Tu sei qui: PoliticaRapporto “Save The Children’’, Iannone (FdI): «De Luca non è amico delle mamme campane»
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 12 maggio 2023 09:49:27
«L'ennesimo fallimento targato De Luca che fa sprofondare la Campania agli ultimissimi posti della classifica relativa al sostegno e all'assistenza alle mamme in Italia, così come certificato dall'ultima indagine di Save the Children. Risultati disastrosi che dimostrano chiaramente che il governatore De Luca non è amico delle mamme campane».
Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone, commissario regionale del partito in Campania.
La Campania, secondo il rapporto, è al 20° e penultimo posto tra le regioni amiche delle mamme; al 18° posto per la partecipazione delle mamme alla vita politica come elette; penultima in Italia anche nel campo dei servizi alle mamme e per mortalità infantile nel primo anno di vita; terzultima per la soddisfazione soggettiva delle mamme; e, infine, al 19° posto per la violenza di genere, centri antiviolenza e case rifugio.
«Percentuali da brividi - commenta Iannone - che per l'ennesima volta, inaccettabilmente, mortificano ed umiliano la nostra regione. In Campania, in particolare nelle zone interne, il rapporto di Save the Children attesta un inesorabile crollo delle nascite e lo svuotamento di interi paesi. Ebbene, in risposta a questa desolante situazione, De Luca che fa? Irragionevolmente, con i soldi del Pnrr, il governatore campano vorrebbe realizzare asili nido proprio in quei territori dove non ci sono bambini. Una totale incoerenza che rasenta l'irresponsabilità».
«Insomma, questa classifica segna evidentemente l'inesorabile fallimento di De Luca. Ma non è certo una novità. Come è tristemente noto, infatti, la Campania di De Luca brilla per record sempre negativi: ultima per attesa di vita dei cittadini, per reddito pro capite, servizi sanitari e servizi alla persona, spesa dei fondi europei. Allo stesso modo, è prima per disoccupazione, aliquota Irpef che si paga, emigrazione sanitaria, rischio di povertà ed esclusione sociale», chiosa.
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