Tu sei qui: PoliticaRavello-Costa d'Amalfi Capitale Cultura: Di Martino e Amalfitano rispondono ad Andria
Inserito da (redazionelda), domenica 20 agosto 2017 11:07:23
Non è tardata la replica del sindaco di Ravello Salvatore di Martino, rappresentante il comune capofila del progetto "Ravello-Costa d’Amalfi Capitale italiana della Cultura 2020" alla missiva del presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali Alfonso Andria con cui evidenziava l’estromissione del CUEBC dal tavolo tecnico per la redazione del dossier di candidatura (clicca qui per approfondire).
La lettera, cofirmata col responsabile del progetto, Secondo Amalfitano - che si pubblica integralmente di seguito per completezza d’informazione – sottolinea la tardività della nota del presidente Andria e soprattutto le pratiche espletate per il coinvolgimento degli attori del territorio, attraverso «procedura di evidenza pubblica per la ricerca di partner, sponsor e sostenitori aperta, pubblicata sui siti istituzionali».
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OGGETTO: Progetto nota del Sen. Andria "Ravello Costa d'Amalfi 2020" - Riscontro
Leggiamo con stupore la nota del Presidente Andria. Lo stupore è dettato dai contenuti, dalla forma, ma soprattutto dall'essere la nota stessa in evidente conflitto con lo spirito della legge e con gli obiettivi che tutti ci prefiggiamo.
Andando in ordine, e per quanto di rispettiva conoscenza e competenza dei sottoscritti, preme evidenziare quanto segue.
E' vero che il CUEBC si è proposto nel mese di maggio di assumere il ruolo di referente tecnico per la elaborazione del dossier di candidatura, ma è altrettanto vero che pochi minuti dopo la proposta, il Comune di Ravello, i sindaci della Costa d'Amalfi e la stessa Fondazione Ravello, hanno impattato, non una generica manifestazione di disponibilità a fare, ma un vero e proprio progetto di massima per un dossier di candidatura. Va evidenziato che il lavoro prodotto dal sottoscritto dr. Secondo Amalfitano era stato già portato nel lontano 2016 all'attenzione dell'allora Sindaco protempore, anch'esso socio del CUEBC e molto vicino al Presidente e all'intero apparato; tale annotazione, non di poco conto, testimonia che più che di primogenitura, è doveroso parlare di progettualità articolata e compiuta, datata molto prima che la semplice idea di candidatura balenasse ad altri.
La stessa nota in oggetto, dovendosi escludere tassativamente una volontà di creare problemi e marosi che finirebbero solo per danneggiare irrimediabilmente il progetto, appare oltremodo tardiva e immotivata, laddove si consideri che il sottoscritto Sindaco, a distanza di poche ore dalla manifestazione di interesse del CUEBC, ha doverosamente informato il Presidente Andria e l'Ambasciatore Caruso, della volontà di approvare ed utilizzare il progetto di massima patrimonio della Fondazione Ravello, di cui pure è socio fondatore il Comune di Ravello, che già segnava un vero e proprio percorso di sviluppo territoriale, prima ancora che un mero dossier di candidatura, e al quale qualcuno aveva lavorato da oltre due anni, come è dato rilevare dagli atti della Fondazione Ravello.
Tutto quanto sopra, ad ulteriore riprova della tardività della nota del Presidente Andria, è stato oggetto di un preciso deliberato del CdA della Fondazione Ravello, al quale è seguita una puntuale assemblea di tutti i Sindaci (2 giugno), che ha approvato all'unanimità il progetto della Fondazione Ravello a firma del dr. Amalfitano, nonché la volontà di costituire due distinti tavoli, uno tecnico ed un altro politico, per la definizione del dossier.
A tanto è seguita una dettagliata e minuziosa presentazione nell'assemblea pubblica del successivo 12 giugno, che ha visto la partecipazione della stragrande maggioranza delle Istituzioni pubbliche del territorio, delle associazioni culturali, di imprenditori e finanche di semplici cittadini spontaneamente intervenuti, a testimonianza di una volontà dichiarata di massimo coinvolgimento e non certo di esclusione.
A corollario di tutto quanto, è stato dato ad ogni singola fase il massimo risalto pubblico, culminato in una presentazione dell'intero dossier addirittura in diretta streaming. Ad oggi, fra social, siti internet, giornali e televisioni, i contatti istituzionali, associativi e singoli, a conoscenza di quanto sta accadendo, sono valutabili in oltre mezzo milione.
Quale ultima e dirimente considerazione della volontà di inclusione e di coinvolgimento, il Comune di Ravello e tutti i Comuni coinvolti, hanno dato vita ad una procedura di evidenza pubblica per la ricerca di partner, sponsor e sostenitori aperta, pubblicata sui siti Istituzionali e non come prevede la legge. È del tutto evidente che per rispettare il termine imposto dalla legge, il dossier di candidatura deve essere chiuso in tempo utile per la sua elaborazione definitiva e grafica, di qui la convocazione per la giornata odierna.
Consapevoli dell'ottimo lavoro fatto fino ad oggi, grazie anche al supporto tempestivamente e compiutamente offerto da tanti, e dagli attestati e testimonianze che stiamo ricevendo, siamo fiduciosi del conseguimento del prestigioso riconoscimento che, dal gennaio 2018, rappresenterà un punto di partenza e non di arrivo, e darà, pertanto, a chiunque ne abbia volontà e capacità, di contribuire alla migliore riuscita di quanto programmato.
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