Tu sei qui: PoliticaSorti ex Confettificio Pansa in Consiglio comunale. Sindaco Milano: «Inutile acquistare immobile fatiscente»
Inserito da (redazionelda), venerdì 26 ottobre 2018 20:48:41
Si è tenuto questo pomeriggio il Consiglio comunale per la discussione della proposta di pieno acquisto dell'ex "Confettificio Pansa", di cui la Provincia di Salerno ha posto in vendita la sua quota (pari al 79%) con asta fissata per il prossimo 6 novembre. Il Comune di Amalfi detiene il 21%, acquisito nel 2005 per la cifra di 330mila euro. L'Amministrazione dell'epoca, guidata dal sindaco Antonio De Luca (oggi capo dell'opposizione che ha chiesto la trattazione dell'argomento in Consiglio comunale) intese concorrere all'acquisto dell'immobile per destinarlo a "Strutture di servizio e di supporto al sistema di accoglienza turistica locale" (sala congressi ed auditorium) ed un "Centro di alta formazione e ricerca nel settore audiovisivo e dei sistemi di Comunicazione", in cordata con altri enti riuniti nel neonato "Consorzio Ateneo".
Nel giugno 2003 l'Agenzia del Territorio fu incaricata di stimarne il valore e già osservava che "lo stato generale di conservazione del complesso è pessimo, con diffusi problemi statici delle strutture murarie". Valutava quindi l'immobile 1 milione e 380 mila euro tenendo già conto della possibilità - riservata esclusivamente al Comune - di poter mutare la destinazione d'uso da opificio ad "uffici e servizi". Tuttavia, nel gennaio 2004, un ingegnere del Comune rese un proprio parere sulla relazione estimativa dell'Agenzia del Territorio, indicando invece in 1 milione e 625 mila euro il congruo prezzo per l'acquisizione dell'immobile, cifra a cui il vecchio opificio fu poi acquistato da Comune e Provincia qualche mese dopo.
Cosa è stato fatto da allora? L'ultimo bilancio depositato del Consorzio Ateneo risale al 2009 e mai alcuna attività è stata intrapresa all'interno dell'immobile. Nel frattempo, però, il tetto del fatiscente complesso ha ceduto, costringendo Provincia e Comune ad una ulteriore esborso di 150mila euro (di soldi pubblici) per la sua messa in sicurezza.
Il pensiero del sindaco di Amalfi Daniele Milano che ha ricostruito la vicenda: «Confesso di non essere un grande estimatore della rincorsa ad ogni costo alla proprietà/gestione pubblica degli immobili Men che meno lo sono del principio secondo cui "a quel prezzo si compra e poi si vede cosa fare" con cui nel 2009 è stato giustificato, anche l'acquisto del rudere di una vecchia centrale idroelettrica in località Selva per circa 200 mila euro da parte del Comune di Amalfi.
In pratica, tra il 2005 e il 2009, sono stati destinati circa 530 mila euro all'acquisto di immobili fatiscenti: risorse che al tempo il Comune di Amalfi avrebbe potuto diversamente impiegare - ad esempio - nella manutenzione dei cimiteri comunali (versanti nelle condizioni attuali proprio a causa di decenni di incuria politica) o nella già obbligatoria verifica di vulnerabilità sismica di tutti gli edifici scolastici comunali, a cui solo la mia Amministrazione ha poi fatto fronte nel 2016.
Non ci sembra una grande idea impegnare quasi 1 milione di euro dei cittadini amalfitani per un immobile fatiscente. Soprattutto in assenza di un'idea progettuale e di uno straccio di stima di costi di ristrutturazione che, all'epoca, venivano già quantificati in circa 7 miliardi di lire. Oggi chissà.
Avrebbe forse un senso per mettere una "pezza" ad un acquisto, purtroppo rivelatosi incauto, da parte di chi ne è stato protagonista e che oggi siede nelle fila della minoranza (il riferimento è all'ex sindaco di Antonio Del Luca). Da parte di chi oggi grida alla possibile "speculazione di privati" ma non ebbe problemi a siglare, anni fa, gli atti per concorrere al famoso Project Financing per la riqualificazione del Porto di Amalfi (quel Project non è mai decaduto o tramontato così come è stato fatto credere in campagna elettorale, ma è semplicemente "dormiente").
Dovremmo fare, in conclusione, tesoro del passato e a tal proposito risulta illuminante la dichiarazione di un consigliere comunale resa nella seduta che determinò l'acquisizione dell'Ex Confettificio: "Io voto contro all'acquisto. Oggi può anche essere considerata una modica cifra ma quello che più mi preoccupa è quello che in futuro avverrà, mancando un'adeguata e chiara progettazione con relativo piano economico che chiarisca il costo dell'intera operazione, sia di acquisto che di vendita".
Correva l'anno 2004: errare è umano, perseverare è diabolico».
Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.
Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l'informazione di qualità, sostieni Il Vescovado!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie del Vescovado, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
rank: 103518103
L'esplosione delle ostilità in Ucraina nel 2022 si è rivelata finora una manna per i generali occidentali e i magnati dell'industria militare, mentre i vertici della NATO si affrettavano ad aumentare le spese militari. Quest'anno, 23 dei 32 membri dell'alleanza hanno rispettato la linea guida della NATO...
"Le famiglie e la natalità continuano ad essere una priorità del Governo Meloni". Lo dichiara, in una nota, la deputata salernitana Imma Vietri, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Commissione Affari Sociali della Camera. "Dopo aver aumentato del 50% l'assegno unico per il primo anno di vita del neonato,...
"Il 'teatro di Eduardo' del carcere minorile di Nisida potrà tornare alla luce: la manovra, grazie a una norma che ho voluto personalmente promuovere, stanzia 1.045.000 euro per il recupero conservativo del teatro, un intervento atteso da tempo che consentirà di restituire ai giovani detenuti un luogo...
"Ringrazio il Governo Meloni e in particolare il Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci per la sensibilità mostrata in merito alla proposta di escludere gli Enti del Terzo Settore dall'applicazione dell'articolo 112 contenuto nella nuova Legge di Bilancio". Lo dichiara,...
Il quadro tendenziale di cui al DEF (Documento di Economia e Finanza) di aprile 2024 riportava questi valori presentati dal governo del nostro Paese: deficit 2023, 7,4%; tendenziale preconsuntivo 2024, 3,7%%, previsione 2025, 3,3%, nel 2026, 2,8% e nel 2027, 2,6%. A dicembre 2023, quindi, il deficit...