Tu sei qui: PoliticaRavello, danni da maltempo: Nicola Amato interroga il Sindaco
Inserito da (redazionelda), lunedì 13 gennaio 2020 20:21:50
Nel corso del Consiglio comunale celebratosi sabato scorso sulle spinose - e non certo prioritarie -vicende legate alla Fondazione Ravello, Nicola Amato, capogruppo di Ravello nel Cuore, ha pensato di interrogare il Sindaco circa gli interventi comunali attuati nel corso degli eventi calamitosi del 21 dicembre. Amato ha richiesto una mappatura dettagliata delle situazioni a rischio e aiuti per i soggetti donneggiati.
Segue testo dell'interrogazione.
Sig. Sindaco
Con interrogazione del 1° novembre 2018, a seguito della caduta di massi in località Caramone, San Cosma e Cigliano, lo scrivente richiedeva all'Amministrazione Comunale quali attività, di concreto fossero stati posti in essere per la bonifica e la messa in sicurezza delle aree a rischio.
In particolare;
1. quali atti sono stati posti in essere, dalle A.C. che si sono succeduti nel tempo, per la messa in sicurezza dei costoni rocciosi e delle aree a rischio idrogeologico del territorio comunale;
2. quali progetti risultano approvati e/o quale richieste di finanziamento, rispetto alle previsioni del piano OO.PP., risultano inoltrati e con quali esiti;
3. se intende, in sede di assestamento di bilancio, destinare risorse per la verifica e lo studio di tutte le aree a rischio, oltre allo stanziamento di somme per la messa in sicurezza delle situazioni più pericolose.
Alla richiesta alcuna risposta scritta, come di consueto, veniva data all'interrogante.
Nella deliberazione di Consiglio comunale nr. 31 del 27.11.2018 (Variazione bilancio di previsione 2018 - praticamente assestamento) lo scrivente, nel riportarsi all'interrogazione e lamentarsi della mancata appostazione di fondi per lo studio delle situazioni a rischio e dei fondi sottratti all'agricoltura (30.ooo euro) , otteneva risposta, che si può leggere sfogliando l'articolata deliberazione, che agli inizi dell'anno successivo sarebbero stati recuperati i soldi eliminati dal fondo per l'agricoltura, cosa non avvenuta.
Mentre invece, in merito allo studio delle situazioni a rischio, il Sindaco affermava che lo studio avesse un costo di decine e decine di migliaia di euro. Per cui si aspettava risposte dalla Regione Campania ma, affermava sempre il Sindaco, purtroppo sapete tutti che questo aspetto non è sentito.
Decine e decine di migliaia di euro non impegnati, non spesi o non voluti spendere per una mappatura e mitigazione delle situazioni a rischio di dissesto idrogeologico.
Eppure dalla deliberazione citata emergeva una maggiore entrata di oltre centomila euro, non ancora contabilizzata, che il Sindaco si impegnava ad un utilizzo immediato.
Oggi senza fare polemiche, dandosi atto dell'interventismo della macchina comunale a seguito degli eventi calamitosi del 21 dicembre, si vuole richiamare il Sindaco su affermazioni che, se letti in modo diverso, portano a pensare che qualche migliaia di euro, seppur decine, sono troppi per l'incolumità delle persone.
Oggi più che mai in conseguenza dei cambiamenti climatici, è necessaria una politica di salvaguardia ambientale del territorio con importanti interventi di sistemazione idrogeologica, di canalizzazione delle acque meteoriche, di ripristino della viabilità montana e periferica, di messa in sicurezza delle zone a rischio.
Fatta questa doverosa ricostruzione, nel richiamo all'impegno comune in casi del genere, in considerazione della predisposizione del bilancio di previsione 2020, attesa la necessità di tutelare l'incolumità dei cittadini, come bene prioritario, rispetto ad ogni programmazione ed intervento pubblico, e di aiutare i contadini nell'opera di ricostruzione dei terreni franati,
interroga la S.V., per conoscere:
1. Se intende rivedere la propria posizione in ordine ad una mappatura dei rischi idrogeologici del territorio comunale di Ravello impegnando risorse nel bilancio di previsione 2020. Tale mappatura dovrà riguardare tutta la difesa idraulica del territorio, ma anche il rischio incendio, procedendo a verificare se vi è manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua, cunette, canali di raccolta e tombini, compreso i terreni abbandonati sia montani che agricoli. I tecnici della mappatura dovranno anche indicare gli interventi a farsi e le azioni positive del Comune nei confronti dei proprietari.
2. Se intende contribuire alla ricostruzione delle macere, effettivamente franate in seguito agli eventi del 21 dicembre 2019, stanziando apposita somma in bilancio e utilizzando, come criterio di riparto delle somme, l'unità della macera franata rispetto alla superficie del terreno. Questo in considerazione della consapevolezza che i fondi pubblici, se effettivamente stanziati, difficilmente andranno a vantaggio dei contadini danneggiati così come lo è stato fino ad oggi per la perdita dei limoni dovuta alle gelate di diversi anni fa.
3. Se intende procedere, finalmente, alla progettazione delle strade interpoderali (Petrito, Riola, Torello, etc.) per invogliare gli agricoltori e ridurre i rischi ambientali. Agricoltura ed ambiente rappresentano un binomio inscindibile per la sopravvivenza del territorio ravellese. La tutela dell'ambiente passa obbligatoriamente attraverso la cura dei terreni e delle coltivazioni, non solo come valore aggiunto all'offerta turistica (il paesaggio), ma anche e soprattutto quale difesa naturale della particolare morfologia territoriale che un abbandono dei terreni e delle montagne sta pericolosamente compromettendo. Una particolare attenzione al processo di evoluzione territoriale legato al mantenimento e alla salvaguardia delle realtà agricole che nei secoli hanno, di fatto, costruito lo splendido paesaggio costiero che tanta fortuna ha prodotto e continua a produrre. Tale paesaggio va salvaguardato con interventi mirati e costanti a favore di chi con coraggio e passione tutela le nostre tradizioni e il nostro paesaggio. Investire in agricoltura significa anche investire nella difesa del territorio per preservarlo dal rischio idrogeologico, sempre incombente. Basta guardarsi intorno e verificare quanti ettari di terreno produttivo vengono abbandonati (decine e decine). Tale abbandono, come detto è causa di danni gravissimi per il territorio: smottamenti, frane, incendi, e di conseguenza rischi altissimi per un territorio altamente antropizzato come quello costiero.
Per i fini di cui all'interrogazione si ipotizza un impegno economico di 200.000 euro, tra residui di bilancio nel settore agricoltura (soldi mai spesi) e un impegno corrente di € 150.000,00 tra le entrate dell'imposta di soggiorno e le minori spese nel campo dello spettacolo, delle manifestazioni estive e natalizie e delle contribuzioni varie.
Fiducioso sulla sensibilità del Sindaco e dell'A.C. mi ritengo a disposizione per la ricerca delle soluzioni che possano risolvere problemi atavici del nostro territorio e a votare a favore delle proposte sopra prospettate se accolte.
Il Capogruppo consiliare di Ravello nel Cuore
dott. Nicola Amato
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