Tu sei qui: PoliticaRavello, ultimo Consiglio comunale di Vuilleumier celebrato in gran segreto. Rinascita: «Mago Silvan ha giocato l’ultima carta»
Inserito da (redazionelda), mercoledì 1 giugno 2016 11:08:10
Si è svolto ieri sera il Consiglio Comunale di Ravello per l'approvazione del bilancio di Previsione dell'esercizio finanziario dell'anno in corso. L'ultima assise del mandato dell'amministrazione comunale in carica che grazie alla sua maggioranza ha approvato, a cinque giorni dal confronto elettorale, il documento programmatico più importante della vita amministrativa, si è svolta in gran segreto. Alcuna comunicazione, infatti, è stata diramata, nemmeno agli organi di stampa come sempre accaduto in questi cinque anni attraverso il buon servizio reso dall'ufficio stampa del Comune coordinato dall'ottimo collega Luigi D'Alise. Solo la nota del sodalizio "Rinascita Ravellese", pervenutaci in nottata, ci ha informati che il Consiglio comunale si era celebrato.
Pertanto si pubblica integralmente, per completezza d'informazione, nota del sodalizio guidato dall'avvocato Salvatore Di Martino, in attesa di un comunicato ufficiale di Palazzo Tolla, che spieghi le ragioni per le quali non è stata opportunamente pubblicizzata l'importante assemblea.
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Si è consumato oggi (ieri ndr) l'ultimo atto di una rappresentazione teatrale: "cinque anni di Insieme per Ravello alla guida del nostro Paese". Partita come promessa di commedia a lieto fine, è diventata da subito una farsa, per chiudere da vero e proprio "Dramma" quale simulacro di un disastro annunciato. Più che un consiglio Comunale per l'approvazione del bilancio di previsione 2016 e di quello di programmazione triennale 2016-2018, l'atmosfera ed i contenuti erano da "funerale". E' mancato solo che il celebrante recitasse il formulario per il sacro rito della sepoltura, anziché sciorinare numeri e leggi.
Probabilmente quale mera liturgia esorcizzante, il Sindaco uscente, ribattezzato ultimamente "mago Silvan", ha giocato l'ultima carta allegando agli atti e quindi al Bilancio la stessa relazione programmatica del 2011. Più che un errore da copia e incolla sbagliato, crediamo davvero che si sia trattato di un maldestro tentativo da macchina del tempo, per riportare la lancetta e il calendario a quel 2011 che segnò l'inizio della loro fine, ma anche del periodo più buio e disonorevole per Ravello e la sua storia postbellica.
Unica nota stonata per un funerale che si rispetti, la mancanza dei parenti, almeno quelli stretti: c'era il deserto dei tartari a seguire il Consiglio Comunale chiamato ad approvare l'atto deliberativo più importante e strategico per Ravello, come lo è per Roma e Milano. Ma le prove generali delle sere scorse erano già fin troppo chiare: neanche le annunciate presenze di porporati napoletani sul palco per i loro riti propiziatori, erano riuscite a riscaldare gli animi di un popolo tradito che li ha abbandonati da parecchio. Probabilmente finanche qualche commediante, da ultimo aggregato alla compagnia teatrale, ha preferito girare per le case di Ravello a raggranellare almeno qualche preferenza per contenere il danno personale.
Non poteva chiudere diversamente il quinquennio questa Amministrazione scialba e incolore, approvando il documento programmatico e di bilancio l'ultimo giorno utile. Di fatto, l'unica cosa certa e inequivocabile del bilancio approvato, è lo 0,00 (zero) che riempie le caselle dei mutui previsti per le annualità future. L'Amministrazione uscente lascia un vuoto di bilancio avendo speso tutto e avendo impegnato e ipotecato anche i bilanci futuri per ottenere il nulla, di cui in queste sere hanno l'ardire di menare vanto.
Foto di repertorio
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