Tu sei qui: PoliticaTrionfo a Cinque Stelle in Costiera Amalfitana, PD non pervenuto: è sconfitta del sistema De Luca
Inserito da (redazionelda), lunedì 5 marzo 2018 20:26:18
di Alfonso Minutolo*
A poche ore dalla chiusura dei seggi, a urne ancora calde, ci si sbizzarrisce ad analizzare i dati, in attesa che i big facciano le loro mosse che saranno determinanti per stabilire i nuovi equilibri nazionali.
Sul Vescovado troviamo tutti i dati relativi al nostro territorio. Se li andiamo ad analizzare, non possiamo fare a meno di notare la performance del M5S che in linea con il dato provinciale si proietta in prima posizione, eleggendo ai collegi uninominali di Camera e Senato sia Nicola Provenza che Andrea Cioffi.
Per quanto riguarda la nostra regione invece, il movimento fondato da Grillo e Casaleggio si aggiudica tutti gli uninominali della Camera tranne quello di Agropoli che va al Centrodestra e tutti i collegi del Senato.
Naturalmente, in un'ottica meridionale della mappa del voto, il dato campano è perfettamente in media.
Da notare il risultato della Lega che riscuote nel collegio di Salerno ben 8.113 voti pari al 4,9% di cui ben 846 in Costa d'Amalfi.
Il risultato che però più fa scalpore per la fragorosità con cui arriva è il flop del PD che perde nella stragrande maggioranza dei comuni senza portare a casa nessun collegio uninominale ne in regione ne al sud, pur schierando pezzi di artiglieria pesante come nei collegi di Salerno e Agropoli dove in lizza c'erano Piero De Luca e Franco Alfieri, rispettivamente figlio e fedelissimo del governatore della Campania Vincenzo De Luca i quali, a seguito di clamorosi flop, si classificano terzi e staccati.
Certamente vincente è stata la strategia del M5S di schierare in tutti i collegi uomini come Nicola Provenza, in grado di spaccare gli elettorati avversari grazie al richiamo trasversale che hanno portato con se come dote.
Se a questo inoltre aggiungiamo la tendenza positiva nazionale dei 5 Stelle e il momento più buio della storia del partito di Renzi, ne viene fuori la sonora scoppola che il PD ha incassato nelle città e nelle periferie.
Per la prima volta dopo un bel po' di tempo, la sconfitta riguarda, anzi, porta il marchio del Governatore della Campania Vincenzo De Luca poiché, nonostante il forte impegno personale che è arrivato anche a coinvolgere molti comuni del salernitano, non solo non porta niente a casa nella sua città natale ma addirittura fa una pessima figura anche a Caserta dove il suo primogenito Piero è candidato capolista nel plurinominale.
Insomma, per il PD si è verificata una vera catastrofe in termini politici di merito ma anche di metodo. Certamente avranno influito le recenti polemiche derivate dall'inchiesta di Fanpage sulla gestione dei rifiuti che già ha causato le dimissioni del secondogenito di De Luca Roberto dalla carica di assessore al Comune di Salerno e da cui è nata un'inchiesta giudiziaria che sta tutt'ora andando avanti.
Non pervenuta infine la nuova forza politica guidata da Pietro Grasso Liberi e Uguali che, in media con il trend nazionale, è da trasmissione "Chi l'ha Visto".
*Attivista politico M5S
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