Tu sei qui: PoliticaReferendum respinto a Maiori, “Cambiamo Rotta”: «Tra Sindaco e Comitato c’è solo uno scontro politico»
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), lunedì 30 settembre 2024 10:00:53
«Ma siamo sicuri che se il referendum fosse stato promosso da persone veramente disinteressate, lontane dalle dinamiche politiche e senza vecchi scheletri nell'armadio, la posizione della maggioranza sarebbe stata la stessa?».
A porsi questa domanda è il gruppo civico "Cambiamo Rotta", che ha pubblicato una riflessione in merito al fatto che, durante il consiglio comunale del 26 settembre, il sindaco di Maiori, Antonio Capone, ha respinto formalmente la richiesta del Comitato Promotore del Referendum Popolare che aveva avanzato l'istanza per l'indizione di un referendum abrogativo su due progetti di grande impatto: la costruzione della galleria tra Maiori e Minori e l'istituzione di un depuratore consortile.
Dura la reazione del Comitato, che ha replicato: «Lo Statuto e il Regolamento comunale sono chiari: il comitato promotore, formatosi con la sottoscrizione di 78 cittadini, ha il diritto di chiedere l'avvio delle procedure referendarie e l'istituzione di una commissione per valutare l'ammissibilità dei quesiti. IL SINDACO HA IL DOVERE DI ISTITUIRE LA COMMISSIONE! Invece, per evitare di seguire le corrette procedure, si è preferito gettare fumo negli occhi, e il sindaco Capone ha dichiarato che tale richiesta è "irricevibile" adducendo motivazioni pretestuose e tra queste tirando in ballo la necessità delle autentiche delle firme costituenti il comitato referendario, assolutamente non previsto né dallo statuto né dal regolamento referendario comunali».
Il gruppo civico ha fatto una propria analisi, che vi riportiamo integralmente.
«Quando scriviamo che questa battaglia referendaria si è trasformata in scontro politico tra fazioni, lo facciamo in scienza e coscienza. Il comitato ha pubblicato due pagine per evidenziare le loro motivazioni... Nessuno ha messo in dubbio che su un punto i promotori hanno ragione da vendere, quello fatto finora è assolutamente corretto: la costituzione in comitato di 50 elettori sottoscrittori e la richiesta di istituzione della commissione del referendum entro 15 giorni dalla richiesta. Questa commissione si sarebbe dovuta esprimere sull' ammissibilità dei quesiti, non rientrava nelle competenze del sindaco e del Consiglio comunale dibattere e deliberare sulla proposta... Fino a questo punto siamo tutti d'accordo, c'è stata una grossa falla nella gestione, da parte dell'amministrazione. Ci chiediamo però, come mai, il comitato non faccia menzione dell'altro punto inserito nella delibera di consiglio di giovedì scorso, la non esclusività delle competenze comunali sulle due opere, requisito essenziale per l'ammissibilità del referendum. Su questo invece, c'è una falla comunicativa e tecnica da parte del comitato, non c'è dubbio. Quanti sottoscrittori sono a conoscenza delle delibere oggetto dei referendum? Esistono delibere di indirizzo chiare? Il consiglio si è espresso in merito? Il nostro Comune ha recepito e fatto proprio il progetto provinciale del depuratore? Il nostro Comune ha recepito e fatto proprio il progetto ANAS della galleria? Queste due opere sono inserite nel piano triennale delle opere pubbliche del nostro Comune?
Secondo noi i tempi non sono stati azzeccati. Secondo NOI, bisognava attendere che il Consiglio comunale si esprimesse CHIARAMENTE sulla volontà di realizzare le due opere, a quel punto, essendo chiaro l'indirizzo dell'amministrazione comunale si sarebbe potuto procedere alla trafila referendaria. Ad oggi, da quello che trapela, le delibere sulle quali si è costruita la battaglia referendaria, sono datate e prive di indirizzo chiaro e preciso. Vogliamo inoltre ricordare che, a bloccare lo scellerato progetto del depuratore in Costa d'Angolo, furono dei privati cittadini, a loro spese e senza nessun aiuto politico. Anche quello era un Depuratore consortile, anche quello avrebbe deturpato il paese... È SOLO UNO SCONTRO POLITICO e ci dispiace immensamente per i tanti che spassionatamente e senza secondi fini, stanno portando avanti questa battaglia! Cambiate Rotta!».
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