Tu sei qui: PoliticaRipresa contagi in Campania, De Luca punta dito su scuola e movida: «A breve decisioni importanti, situazione insostenibile»
Inserito da (redazioneip), venerdì 5 febbraio 2021 15:36:39
«Stiamo assistendo ad una ripresa forte di contagi. La Regione Campania ha goduto per settimane della zona gialla. La zona gialla, però, si accompagna con controlli zero. Era prevedibile, dunque, che si arrivasse ad una ripresa di contagio, anche forte. Registriamo in Campania un tasso di positivi estremamente pesante, viaggiamo sui 1500 nuovi positivi, tasso di contagio 10%. I canali della ripresa dei contagi sono due: la movida e la riapertura delle scuole. Questi sono i due canali principali della diffusione del contagio».
Sono le parole del presidente Vincenzo De Luca che questo pomeriggio, nel corso della consueta diretta del venerdì pomeriggio, ha fatto il punto della situazione sull'epidemia Covid-19, sulle scuole e sulla campagna di vaccinazione.
«Dobbiamo dire con chiarezza al Governo che bisogna prendere decisioni nazionali adeguate al contagio, che è già in atto. - spiega De Luca - Il Governo ha fatto una scelta che non abbiamo mai condiviso, ovvero utilizzare mezze misure e creare le zone, che non hanno risolto il problema, stressando i cittadini e non contenendo il contagio. I ristori alle categorie colpite, inoltre, non sono arrivati. Dobbiamo fare un discorso di verità: quando ci sono comportamenti irresponsabili nelle zone in cui sono state riaperte le attività economiche non viviamo, ma prolunghiamo l'epidemia. Togliamo la vita ai nostri figli. Se ci comportiamo così, prolungando nei mesi l'epidemia, otteniamo solo l'effetto opposto rispetto a quello che vorremo ottenere. Senza controlli e comportamenti rigorosi prolunghiamo il calvario».
«L'unica risposta è la vaccinazione di massa, ma ci vorrà ancora tempo. - continua De Luca - In Campania abbiamo ricevuto 50mila vaccini in meno in relazione alla popolazione campana. Se andiamo con questo ritmo, 100mila vaccinati al mese, noi impiegheremo tutto il 2021 e tutto il 2022 e una parte del 2023 per vaccinare tutti. C'è gente che dice che ci vaccineremo tutti entro la fine dell'anno. Evitiamo queste docce fredde. Questi sono i numeri sulla base dell'attuale distribuzione in Italia».
«Il problema del Covid si intreccia con la scuola, ovviamente. - prosegue il governatore - Avevo dato alcune raccomandazione al mondo della scuola, raccogliendo le preoccupazioni dei genitori e dei docenti. Siamo andati avanti in queste settimane con le pressioni della ministra Azzolina, che io considero il peggiore ministro dell'Istruzione che l'Italia abbia mai avuto, ad aprire le scuole. Io vi parlo da padre di famiglia. Anche io comprendo le difficoltà della didattica a distanza, ma bisogna partire da una convinzione: la priorità assoluta è tutelare la salute dei nostri figli. Credo che su questo dovremo essere tutti d'accordo. L'Unità di Crisi si riunirà tra qualche ora e ci darà il suo orientamento. Nelle prossime ore, dunque, prenderemo una decisione. L'Asl, tuttavia, ci ha fornito già dei dati. Nella fascia di età 0-5 anni abbiamo registrato 573 positivi, nella fascia da 6-10 anni abbiamo registrato 617 casi positivi, nella fascia 11-13 anni abbiamo registrato 351 positivi, nella fascia 14-19 anni abbiamo registrato 739 positivi. Complessivamente, nel periodo 25 gennaio-4 febbraio, abbiamo avuto 2280 nuovi positivi. Vedremo quello che valuterà oggi l'Unità di Crisi Regionale, ma è evidente che questa situazione non la possiamo reggere».
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