Tu sei qui: PoliticaTrasporto pubblico: «Licenze a pioggia mandano in tilt la Statale Amalfitana», la denuncia dei Cinque Stelle
Inserito da (redazionelda), sabato 23 giugno 2018 09:01:18
«Anche quest'anno, in linea con la logica scellerata e incomprensibile delle scorse stagioni estive, sono state rilasciate dalla Regione Campania licenze a pioggia e senza alcun criterio ad aziende per l'esercizio di trasporto pubblico lungo l'itinerario della Strada Statale 163 Amalfitana». A sostenerlo è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, firmatario di un'interrogazione al governatore Vincenzo De Luca.
«La conseguenza, come già testato nelle scorse stagioni - aggiunge Cammarano - , è un numero indescrivibile di mezzi che vanno ad inflazionare un'arteria sulla quale il traffico veicolare, già di per sé insostenibile, sta cominciando a fare i conti con una quantità indescrivibile di bus turistici. Tenuto conto che le aziende concessionarie registrano quotidianamente più di 60 corse in uscita da Amalfi, non si comprende in base a quale criterio di maggiore efficienza vengano rilasciate ulteriori autorizzazioni ad aziende per il trasporto pubblico locale».
Nella sua interrogazione il consigliere regionale chiede di sapere «quante siano le autorizzazioni per l'esercizio di trasporto pubblico concesse nell'ultimo triennio sulla SS 163 e quante corse sono state autorizzate. E se, inoltre, sia stato effettuato uno studio dalla Regione per valutare la non sovrapposizione delle autorizzazioni che tenga conto della sicurezza stradale e dell'impatto sull'ambiente».
«Ai reali rischi per l'incolumità dei pedoni - sottolineano i consiglieri comunali M5S di Praiano Fiorella Fusco, Diego Cuccurullo e Arturo Terminiello - si aggiungano i disagi quotidiani per residenti e turisti. Di fronte a tutto questo, sorprende l'indifferenza dei sindaci, che si assumono la totale responsabilità dei pericoli che ne derivano. A questo punto riteniamo utile un coordinamento reale tra enti locali e istituzioni sovraordinate, ma anche investimenti per uno studio di settore che prospetti soluzioni sostenibili, tecnologiche e integrate, e passa per una riduzione drastica dei mezzi in transito, non certo per soluzioni tampone come le licenze occasionali».
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