed all'assessore Matera i tredici punti per l'adeguamento del PUT dichiarando: "Dobbiamo essere consapevoli che non ci può essere uno sviluppo sostenibile della mobilità in costiera senza la modifica di uno strumento urbanistico ormai obsoleto creato benquarant'anni fa. Speriamo che queste proposte, come promesso, siano oggetto di valutazione e studio e siano compulsate dalla conferenza dei sindaci".
Perfetto invece l'intervento dell'imprenditore positanese Vito Cinque, Hotel San Pietro, che ha spiegato con un esempio molto semplice quello che sta avvenendo in Costiera Amalfitana: "Non posso invitare a casa mia 50 persone se al massimo ne posso ospitare 8". Cinque ha anche rimarcato come si tenda, anche a livello istituzionale, confondere la Penisola Sorrentina con la Costiera Amalfitana (è ancora on line l'imbarazzante portale di promozione costato 2 milioni di euro www.costiera.it ndr). Un intervento preciso e mirato più volte interrotto dalla platea, formata per lo più da cittadini ed imprenditori del comparto turismo, con applausi a scena aperta.
Sorrento ha una capacità ricettiva decisamente superiore alla Costa d'Amalfi e continua a promuoversi sfruttando la vicinanza al nostro territorio. Il risultato è che le persone che arrivano in penisola, attratti da prezzi decisamente inferiori, vogliono visitare Positano, Amalfi e Ravello, venendo soddisfatte tramite l'offerta di "escursioni turistiche" (veri e propri tour de force ndr) utilizzando centinaia di bus turistici che quotidianamente invadono la Divina trasformandola in un vero e proprio inferno.
Oggi si riunirà la conferenza dei Sindaci che dovrà cercare di trovare un punto di incontro tra le varie anime (e soprattutto esigenze) dei nostri territori. Il dubbio e la preoccupazione, palesata anche dal Sindaco di Conca dei Marini, è che con le nostre divisioni interne c'è il rischio concreto di ritrovarci tra diversi anni a parlare degli stessi problemi ancora irrisolti.
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