Tu sei qui: PoliticaRavello: «Stato di inerzia espone Fondazione a rischi», Revisori conti convocano nuovo CdI per 26 marzo
Inserito da (redazionelda), martedì 17 marzo 2015 13:52:59
(ESCLUSIVA) E' stata nuovamente richiesta la convocazione del Consiglio Generale di Indirizzo della Fondazione Ravello per l'elezione del nuovo Presidente e Cda. Il Collegio dei Revisori dei conti, formato da Pierfrancesco Lupi, Francesco Tipaldi e Raffaello Forcellino, dopo il mancato svolgimento dell'adunanza già convocata lo scorso 26 febbraio per il 10 di marzo(quando i presenti trovarono chiuse le porte della sede), dirama nuova convocazione per giovedì 26 marzo prossimo, alle 15 e 30, presso la sede legale della Fondazione, in via Wagner, con all'ordine del giorno la nomina del nuovo Presidente e del Cda. Gli inviti sono stati inoltrati agli undici consiglieri di indirizzo.
Con questo ennesimo atto i Revisori dei conti, in ossequio alle leggi vigenti in materia, tutelano il loro ruolo di organo terzo e garantista d'imparzialità sostenendo che questo «stato di inerzia espone Fondazione Ravello a rischi».
Intanto, da Villa Rufolo, il segretario generale Secondo Amalfitano si dice sereno, sicuro della sua condotta da egli stesso definita «assolutamente irreprensibile, trasparente e legittima» e attende la conclusione delle procedure di commissariamento dell'Ente avviate dalla Regione Campania che, lo ricordiamo, in un'ipotetica convocazione di Consiglio si ritroverebbe in posizione minoritaria. E stando ai bene informati la nomina sarebbe già avvenuta, si attende soltanto l'ufficializzazione.
In pole position il nome del dirigente del Formez Antonio Naddeo, originario di Piano di Sorrento e legato ad Amalfitano. Ma non si comprendono i ritardi del procedimento, che resta comunque complesso.
L'avvocatura regionale, infatti, ha impiegato circa un mese per esaminare con minuziosità tutti gli incartamenti prodotti dal 24 gennaio scorso per evitare che la vicenda si potesse trasferire automaticamente nelle aule di Tribunale così come annunciato dal sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, e lasciato intendere dai sei consiglieri di maggioranza.
Sta di fatto che questa situazione di lotte di potere per il mantenimento di forti interessi, col passare dei giorni si fa sempre più kafkiana, andando a ledere l'immagine e il buon nome di Ravello.
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